Uno
dice “inizio”, poi non sa da dove iniziare. Ho tutto in testa. Ho
deciso di lasciare perdere le mie questioni
personali, che però mi serviranno come base di partenza. Ho deciso
di mettermi seriamente a scrivere. Me lo sto dicendo da un mese.
Prima devo costruirmi la storia in testa, è una mia abitudine, devo
avere chiaro cosa voglio. Fortuna gli imprevisti, gli umori lunatici,
poi tutto cambia. Per adesso ho abbastanza chiaro.
Dicono che se
uno
vuole scrivere seriamente, deve decidere un tot di ore, quasi
impiegato. Diciamo che mettermi lì , magari otto ore al giorno,
ancora non ci siamo. Ma ci si arriverà. Quello che mi blocca, una
delle tante cose che mi bloccano, oltre la testa che se ne va da
altre parti, la mano che gli prende il formicolio, il cane che ha
voglia di uscire, la pipì che scappa proprio nel momento in cui ti
siedi al computer, quello che mi blocca è che negli ultimi tempi
tantissimi scrivono, a volte anche bene e forse di qualcun altro che
si mette a scrivere non si sente l'esigenza. Poi una volta scritto
cosa ne fai?
C'è una battuta che ho letto oggi in un social : “ha
talmente poca considerazione di sé, che quando si ammala va dal
veterinario” . Poi ci sono i blogger, io non sono un blogger, che
aldilà di quelli specifici per unico argomento, mi stanno facendo
abbastanza incazzare. Qualsiasi argomento sanno tutto loro. Eppure
leggo delle analisi bellissime che spesso condivido, ma non puoi
qualsiasi argomento dovere dire la tua a tutti i costi. Sono figlio
del dubbio, in maniera letterale, le verità assolute , la cattedra
su cui urlare, mi danno un fastidio boia. Sembra un gioco di ruoli.
Infatti non guardo più neanche i vari approfondimenti televisivi,
sempre quelli , le stesse facce, tutti contro tutti, ho ragione io.
Ieri
ho visto una cosa molto bellina su rai tre :“real boy”, una
ragazzina americana che decide di diventare ragazzino e seguita/o
dalle telecamere per qualche anno. Bello, affascinante, discreto,
delicato. Sempre ieri incontro una signora che di suo sarebbe stata
una gran bella donna se anni fa non avesse avuto un incidente per cui
l'hanno dovuta recuperare e ricucire a pezzettini. Lei è sempre
stata molto affezionata a me e quando ci incontriamo mi racconta
tutti i suoi problemi, ma proprio tutti. Ieri a conclusione di un'ora
in cui ormai stramazzavo per terra, conclude : “ci sono tante donne
che non hanno avuto figli e sono disperate. Io ne ho avuti due, è
andata così e va bene così. Ma sono ignoranti, egoisti, vagabondi,
mi hanno già mangiato tutto e se ora corrono dalla mamma è perché
ho la pensione. Non ti dico i casini che mi hanno combinato e che ho
sempre dovuto risolvere io. Si è bello avere dei figli, ma se non li
avessi avuti, forse adesso vivrei la mia vecchiaia un pochino
meglio”. L'ho abbracciata.
Nella
vita mi annoio e odio annoiarmi, per cui sono sempre a fare
qualcosa, adesso ho imparato a fare il pane e la ciambella
romagnola, il mio fisico cambia in continuazione e spesso la mattina
quando mi guardo allo specchio non mi riconosco. Non è questione di
essere belli o brutti, ti pensi in una certa maniera, poi ti vedi e
stramazzi al suolo. Del genere quando sto male, vado dal veterinario.
A volte mi succede di pensare ai miei amori passati, magari
mi sarebbe piaciuto anche essere stato monogamo, ma non è mai andata
così. Quasi mai, nonostante io sia convinto di essere la persona più
fedele di questa terra. Però aldilà di qualche inciampo, ho avuto
amori belli, infatti quando diversi anni fa gli amori hanno
cominciato ad essere degli inciampi e non più così belli, ho detto
basta. Un amico mi telefona e dice “ non ti stanchi solo te e il
tuo cane?” - “no”.
Nel paese dove abito, uno dei due
parrucchieri per uomo, ha chiuso perché va in pensione. L'altro è
il mio vicino. Ho sbagliato, l'altro, io sono il suo vicino. Gli dico
– dato che non c'è tantissimo mercato - “adesso che l'altro ha
chiuso, magari inizia ad arrivarti un pochino più di gente”. Era
una constatazione, non volevo offenderlo , si è offeso ed è
diventato serio : “non ho bisogno di nessuno, ho già la mia
clientela selezionata”. L'avrei
abbracciato.
Viva la vita