giovedì 22 gennaio 2015

Non è stato il freddo la cosa peggiore

non è stato il freddo la cosa peggiore” è lo spettacolo che Marco Zappalaglio , Marco Ravasio e Raffaella Matta hanno dedicato alla memoria. Sabato a Romanengo, martedì a Calcio. Io risulto come regista, in realtà ho dato solo qualche occhiata alle prove e il merito va unicamente a loro. Voce recitante e due violoncelli da pelle d'oca. Lo dico tutti gli anni, siamo stati una delle primissime realtà ad avere pensato anche al teatro per la giornata della memoria. Non è un merito. Nel tempo e in giro sono arrivate anche diverse speculazioni, ma è cosa secondaria, l'importante che questa giornata sia via via patrimonio di tutti. Ogni anno cerchiamo di viverlo in maniera diversa, anni fa oltre ad uno spettacolo , poi avevamo voluto la proiezione del film “Amen”. Polemiche a non finire da quella parte politica che ci ha sempre attaccato. Secondo me “Amen” non è mai stato un film contro la chiesa, ma una denuncia di chi anche nella chiesa, non ha visto, non ha sentito, e soprattutto ha collaborato. L'inizio del film era un pugno allo stomaco: parata nazista e alcuni ragazzini con handicap che correvano incoscienti al ritmo delle musiche. Gli stessi ragazzini poi fatti fuori per l'inizio della selezione della razza. La giornata della memoria per me è la giornata della vergogna di chi nel nome di una razza , di un dio, di non so quale ideale ha perpetuato dei massacri incredibili con il silenzio e la complicità di troppi. Allora e oggi. Se uno ha tempo e voglia , c'è questo librone che è “Kalendarium”: è la cronistoria certosina, giorno dopo giorno, dei numeri di Auscwitz dal 1939 al 1945. Senza commenti, solo numeri e nomi. Nulla di inventato, ma dai registri ufficiali. Stai male. La Shoah, il genocidio , ha riguardato il popolo ebraico. Fra i 5 e i 6 milioni di persone sterminate, i numeri parlano. Questo credo non si debba dimenticare, neanche oggi, mai. Perchè questione primaria e principale della selezione della razza era l'idea dello stermino totale del popolo ebraico e del furto dei loro beni. Non bisogna neanche dimenticare che oltre la Shoah erano stati calendarizzati anche altri stermini di diverse tipologie di persone e di nazionalità. Neanche bisogna dimenticare le varie nazioni alleate e la loro collaborazione. La propaganda: guardare i filmati dell'epoca sulle varie adunate, i vari proclami , la scorrettezza delle informazioni e la teatralità di chi aspira ad ergersi a dio. Non ci sono solo i tedeschi, non è responsabilità solo dei tedeschi perchè tanti altri sapevano , li hanno appoggiati e poi anche aiutati a fuggire. Rastrellamenti e leggi razziali ci sono stati anche in Italia e credo soprattutto in questi periodi sia utile non dimenticarlo. Mi vengono in mente alcune immagini di racconti di mia madre. Le donne obbligate in fila , obbligate anche se poi la propaganda mostrava donne felici esultanti, a dare l'anello o le cose d'oro che possedevano, i bambini e le bambine come allora mia madre, costretti ad indossare delle divise al primo arrivo di un capetto o di donna Rachele. Mi vengono in mente i cugini di mia nonna, un prete e un frate, seviziati, spogliati, violati, unghie , lingua e occhi strappati. Corpi che mia nonna, seguita di nascosto da mia madre poco più che bambina, aveva dovuto raccogliere e riconoscere. Mi vengono in mente le varie delazioni, le tante botte che mia madre ha preso e poi ancora i fascisti, i partigiani, i finti partigiani e le persone mai più ritornate dal fronte. E le rese dei conti che hanno continuato fino ai primi anni 50 quando i fascisti sembravano definitivamente scomparsi. E la storia ci insegna come non fossero scomparsi. La follia di una guerra, la follia della guerra e la tanta follia di tanti squilibrati che riescono ad ubriacare dei popoli ad uso e consumo del loro potere e della loro ricchezza. Settanta anni, mai più guerre, mai più massacri. Solo parole: quante guerre, massacri, genocidi in questi settanta anni? Quanta follia spesso nel nome di una finta pace, o di un dio, quanti soldi e vendita di armi dietro ai discorsi. Quanta ignoranza e voglia di non sapere e vedere. Fra le testimonianze, reali, che Marco racconta, c'è anche la storia di un signore francese che alla età di 16 anni era stato arrestato dalla gendarmeria perchè ritenuto omosessuale. E chiedo scusa ai vari partecipanti ai convegni su come guarire gli ammalati, chiedo scusa a chi si nasconde dietro la propria nullità per gridare culattone , chiedo scusa ai sentinelli in piedi : ho usato e osato la parola omosessualità. Questo ragazzo , 16 anni, viene arrestato, gli avevano rubato un orologio e hanno arrestato lui. Sempre 16 anni deportato poi, perchè sospettato di omosessualità, in un campo di concentramento. Violentato e seviziato da avere poi i segni e problemi per tutta la vita. Di fronte a lui e ad altre persone in fila, hanno portato un ragazzo, il suo amico, lo hanno spogliato e poi fatto sbranare dai cani. Patetico? No, solo uno dei tanti episodi, tantissimi. Ma non ci sono solo gli ebrei,gli stranieri, i polacchi, i sediziosi, gli omosessuali, i testimoni di Geova, gli zingari. Tempo fa avevo visto un servizio televisivo in cui parlava una donna. Una che in tarda età aveva scoperto che sua madre era stata una delle tante “puttane” (parole di questa donna) del reich. Nel nome della selezione della razza, tante donne, rigidamente catalogate, ispezionate e analizzate, diventavano o per loro scelta o non sempre per loro scelta, le “puttane” di altrettanti maschi rigidamente catalogati e controllati, per fare nascere questa “razza” superiore. Questa donna che raccontava, era stata uno dei tanti figli concepiti da questo delirio e quando lo aveva saputo aveva cercato di ammazzarsi. Ecco, parlare di Shoah, non è essere comunisti, anticlericali, omosessuali. Non è fare propaganda e via via, è solo cercare di non dimenticare . È solo cercare , nel proprio piccolo, di fare migliore questo presente sempre più cupo e sempre più piccolo. Volevo parlare dei miei laboratori che stanno andando molto bene, volevo parlare del mio cane che in questo periodo sente il calore delle femmine e mi sta tirando scemo, volevo parlare delle mie tante sciocchezzine, ma mi sono lasciato trasportare

