“non è stato il freddo la cosa
peggiore” è lo spettacolo che Marco Zappalaglio , Marco Ravasio e
Raffaella Matta hanno dedicato alla memoria. Sabato a Romanengo,
martedì a Calcio. Io risulto come regista, in realtà ho dato solo
qualche occhiata alle prove e il merito va unicamente a loro. Voce
recitante e due violoncelli da pelle d'oca. Lo dico tutti gli anni,
siamo stati una delle primissime realtà ad avere pensato anche al
teatro per la giornata della memoria. Non è un merito. Nel
tempo e in giro sono arrivate anche diverse speculazioni, ma è cosa
secondaria, l'importante che questa giornata sia via via patrimonio
di tutti. Ogni anno cerchiamo di viverlo in maniera diversa, anni fa
oltre ad uno spettacolo , poi avevamo voluto la proiezione del film
“Amen”. Polemiche a non finire da quella parte politica che ci
ha sempre attaccato. Secondo me “Amen” non è mai stato un film
contro la chiesa, ma una denuncia di chi anche nella chiesa, non ha
visto, non ha sentito, e soprattutto ha collaborato. L'inizio del
film era un pugno allo stomaco: parata nazista e alcuni ragazzini con
handicap che correvano incoscienti al ritmo delle musiche. Gli stessi
ragazzini poi fatti fuori per l'inizio della selezione della razza.
La giornata della memoria per me è la giornata della vergogna di chi
nel nome di una razza , di un dio, di non so quale ideale ha
perpetuato dei massacri incredibili con il silenzio e la complicità
di troppi. Allora e oggi. Se uno ha tempo e voglia , c'è questo
librone che è “Kalendarium”: è la cronistoria certosina, giorno dopo giorno, dei numeri di Auscwitz dal 1939 al 1945. Senza commenti,
solo numeri e nomi. Nulla di inventato, ma dai registri ufficiali.
Stai male. La Shoah, il genocidio , ha riguardato il popolo ebraico.
Fra i 5 e i 6 milioni di persone sterminate, i numeri parlano. Questo
credo non si debba dimenticare, neanche oggi, mai. Perchè questione
primaria e principale della selezione della razza era l'idea dello
stermino totale del popolo ebraico e del furto dei loro beni. Non
bisogna neanche dimenticare che oltre la Shoah erano stati
calendarizzati anche altri stermini di diverse tipologie di persone e
di nazionalità. Neanche bisogna dimenticare le varie nazioni alleate
e la loro collaborazione. La propaganda: guardare i filmati
dell'epoca sulle varie adunate, i vari proclami , la scorrettezza
delle informazioni e la teatralità di chi aspira ad ergersi a dio.
Non ci sono solo i tedeschi, non è responsabilità solo dei tedeschi
perchè tanti altri sapevano , li hanno appoggiati e poi anche
aiutati a fuggire. Rastrellamenti e leggi razziali ci sono stati
anche in Italia e credo soprattutto in questi periodi sia utile non
dimenticarlo. Mi vengono in mente alcune immagini di racconti di mia
madre. Le donne obbligate in fila , obbligate anche se poi la
propaganda mostrava donne felici esultanti, a dare l'anello o le cose
d'oro che possedevano, i bambini e le bambine come allora mia madre,
costretti ad indossare delle divise al primo arrivo di un capetto o
di donna Rachele. Mi vengono in mente i cugini di mia nonna, un prete
e un frate, seviziati, spogliati, violati, unghie , lingua e occhi
strappati. Corpi che mia nonna, seguita di nascosto da mia madre poco
più che bambina, aveva dovuto raccogliere e riconoscere. Mi vengono
in mente le varie delazioni, le tante botte che mia madre ha preso e
poi ancora i fascisti, i partigiani, i finti partigiani e le persone
mai più ritornate dal fronte. E le rese dei conti che hanno
continuato fino ai primi anni 50 quando i fascisti sembravano
definitivamente scomparsi. E la storia ci insegna come non fossero
scomparsi. La follia di una guerra, la follia della
guerra e la tanta follia di tanti squilibrati che riescono ad
ubriacare dei popoli ad uso e consumo del loro potere e della loro
ricchezza. Settanta anni, mai più guerre, mai più massacri. Solo
parole: quante guerre, massacri, genocidi in questi settanta anni?
