mercoledì 28 maggio 2014

camminate sul fiume ed elezioni a Romanengo

Finito il circo, in senso buono, delle elezioni, si sa come è andata sul piano nazionale, sul piano locale niente era così scontato e qualche strascico di polemiche e pianti sono rimasti. Ma preferisco iniziare con le mie camminate in notturna, che ripeto non sono camminate e basta , ma un viaggio dentro di sé in cui se riesco ( e non sempre ci riesco) a conquistare le persone del pubblico, sono loro il vero grande spettacolo. Natura ed esseri umani. 

Con un po' di narcisismo velato di commozione ( sono umano anch'io) riporto quello che ha scritto Lella sulla sua pagina fb : “quello di sabato è stato il mio terzo respiro del fiume,da un'idea di Enzo e messo in scena con Marco e Emi, ma per la prima volta a casa"mia", E' stato diverso, anche perchè il giorno prima abbiamo provato il percorso e ho capito davvero cosa intende Enzo quando dice che lo deve sentire, il fiume. E' stata una camminata tra amici, vecchi e nuovi, eravamo in tanti. Se uno si lascia andare alle proprie emozioni, è un viaggio attraverso la propria vita, è un percorso profondo e assolutamente non banale. Quando siamo arrivati al fiume, e ho visto l'Oglio, in pieno tramonto, ho capito che le mie radici sono qua, nonostante non ci siano le montagne intorno. Mi sono sentita parte di quello e quelli che avevo intorno. Il ritorno è stato magico, accompagnati da stelle e lucciole....” 

Stelle e lucciole, si all'improvviso nei boschi di Volongo sono comparse le lucciole che sommate alle stelle in cielo, che sommate alle splendide persone, si proprio una gran bella cosa. Prossima camminata nostra sarà il 21 giugno , mi spiace non partire dalle nostre zone, ma dopo tanti anni era doveroso scoprire anche qualcos'altro. Sempre fiume Oglio e all'interno del parco Oglio nord, ma una zona totalmente differente in luoghi piatti fra borghi abbandonati e ospiti di persone che stimiamo . Ancora non ho fatti sopralluoghi. C'è un tempo per tutto, c'è un tempo che va rispettato. Da anni ho deciso di rispettare i tempi delle cose e delle azioni. Anni fa per fare uno spettacolo mi ci volevano nove mesi, tutti i giorni. Poi i tempi delle produzioni hanno imposto tempi diversi, ma non ero più io. Qua per le camminate , dato che ho la presunzione di parlare al cuore e alla mente, il tempo da rispettare è fondamentale. Perchè sono i luoghi a dirti dove e cosa fare. Perchè sono le persone che ogni tanto i tempi per aprire le saracinesche, oi. A Volongo un ragazzo mi dice : qua ho abbracciato degli sconosciuti e solo ora mi accorgo che non hai abbracciato le persone cui voglio bene. oi. In questi giorni sempre su e giù, come sta mia madre? Un passo avanti tre indietro. Come stanno le mie menate? Stanno li sopite da qualche parte, ma ci sono ancora tutte. 

Ridendo all'incontro sul teatro voluta da una delle liste qua a Romanengo avevo fatto una disquisizione sulla differenza fra essere e avere e ho portato come esempio : “ io non sono bello , ho la bellezza”. Tanto per essere sempre un pochino deficienti. Dopo quarant'anni, a Romanengo, di sinistra prima e centrosinistra dopo, ha vinto una coalizione di destra, cioè ha stravinto. Tutti sanno che , anche se ultimamente non riesco a trovare una mia collocazione a sinistra ( infatti per la prima volta in vita mia e contro tutti i miei principi, questa volta non sono andato a votare) non sono mai stato di destra, né lega né Pdl, né altro, neanche grillino. Ma il gioco della democrazia impone dei cambiamenti , la destra ha stravinto e posso augurare solo e sinceramente buon lavoro. Ho sempre detto che a Romanengo ci sono stati degli ottimi amministratori , che solo averne uno i paesi vicini, altro che leccarsi i baffi. Auguro al nuovo sindaco e a chi con lui di essere altrettanto o ancora più grande di chi lo ha preceduto. 

I numeri parlano, la gente ha votato e su questo non si discute. Ma voglio parlare degli altri, non voglio entrare in nessuna polemica e se nel periodo elettorale, complici anche i miei problemi familiari, mi sono defilato e mica da ridere, però sempre e senza riuscirci ho cercato di attutire i colpi bassi e violentissimi che una sinistra e centro sinistra frantumati hanno saputo darsi. Credo che in democrazia, ogni persona abbia il diritto di muoversi come meglio crede, speravo dato che ho amici e persone che stimo in tutte queste frantumazioni, che tante brutte parole o appunto colpi bassi, non venissero messi in campo. Anni fa , prima vittoria dell'attuale sindaco uscente, mi ero messo in campo e i colpi che mi sono stati dati hanno provocato ferite ancora di difficile digestione. Successivo mandato, pur tifando una certa parte, non mi sono esposto direttamente, non per paura di altre ferite o di altri colpi pesanti che comunque ci sono stati anche perchè sembrava quasi che il teatro ed io in specifico fossimo il male del mondo. Ma perchè , pur avendo mie idee politiche, faccio parte comunque di qualcosa di istituzionale e quindi era giusto stessi un pochino da parte. 