sabato 17 gennaio 2015

Non dite al governatore quanti pirla ci sono in giro

Bello lo spettacolo de “i sacchi di sabbia” sabato scorso a Orzinuovi. Non tantissima gente, ma ne valeva la pena. Loro, “i sacchi”, sono molto bravi e atipici. Non solo bravi , ma belle persone anche fuori, li conosciamo da anni e ci scalda il cuore tutte le volte che possiamo invitarli su da noi. E' difficile ricominciare e ricostruire altri territori , ma un giovanotto bergamasco, l'altro, e un giovanotto romagnolo,forse, io,viaggiatori del mondo, del cuore e del pensiero, viva le esagerazioni, non si lasciano intimorire da nulla. Quasi. Ricominciare sempre, fa pur parte di questa professione. Domani, domenica, spettacolo per i bambini a Soncino con il folle e iper adrenalinico Benuzzi, professore di fisica che nel tempo libero, o viceversa, fa anche , e bene, follie di giocolerie teatrali. Spesso mi chiedo che cos'è sta cosa chiamata cultura , che schifo gli ulteriori tagli alla scuola, e ancora non sono riuscito a capirci niente. Chiaro a livello antropologico tutto è cultura, compreso il Karaoke, gli spettacoli da oratorio,le finte drag queen che ci tengono a specificare che loro sono maschi, i finti premi o le parate dei politici e quella cosa ormai insopportabile che sono i format. Personalmente non ho da ridire nulla, anche questa è cultura, magari bieca dal mio punto di vista, ma è cultura. Non ho nulla contro gli spettacoli di non professionisti. In Trentino esiste una forte tradizione con attori e registi molto bravi, gente che comunque sa cantare, sa ballare, sa suonare strumenti, sa stare in scena. Ho visto spettacoli belli e a dire la verità anche qualcuno non proprio edificante, ho amici che stimo tantissimo e questi spettacoli sono comunque una possibilità che viene utilizzata con il massimo della rigorosità e serietà. Ho anche amici poeti performer e posso assicurare che fanno cose di altissimo livello e anche di più. Se usciamo dall'ambito del Trentino in zone in cui il teatro dialettale o di non professionisti non ha questa solida tradizione, a volte si , si trovano anche delle cose carine. A volte trovo persone che pensano che studiare non serva a nulla, che pagare i contributi enpals sia un furto così come fare una fattura, trovo persone che pensano di essere il genio per cui grazie della loro presenza. Non mi scandalizza e comunque continuo a pensare che anche questa, sia cultura. Non li ho mai attaccati anche quando lo spettacolo da oratorio diventa un bieco minestrone di luoghi comuni, propaganda politica e bieca comicità basata sulle parolacce, sul sesso e sul fare la finta drag queen sempre a gambe larghe. Mi da fastidio quando alcune di queste persone pensano che il loro mondo è li, rinchiuso nel loro piccolo giardino, tutto il resto è merda. Non sto parlando a vanvera, sto parlando di un episodio reale, ma ci ho già dedicato troppo tempo. Viva la diversità, viva le culture. Io non so se faccio cultura o se porto cultura, cerco di fare il mio lavoro. Cerco di continuare a studiare , cerco di essere coerente e onesto. Cerco, non sempre ci si riesce. Sono solo un piccolo artigiano ostinato e incasinato. Stanno continuando i laboratori nelle scuole . Chiuso , momentaneamente, con i ragazzini che vogliono diventare aiuto cuoco, ora mi ritrovo con ragazzi più grandini che non ho capito bene quale specialità merceologica vadano a cercare. Non sono ragazzi facili, alcuni proprio problematici, ma mi piacciono e mi sento a casa. Perchè la loro rabbia, la loro voglia di ridere e di vivere le ho anch'io. Mercoledì sera l'avvio del laboratorio “per grandi” a Calcio. Tantissimi, perchè 20 per un laboratorio sono tanti. E' fisiologico che dal prossimo incontro qualcuno non ci sarà, ma ci fossero anche tutti, vale la pena faticare un pochino di più. I punti di partenza : la maschera e il corpo. Maschera intesa come noi, così come nel testo che cito in continuazione “la vita umana come rappresentazione teatrale” geniale nella sua ovvietà. Poi il gioco, il gioco è importante, ci fa ridere di noi, ci fa amare gli altri, fa sentire gruppo. Altro punto la passione . Il cuore e la mente. Porca miseria c'è bisogno di passione, c'è bisogno di intelligenza, se decidi di darti, datti. L'amore non può essere solo tattica. Ulteriore tema: La tecnica. Ci può essere tutto, uno può sbarellare quanto gli pare, ma la tecnica, sempre specificando che non è una scienza perfetta, o c'è o ci si lavora . Se io fossi così come sono anche in amore, porca miseria altro che follie. E se e quando succederà chi lo sa. Poi la danza e il canto ed infine le visioni e la follia. Questi i temi che mi sono dato e per una volta mi si conceda il narcisismo di una mega sega mentale determinato da un messaggino che mi ha inviato una amica partecipante al laboratorio. “energia, passione, voglia di fare. Voto 10 e lode” . Basta seghe e basta narcisismi. E' cultura anche questa? Cioè le seghe mentali intendo? Allora sarei uomo di grandissima cultura. Sono a Cesena ora, domani riparto per esserci anch'io allo spettacolo di Benuzzi, fra qualche giorno sarò ancora qua. E' la vita. Nei tre giorni che sono mancato, alcune signore sono morte, broncopolmoniti velenosissime, mia madre è stata messa in una stanza di isolamento, i magoni aumentano. E i fantasmi pure. Mia madre donna battagliera, che ha sofferto tantissimo, ha lottato tantissimo perchè una persona dei pesci tutto e solo tantissimo, eppure mi stupisce per i segnali pur incasinati che continua mandarmi. Più avanti inizierò a scrivere qualcosa di questa storia, ma non voglio parlare di me, sarò il filo conduttore di tantissime ( forse sono un po' pesci anch'io) storie di donne e di uomini che hanno popolato quelle colline che ora mi stanno tormentando. La famiglia naturale, fondata sulla fedeltà, sulla felicità , per fare sesso solo li, inventata da chissà chi, protetta da tanti puttanieri che stabiliscono nel nome di un Dio plasmato a loro immagine chi e cosa si debba amare. “figuriamoci se mi faccio intimidire da questi quattro pirla” sempre molto chic il signor Maroni. Ma per loro ( non i quattro pirla) è cultura anche questa da patrocinare con i soldi della regione e con il logo di Expo e nessun antropologo si azzarderebbe ad affermare il contrario.