Quanta follia spesso nel nome di una finta pace, o di un dio, quanti
soldi e vendita di armi dietro ai discorsi. Quanta ignoranza e voglia
di non sapere e vedere. Fra le testimonianze, reali, che Marco
racconta, c'è anche la storia di un signore francese che alla età
di 16 anni era stato arrestato dalla gendarmeria perchè ritenuto
omosessuale. E chiedo scusa ai vari partecipanti ai convegni su come guarire gli ammalati,
chiedo scusa a chi si nasconde dietro la propria nullità per gridare
culattone , chiedo scusa ai sentinelli in piedi : ho usato e osato la
parola omosessualità. Questo ragazzo , 16 anni, viene arrestato, gli
avevano rubato un orologio e hanno arrestato lui. Sempre 16 anni
deportato poi, perchè sospettato di omosessualità, in un campo di
concentramento. Violentato e seviziato da avere poi i segni e
problemi per tutta la vita. Di fronte a lui e ad altre persone in
fila, hanno portato un ragazzo, il suo amico, lo hanno spogliato e
poi fatto sbranare dai cani. Patetico? No, solo uno dei tanti
episodi, tantissimi. Ma non ci sono solo gli ebrei,gli stranieri, i
polacchi, i sediziosi, gli omosessuali, i testimoni di Geova, gli
zingari. Tempo fa avevo visto un servizio televisivo in cui parlava
una donna. Una che in tarda età aveva scoperto che sua madre era
stata una delle tante “puttane” (parole di questa donna) del
reich. Nel nome della selezione della razza, tante donne, rigidamente
catalogate, ispezionate e analizzate, diventavano o per loro scelta o
non sempre per loro scelta, le “puttane” di altrettanti maschi
rigidamente catalogati e controllati, per fare nascere questa “razza”
superiore. Questa donna che raccontava, era stata uno dei tanti figli
concepiti da questo delirio e quando lo aveva saputo aveva cercato di
ammazzarsi. Ecco, parlare di Shoah, non è essere comunisti,
anticlericali, omosessuali. Non è fare propaganda e via via, è solo
cercare di non dimenticare . È solo cercare , nel proprio piccolo,
di fare migliore questo presente sempre più cupo e sempre più
piccolo. Volevo parlare dei miei laboratori che stanno andando molto
bene, volevo parlare del mio cane che in questo periodo sente il
calore delle femmine e mi sta tirando scemo, volevo parlare delle mie
tante sciocchezzine, ma mi sono lasciato trasportare
giovedì 22 gennaio 2015
sabato 17 gennaio 2015
Non dite al governatore quanti pirla ci sono in giro
Bello
lo spettacolo de “i sacchi di sabbia” sabato scorso a Orzinuovi.
Non tantissima gente, ma ne valeva la pena. Loro, “i sacchi”,
sono molto bravi e atipici. Non solo bravi , ma belle persone anche
fuori, li conosciamo da anni e ci scalda il cuore tutte le volte che
possiamo invitarli su da noi. E' difficile ricominciare e ricostruire
altri territori , ma un giovanotto bergamasco, l'altro, e un
giovanotto romagnolo,forse, io,viaggiatori del mondo, del cuore e del
pensiero, viva le esagerazioni, non si lasciano intimorire da nulla.
Quasi. Ricominciare sempre, fa pur parte di questa professione.
Domani, domenica, spettacolo per i bambini a Soncino con il folle e
iper adrenalinico Benuzzi, professore di fisica che nel tempo libero,
o viceversa, fa anche , e bene, follie di giocolerie teatrali. Spesso
mi chiedo che cos'è sta cosa chiamata cultura , che schifo gli
ulteriori tagli alla scuola, e ancora non sono riuscito a capirci
niente. Chiaro a livello antropologico tutto è cultura, compreso il
Karaoke, gli spettacoli da oratorio,le finte drag queen che ci
tengono a specificare che loro sono maschi, i finti premi o le
parate dei politici e quella cosa ormai insopportabile che sono i
format. Personalmente non ho da ridire nulla, anche questa è
cultura, magari bieca dal mio punto di vista, ma è cultura. Non ho
nulla contro gli spettacoli di non professionisti. In Trentino esiste
una forte tradizione con attori e registi molto bravi, gente che
comunque sa cantare, sa ballare, sa suonare strumenti, sa stare in
scena. Ho visto spettacoli belli e a dire la verità anche qualcuno
non proprio edificante, ho amici che stimo tantissimo e questi
spettacoli sono comunque una possibilità che viene utilizzata con il
massimo della rigorosità e serietà. Ho anche amici poeti performer
e posso assicurare che fanno cose di altissimo livello e anche di
più. Se usciamo dall'ambito del Trentino in zone in cui il teatro
dialettale o di non professionisti non ha questa solida tradizione, a
volte si , si trovano anche delle cose carine. A volte trovo persone
che pensano che studiare non serva a nulla, che pagare i contributi
enpals sia un furto così come fare una fattura, trovo persone che
pensano di essere il genio per cui grazie della loro presenza. Non mi
scandalizza e comunque continuo a pensare che anche questa, sia
cultura. Non li ho mai attaccati anche quando lo spettacolo da oratorio
diventa un bieco minestrone di luoghi comuni, propaganda politica e
bieca comicità basata sulle parolacce, sul sesso e sul fare la finta
drag queen sempre a gambe larghe. Mi da fastidio quando alcune di
queste persone pensano che il loro mondo è li, rinchiuso nel loro
piccolo giardino, tutto il resto è merda. Non sto parlando a
vanvera, sto parlando di un episodio reale, ma ci ho già dedicato
troppo tempo. Viva la diversità, viva le culture. Io non so se
faccio cultura o se porto cultura, cerco di fare il mio lavoro.
