sabato 29 giugno 2013

boxer, rondini e bravi attori

Non sto qua a parlare del lavoro dell'attore o del regista. Ogni persona ne può avere una opinione diversa, sta di fatto che nell'immaginario essere attore o regista dovrebbe avere determinate connotazioni, genere per esagerare, attore holliwoodiano, o quanto meno televisivo. Perchè anche quelli importanti che magari non vanno tanto in televisione o non fanno film rimangono comunque all'interno di una cerchia decisamente limitata. Ricordo sempre i Paolini o i Moni Ovadia o i tanti, tutti, che sono passati qua al teatro di Romanengo , ancora non conosciutissimi e la gente veniva per fiducia a me e a Marco. Uno dei flop più grandiosi che abbiamo avuto , una volta che abbiamo portato Elio de Capitani che non è proprio l'ultimo arrivato. Ieri alle prove dello spettacolo di Arianna, avevo tutte le lune decisamente di traverso ed ero demoralizzato, non per Arianna che amo tantissimo e di cui parlo dopo, ma per questo mestiere o professione o non so come definirlo. Per le incapacità burocratiche amministrative politiche cui perennemente ci si trova a doversi scontrare. Mi manca e l'ho sempre detto, una idea globale di uomo, di città, ma anche di nazione. Per me è un bravo amministratore chi è in grado di un progetto in toto , magari una utopia, ma quando hai la chiarezza dell'insieme, puoi dopo avere anche la chiarezza delle piccole cose. Si ragiona sempre per problemi singoli, le piccole toppe di volta in volta per aggiustare qualcosa . Ma una società non va avanti con le piccole toppe di volta in volta. Mi manca l'umiltà , essere amministratore non dovrebbe essere un privilegio, ma sei tu designato dal tuo popolo. Mi manca la competenza, perchè la volontà serve, i propositi servono, ma serve anche la competenza. E' vero non si può fare di tutta un'erba un fascio e di amministratori molto in gamba ne ho conosciuti diversi, e ne conosco ancora, ma più si va avanti più il tessuto sociale si deteriora. Ecco questi miei pensieri di ieri, oltre i fantasmi continui ripetuti asfissianti di quella brava donna di mia madre. Quando poi all'inizio di spettacolo ha parlato l'assessore di Torre, è stata brava, mi sono commosso. Poche parole semplici dette con la volontà e il cuore. Si mi sono commosso. Il pomeriggio l'avevo trascorso a rincorrere il mio cane impazzito per le rondini, ha corso talmente tanto e talmente veloce che ad un certo punto l'ho dovuto legare. Ma porca miseria non puoi farti venire un infarto. E a seguire il montaggio e le prove di “potevo essere io” con Arianna Scommegna.. Appunto. Arianna è il mio stereotipo dell'attore, umile fuori scena, grintosa, problematica senza farlo a vedere, intelligente, curiosa e tanto tanto brava. Trovo ingiusto dire sempre è figlia di … no, lei è Arianna , punto. Molti ora la vogliono paragonare a Mariangela Melato, per me è una sorta di nuova Anna Magnani, più bella e più ingentilita. Sciocchezze anche queste , lei è Arianna, punto. Forse l'anteprima, forse ancora mancanza di rodaggio, forse perchè il testo, si molto bello, ma è una vita che ascolto testi del genere, mi sembrava un po' scontato. Però c'era lei , puro inafferrabile, inarrivabile , ineffabile animale da palcoscenico. Come non rivangare nella memoria lo spettacolo “qui città di emme”. A dire la verità tutti gli attori dell'Atir sono estremamente bravi, questo bisogna ricordarlo, ma Arianna riesce a darmi delle emozioni che sono quelle che voglio a teatro. E fortuna che di attori così ce ne sono anche senza montarsi la testa. Un altro attore che mi faceva impazzire era Toni Servillo. Prima che diventasse tanto famoso. Una volta ricordo , uno spettacolo brutto di Martone, brutto per me, non ce la facevo più,ma poi improvvisamente è arrivato lui, Servillo. E' come una giornata di pioggia e arriva improvvisamente un raggio di sole. Stamattina ancora di malumore, ho chiamato Marco e gli parlavo di queste cose che poverino era uscito di casa, stava facendo colazione all'aperto e ogni suo poro stava dicendo lasciami perdere. Il mondo che vorrei, dovrebbe essere abitato da persone in gamba, capaci e brave nel loro mestiere, qualunque esso sia, capaci e umili nella vita e con voglia di sorridere e di cambiare il mondo per renderlo sempre più vivibile. Chi fa questo mestiere e dopo anni continua avere la passione e agisce su di un territorio, giorno dopo giorno, queste cose le sa 

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