Questa volte no, non riuscivo a capire bene cosa stesse succedendo. Pur sentendomi più in sintonia con una parte ( capeggiata da una signora di nome Evi) avevo anche amici dall'altra. Un ottimo sindaco da una parte e due ottimi ex sindaci dall'altra. Durante le elezioni le parole sprecate sono tante e spesso vigorose, ma ripeto non voglio entrare nel merito. Il centro destra ha vinto, stravinto. Rispetto e buon lavoro per i vincitori. Ma un post della signora Evi, mi ha fatto venire il magone. Chiedeva scusa, Perdono, scaricandosi addosso tutto il peso della sconfitta. E questo non l'ho trovato giusto. Si lotta, si vince a volte, si perde a volte, forse non ci sono errori, o solo errori, forse ci sono dei cambiamenti, forse ci sono dei giochi oltre e più grandi di noi, forse ci sono tante cose. Non conosco i rappresentanti del movimento 5 stelle, ma le altre tre compagini avevano dei bei gruppi di lavoro. Io ho conosciuto il gruppo di Evi e la loro utopia e il loro entusiasmo erano davvero belli. Ai tanti amici che so che mi stanno leggendo dico basta pianti, rimproveri o rancori che comunque rimarranno, si riprende a lavorare. Come cosa sarà il teatro? Non lo so e obiettivamente ora è il mio pensiero minore. 

Vada come vada, oggi una fresca giornata di sole, il mio collega davanti a me è in splendida forma e il mio cane vicino a me come sempre adorabile. Buon lavoro a tutti e il 21 giugno la camminata non si chiamerà più il respiro del fiume, ma “il respiro dell'angelo”. Perchè nella vita a volte magari succede che magari pensi di non farcela più, ed ecco improvvisamente un angelo, sotto forma di persona o di cane o di albero o di chissà cosa, ti compare davanti e ti da il giusto carburante per continuare. Il respiro dell'angelo, dedicato ad un cuore e ad una mente che hanno voglia , spesso, di un amichevole e fraterno abbraccio vigoroso. Non sono così megalomane e presuntuoso da pensare di essere io l'angelo, ma ci sto lavorando. Scherzo e la vita con tutte le sue innumerevoli ferite continua ad essere qualcosa che amo da impazzire