Cerco di continuare a studiare , cerco di essere coerente e onesto.
Cerco, non sempre ci si riesce. Sono solo un piccolo artigiano
ostinato e incasinato. Stanno continuando i laboratori nelle scuole .
Chiuso , momentaneamente, con i ragazzini che vogliono diventare aiuto
cuoco, ora mi ritrovo con ragazzi più grandini che non ho capito
bene quale specialità merceologica vadano a cercare. Non sono
ragazzi facili, alcuni proprio problematici, ma mi piacciono e mi
sento a casa. Perchè la loro rabbia, la loro voglia di ridere e di
vivere le ho anch'io. Mercoledì sera l'avvio del laboratorio “per
grandi” a Calcio. Tantissimi, perchè 20 per un laboratorio sono
tanti. E' fisiologico che dal prossimo incontro qualcuno non ci sarà,
ma ci fossero anche tutti, vale la pena faticare un pochino di più.
I punti di partenza : la maschera e il corpo. Maschera intesa come
noi, così come nel testo che cito in continuazione “la vita umana
come rappresentazione teatrale” geniale nella sua ovvietà. Poi il
gioco, il gioco è importante, ci fa ridere di noi, ci fa amare gli
altri, fa sentire gruppo. Altro punto la passione . Il cuore e la
mente. Porca miseria c'è bisogno di passione, c'è bisogno di
intelligenza, se decidi di darti, datti. L'amore non può essere solo
tattica. Ulteriore tema: La tecnica. Ci può essere tutto, uno può
sbarellare quanto gli pare, ma la tecnica, sempre specificando che
non è una scienza perfetta, o c'è o ci si lavora . Se io fossi così
come sono anche in amore, porca miseria altro che follie. E se e
quando succederà chi lo sa. Poi la danza e il canto ed infine le
visioni e la follia. Questi i temi che mi sono dato e per una volta
mi si conceda il narcisismo di una mega sega mentale determinato da
un messaggino che mi ha inviato una amica partecipante al
laboratorio. “energia, passione, voglia di fare. Voto 10 e lode”
. Basta seghe e basta narcisismi. E' cultura anche questa? Cioè le
seghe mentali intendo? Allora sarei uomo di grandissima cultura. Sono a Cesena
ora, domani riparto per esserci anch'io allo spettacolo di Benuzzi,
fra qualche giorno sarò ancora qua. E' la vita. Nei tre giorni che
sono mancato, alcune signore sono morte, broncopolmoniti
velenosissime, mia madre è stata messa in una stanza di isolamento,
i magoni aumentano. E i fantasmi pure. Mia madre donna battagliera,
che ha sofferto tantissimo, ha lottato tantissimo perchè una persona
dei pesci tutto e solo tantissimo, eppure mi stupisce per i segnali
pur incasinati che continua mandarmi. Più avanti inizierò a
scrivere qualcosa di questa storia, ma non voglio parlare di me, sarò
il filo conduttore di tantissime ( forse sono un po' pesci anch'io)
storie di donne e di uomini che hanno popolato quelle colline che ora
mi stanno tormentando. La famiglia naturale, fondata sulla fedeltà,
sulla felicità , per fare sesso solo li, inventata da chissà chi,
protetta da tanti puttanieri che stabiliscono nel nome di un Dio
plasmato a loro immagine chi e cosa si debba amare. “figuriamoci se
mi faccio intimidire da questi quattro pirla” sempre molto chic il
signor Maroni. Ma per loro ( non i quattro pirla) è cultura anche
questa da patrocinare con i soldi della regione e con il logo di Expo e nessun antropologo si azzarderebbe ad affermare il
contrario.
giovedì 8 gennaio 2015
E' una questione che non va bene
Chissà se una temperatura del
corpo troppo bassa è una questione genetica o se è proprio una
questione che non va bene. O se c'entrano qualcosa anche la mancanza
di proteine. Vedremo. Spesso la mia temperatura non arriva ai 36
gradi, chissà se per farla salire dovrò fare uso di alcool,
ricominciare a mangiare un po' di proteine o farmi abbracciare. Opto
per l'ultima. E quando sarò allo stremo delle mie forze, mi siederò
come un barbone in un qualche angolo di strada con un cartello tenuto
in bocca dal cane : “ ho bisogno di un abbraccio prolungato”. E
abbracceranno il cane. Una volta un signore mi ha raccontato come lui
e un suo amico andando a caccia in un paese dell'est, in inverno,
praticamente stavano congelando. Allora hanno trovato una baita, si
sono spogliati degli abiti bagnati e ghiacciati e sono stati nudi
abbracciati protetti dall'unica coperta che avevano trovato. Il mio
commento da uomo che non ama la caccia è stato : “ wow”. Mi ha
guardato male. Ieri ho ricominciato i laboratori in un'altra scuola
su nella bergamasca. Ragazze e ragazzi fra i 15 e i 18 anni. Molti
gli stranieri. Alcune ragazzine di diversi paesi del sud america
avevano iniziato le scommesse su di me :” è boliviano, no
peruviano...” mi sono sentito a casa. Mi hanno chiesto: “ di dove
sei?” Ho risposto non lo so. Ho fatto un figurone. Mi piacciono
molto e penso mi troverò bene. Prossima settimana iniziano anche i
laboratori serali, ho già tanti iscritti e se qualcuno mi chiederà
da dove provengo dirò che sono stato trasportato da un qualche
vento freddo del nord. Vedendo ieri i ragazzini stranieri improvvisamente mi
sono venute in mente tutte le volte che la polizia mi ha fermato per
controllo dei documenti e mi stava venendo il nervoso, ma il sorriso,
la complicità e l'amicizia che i ragazzini hanno deciso di darmi in
toto , mi hanno ridato il buon umore e l'entusiasmo. L'altro giorno
in televisione ho sentito una ex signora della lega dire degli
albanesi “ il nostro popolo fratello”. Stanno cambiando i tempi o
stanno cambiando le rotte del razzismo? Temo che adesso, con questa
brutta storia di Parigi, si alzeranno altri scudi. Marco sta già
ragionando sul prossimo nostro festival estivo, io non riesco ad
andare oltre la settimana. Con i partecipanti del laboratorio serale
mi piacerebbe fare qualcosa di grandioso legato agli archetipi, ai
sogni, alla spiritualità, alla leggerezza dei fantasmi. Ho la testa
che ha voglia di scoppiare, speriamo che tengano anche i corpi.
Perchè dovranno cavalcare l'aria e i pensieri. Sono distrutto per i
continui avanti e indietro da Cesena, ma non intendo mollare. Mia
madre è li, come una piccola larva che ogni tanto ragiona, però c'è
e faccio di tutto perchè possa rimanere in vita il più possibile.
Perchè quando lei morirà, temo moriranno anche i miei ricordi,
anche se non sono mai riuscito a percepirli. Sto vivendo fra pensieri
di morte e voglia di vivere. Quando sono a Cesena , qualche volta
porto in struttura anche il cane. Ed è bello vedere la sua vivacità
che crea un momentaneo entusiasmo e diversi scompigli negli anziani
ospiti. Peccato che il cane , oltre le coccole, sia affascinato da
tubi , tubicini, stomie, sondini, cateteri e devo fare molta
attenzione. E improvvisamente ,dopo tanto tempo, avrei voglia di
amare. Ma non so chi e non so come, dato che non ho neanche il tempo
di respirare. Ma vorrei una bella storia , non mediata dalla
stupidità e dalle paure. Una storia che abbia la leggerezza del
vento di primavera e il calore delle giornate estive. La paura,
brutta bestia, ne abbiamo tante. Paura di tutto , è una società che
ha paura di tutto fuorchè dell'idiozia. Essere massa per paura delle
proprie singolarità. Mi piacerebbe capitare per caso una qualche
volta , una qualche piazza dove si mettono i famosi sentinelli e
perdere il guinzaglio del mio cane. Che non corre verso le persone
per azzannarle, ma per leccargli la faccia. Garantisco però che con
tutte le buone intenzioni, vedere sta bestiolina correre verso
qualcuno, c'è da avere paura. Dai che devo anche lavorare. Domani
venerdì riprendiamo la stagione alla rocca di Orzinuovi con il bello
spettacolo "piccoli suicidi...." dei fiorentini “i sacchi di sabbia”. Già diverse
prenotazioni, forse faremo il pieno, io ho un freddo boia per la mia
temperatura bassa, ma fuori c'è il sole e dentro la voglia di ridere
o quantomeno sorridere. Viva il mio cane.