giovedì 15 maggio 2014

gli amori sono come i soldi. vanno e vanno

Il titolo doveva essere :”il sole il tramonto la luce le tenebre, ma poi il ritorno” e' il ritorno di cui non ero sicuro, non il ritorno della camminata chiaro, ma quello dal sonno della mente. Così ho lasciato un titolo già usato e un pochino più rassicurante : “ le battaglie della vita le fughe gli incontri gli amori persi e quelli ritrovati” . Rassicurante si fa per dire dato che si parla anche di amori ritrovati che per quello che mi riguarda gli amori sono come i soldi, vanno e vanno. Ti passano di fianco e neanche gli sfiora l'idea di fermarsi. Stavo parlando della camminata “il respiro del fiume” sabato 24 maggio a Volongo , terra quasi di confine fra Cremona e Mantova. Zona strana per me, quella che abbiamo scelto per la camminata, tanti pioppi, pochi boschi, tanti campi, fiume placido che ci crescono le ninfee, due cigni, poi improvvisamente una cascata, amo da impazzire il rumore delle cascate, poi ancora tranquillo e infine il fiume che ha un nome, Gambara, confluisce dentro l'Oglio. Con calma e in un dedalo di isolette paludose e fangose. E si raggiunge l'assoluto. E' il casino della mente, totale, è il perdersi e ritrovarsi in qualcos'altro. Tutti ogni tanto ci si perde. Tutti ogni tanto, non necessariamente, ci si ritrova. Il casino trovarsi in qualcos'altro. Ieri volevo stare una giornata intera dentro e attorno al fiume Gambara, io il mio cane, panini al seguito. Poi telefonata notturna , ulteriore ricovero per mia madre e sono dovuto scendere. Si ormai il percorso della camminata lo conosco, ma non mi sono mai perso. Perchè le mie camminate, per funzionare, devono fare scattare qualcosa nella mente e fare perdere la cognizione di spazio e di tempo. Il sonno della ragione quello ogni tanto popolato di mostri , ma anche di cose belle. Più sto seguendo il lento degradarsi, neanche troppo lento, delle cellule nervose di mia madre e vedo gli altri messi come o peggio di lei l'angoscia lascia il posto allo stupore. Quella cosa tutto sommato piccolina che abbiamo in testa riesce sempre a stupirmi. Due signori l'altro giorno stavano discutendo animatamente su chi avesse cantato la canzone “mamma”. Tito Schipa dice uno, ma va la risponde l'altro che aggiunge : “Dalida”. No Dalida no. E dopo ore uno dice “credo l'abbia cantata un certo Dante Alighieri”. Si non conosco, ma credo sia proprio lui aggiunge l'altro signore e così riappacificati si sono fatti accompagnare alla sala pranzo. Io a forza di inseguire i malanni e le farneticazioni di mia madre, mi sto perdendo e mi sto aggrappando ad una mia identità che fa buchi da tutte le parti. Ho sempre detto che non amo Cesena, però amo le colline e allora quando sono giù, qualche volte prendo la macchina e vado a perdermi lungo stradine strette come mulattiere appiccicate a fatica su greppi e calanchi da paura. Stamattina sono andato su di una collina, li da solo come un cretino. Da una parte in lontananza, il posto in cui dovrei o avrei dovuto essere nato, chilossà. Dall'altra parte in lontananza, il posto segnato sull'atto di nascita. Ha importanza sapere? No, so già , è il seguito che mi fa paura. Mia madre sta soffrendo tantissimo e mi lancia messaggi in apparenza farneticanti, incasinati si, ma hanno una loro logica che non riesco e non ho voglia di decifrare. Una caduta banale quella di mia madre, ha battuto la testa contro uno spigolo, qualche punto, ma le medicine anticoagulanti hanno creato qualche danno depositato sotto forma di sangue dentro la testa. Mia zia che dice che lei problemi alla testa mai avuti e mai ne avrà, ma che per me è rincoglionita tanto quanto mia madre, continua a telefonarmi “Enzo te non mi dici la verità”. Zia chi cantava la canzone “mamma”? Oggi, sempre mia zia, dice :” io credo che tua madre abbia dei segreti, ma non me li ha mai voluti dire” . “certo che li ha e io so “ rispondo io e lei “dimmeli”. Ma scusa, se non te li dice mia madre, vengo a dirteli io? A momenti mi strangolava. Il sole il tramonto la luce le tenebre, ma poi il ritorno, speriamo. La zona in cui mi sono fermato stamattina è zona di confine fra diversi comuni, zona di miniere abbandonate, una volta zona di traffici e violenze. In questa mia ricerca ormai un po' troppo ossessiva sto riscoprendo una Romagna che non conoscevo e mi sta affascinando. Le mie camminate in notturna non seguono un copione stereotipato, ma variano come il variare della mia testa incasinata perchè le mie camminate sono io , ma non lancio messaggi, indico un percorso in cui perdersi. E allora per non farli perdere troppo, ai partecipanti, meglio non addentrarsi troppo nelle tenebre, meglio parlare di amori? Chisse ne frega degli amori persi e ritrovati. Stasera o domani telefono alla mia amica Lella che organizza il tutto : “ me e te ormai possiamo parlare solo di amori che fuggono e neanche si vedono con il canocchiale, torniamo al titolo che volevo e che il posto mi ispirava. I labirinti il buio della mente, il bau bau” . Lella mi risponderà parla per te, ma poi sarà dalla mia parte. Sempre stranezze della romagna, non distante dalle colline che dico io, c'è un paese che si chiama Sarsina e c'è un santuario dedicato ad un santo che si chiamava Vicinio mi pare. Qui ci sono i preti , ecorcisti ufficiali , quelli che mandano via il diavolo e gli indemoniati. Tutta la gente in fila, poi arriva il prete ti benedice e ti appoggia un collare di ferro. Ho promesso ai miei amici che prima o poi li carico su di un pulman e li porto a benedire. Cioè a farsi benedire. Oggi in ospedale volevo chiedere informazione alla dottoressa che segue mia madre. Ottimo come medico, ostica come persona. Mi ha guardato e mi dice “ non ho tempo da perdere, venga domani”. Ho pensato ,dato che la conosco da anni : “ ma te scopare qualche volta no?” mi ha guardato storto. In quel momento due infermiere hanno chiuso le porte , allontanato le persone e sono avanzate con un letto con su una persona totalmente ricoperta da un lenzuolo bianco. Dai si meglio perdersi ed essere un pochino folli che la vita una volta che se ne va, mica ritorna. Perdersi e ritrovarsi in una altra identità. Terribile, ma ci si può sopravvivere e vorrei dire a me e alle mie amiche e amici che come me si sentono tanto sfigati, che poi non lo sono loro e neanche io, che si gli amori vanno e vanno, ma forse da qualche parte c'è qualcuno, oltre il nostro cane, profondamente innamorato di noi e noi persi fra i calanchi e le mulattiere della vita, neanche ce ne accorgiamo. Quindi basta lamentele ragazze, il tram è già passato