sabato 3 gennaio 2015
Non sono stato adottato
Ieri
piccolo crollo. Ormai li conosco , stress ansia stanchezza panico.
Qualcosa da mangiare che non digerisci, respiro pesante, gambe
pesanti, cuore che fa male. Quando arriva alla brutta ci sono anche
la sudorazione eccessiva, gli svenimenti, il mal di mare e il cuore
che sembra impazzire. In questi casi arranchi in un qualche pronto
soccorso, esami di tutti i tipi, qualche punturina, dormi per una
notte. Rimani rincoglionito per un altro giorno e poi te ne sei già
dimenticato. Ormai conosco questi sintomi e cerco per quello che è
possibile di non arrivare agli estremi. Non si deve dire ommioddio
cosa sta succedendo, lo sai. Ieri in giro con il cane iniziano tutti.
Ho pensato meglio arrivare a casa che non cadere per terra. E il cane
non capiva perchè stessimo ritornando indietro. Poi ho continuato a
parlare con me : enzo è solo stress stanchezza, panico. Non è un
attacco di cuore, il cuore , per ora, sta bene. Non hai , per ora,
problemi ai polmoni, anche se sei un fumatore. E' inutile che ti fai
venire il mal di mare, lo vedi che siamo in terra ferma. In questi
casi quando si arriva a casa, mai andare a letto, l'autocompiacimento
del tuo star male ti fa credere di essere ammalato. Mai sedersi su di
un cuscino per terra perchè poi ti sdrai un attimino e tutti i
sintomi ne approfittano. Sdraiarsi su di un divano, come un normale
riposino. E dato che il panico spesso è un grosso inganno del
cervello, gli ho detto fanculo e mi sono addormentato. Dopo un'oretta
con il cane che mi leccava la faccia, mi sono svegliato un po'
dolorante, ma pericolo scampato e finalmente ho riportato Peter al
suo dovuto girettone. Dietro casa mia c'è un laghetto in questi
giorni ghiacciato. Ho provato se il ghiaccio teneva, teneva. Cosi'
giocando con il cane, ho buttato il bastone in mezzo al laghetto. La
scena è stata meravigliosa, all'inizio Peter ha tastato diffidente
questo terreno scivoloso, poi si è buttato, non avevo mai visto un
cane pattinare e arrivare di pancia. Ma c'è arrivato, ha agguantato
il bastone e scivolone da una parte, scivolone dall'altra è uscito.
Del genere : quando si vuole qualcosa, mai fermarsi di fronte a
nulla. E' una bella lezione. Per le mie questioni, per ora ho detto
attimo di pausa. Ci sono stati dei periodi che ho pensato di lasciar
perdere. Ma il lasciar perdere non fa parte del mio carattere. Quando
inizi una ricerca o un viaggio mentale, parti da alcune ipotesi o te
le costruisci cammin facendo. Evidentemente sono partito con il piede
sbagliato. Quello che so di certo è che non sono stato adottato,
ufficialmente. Ho riscontri di tutti i generi. Ho scoperto una cosa
terribile, se una persona è stata ufficialmente adottata non può
avere l'originale dell'atto di nascita, ma ci deve essere un atto del
tribunale. Devo sgomberare la mente da tutte le ipotesi che mi sono
fatto finora, compresi fratelli non fratelli , eventuale gemello.
Quello che fino ad ora ho di certo, è una totale incompatibilità
fra il mio gruppo sanguigno e quello dei miei genitori. Ho di certo
ancora le cartelle cliniche di mia madre, anche se alcune sono
sparite. Ho un certificato di nascita che dichiara i miei come miei
genitori, ma il paese è tutt'altra cosa rispetto al paese in cui per
sessanta anni ho creduto di essere nato. Addirittura collocato sotto
un altro comune. Questo certificato di nascita ha, sotto il nome del
paese, il nome di un altro paese cancellato con il raschietto. Quello
che ho di certo è un certificato di battesimo che non si trova da
nessuna parte e anche dove sono stato cresimato non c'è certificato
o trascrizione alcuna. Poi ci sono le presenze strane del passato o
del presente, ma potrebbero essere solo casualità. Di certo ho che
nel passato, cose riferite da mia madre in tempi non sospetti, una
volta, io piccolo, erano arrivati a casa nostra due uomini, ( mia
madre ha sempre detto : due delinquenti vestiti da carabinieri) che
chiedevano dei soldi, non ce n'erano, poi hanno minacciato di
portarsi via il bambino, io. E hanno anche menato mia madre, poi sono
andati alle sue urla e all'arrivo dei vicini. Di certo so che ogni
tanto compariva un uomo. Da ragazzino mia madre me l'ha anche
presentato. Mia madre mi ha sempre detto che questo uomo era stato un
suo “filarino” prima che lei conoscesse mio padre, cosa che ho
verificato non essere assolutamente vera. Poi questo uomo ha smesso
di venire perchè i miei gli avevano intimato di non farsi più
vedere. Questo uomo credo sia , era, perchè ora è morto, medico.
Tre fratelli, uno medico, uno maestro elementare, uno prete. So chi
sono, ricchi proprietari terrieri, proprietari del fondo dove
lavoravano i familiari del marito di mia zia. Non credo che uno di
loro possa essere un mio eventuale padre naturale, però credo
sapessero qualcosa o in qualche maniera fossero implicati. Il figlio
del medico , ha qualche anno meno di me ed è medico pure lui, ma non
posso telefonargli o scrivergli perchè gli creerei dei dubbi e delle
paure inutili e sono sicuro infondate. Ma la tentazione l'ho avuta,
casomai pensavo il padre avesse lasciato degli archivi. Un'altra
ipotesi da cui ero partito, ipotesi molto probabile e avvallata da
tanti discorsi pur sconnessi di mia madre, è quella di un figlio
morto suo, scambiato per un figlio vivo di un'altra donna che non
poteva o voleva tenere. Ma se andassi fino in fondo a questa ipotesi
scatterebbero gli estremi di un reato e non mi sembra il caso. Un
medico , un prete, un maestro e una levatrice , come avevo già
raccontato, amante di mio nonno, possono avvalorare tutte le ipotesi
possibili immaginabili. Quello che non ho ancora fatto e non so se lo
farò è un test genetico. Non è per avere delle sicurezze, quello
le ho già, ma sarei terrorizzato dal fatto di sapere che magari sono
figlio di parenti molto stretti. Dopo tanti misteri vorrei per me una
soluzione più drammatica avventurosa e meno banale. Tutti, preti ,
carabinieri, impiegati di comuni mi chiedevano chi te lo fa fare,
cosa vai a cercare. Cazzo volete, è la mia vita. Non vado a cercare
radici, anche se il mio aspetto vagamente orientale mi ha sempre
incuriosito, forse è solo una questione di orgoglio. Mi scoccia
ammetterlo, ma forse è solo una questione di orgoglio
momentaneamente calpestato. Uno, soprattutto figlio unico, spesso ha
una presenza costante che si chiama mancanza. Ci impari a convivere,
è con te presenza che non ti abbandona. Se trovi, che mancanza
sarebbe? Per ora dicevo, ho deciso di abbandonare qualsiasi ricerca,
non ho voglia di impazzire per i casini degli altri, ma le riprenderò
più avanti con più tempo e partendo da una angolazione diversa. Ho
un'altra sicurezza, verificata dopo diversi scontri, che nessun
parente stretto mi ha visto nascere,ma solo dopo qualche giorno o
settimana e non sono nato in un ospedale ,ma in una casa e i parenti,
legatissimi fra loro, abitavano molto vicini. In realtà l'unica
sicurezza che ho è che comunque da qualche parte e in qualche
maniera sono nato. Il mio cane è stanco di starsene accovacciato
sulla poltrona di Piccolo Parallelo, io sono stanco di stare qua al
freddo, perchè la nostra sede è proprio fredda. Prossima settimana,
fanculo al mondo e alle questioni personali, si ricomincia tutto. E
ho voglia di ricominciare tutto che di queste festività decisamente non entusiasmanti, sono stanco.
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