giovedì 8 gennaio 2015

E' una questione che non va bene

Chissà se una temperatura del corpo troppo bassa è una questione genetica o se è proprio una questione che non va bene. O se c'entrano qualcosa anche la mancanza di proteine. Vedremo. Spesso la mia temperatura non arriva ai 36 gradi, chissà se per farla salire dovrò fare uso di alcool, ricominciare a mangiare un po' di proteine o farmi abbracciare. Opto per l'ultima. E quando sarò allo stremo delle mie forze, mi siederò come un barbone in un qualche angolo di strada con un cartello tenuto in bocca dal cane : “ ho bisogno di un abbraccio prolungato”. E abbracceranno il cane. Una volta un signore mi ha raccontato come lui e un suo amico andando a caccia in un paese dell'est, in inverno, praticamente stavano congelando. Allora hanno trovato una baita, si sono spogliati degli abiti bagnati e ghiacciati e sono stati nudi abbracciati protetti dall'unica coperta che avevano trovato. Il mio commento da uomo che non ama la caccia è stato : “ wow”. Mi ha guardato male. Ieri ho ricominciato i laboratori in un'altra scuola su nella bergamasca. Ragazze e ragazzi fra i 15 e i 18 anni. Molti gli stranieri. Alcune ragazzine di diversi paesi del sud america avevano iniziato le scommesse su di me :” è boliviano, no peruviano...” mi sono sentito a casa. Mi hanno chiesto: “ di dove sei?” Ho risposto non lo so. Ho fatto un figurone. Mi piacciono molto e penso mi troverò bene. Prossima settimana iniziano anche i laboratori serali, ho già tanti iscritti e se qualcuno mi chiederà da dove provengo dirò che sono stato trasportato da un qualche vento freddo del nord. Vedendo ieri i ragazzini stranieri improvvisamente mi sono venute in mente tutte le volte che la polizia mi ha fermato per controllo dei documenti e mi stava venendo il nervoso, ma il sorriso, la complicità e l'amicizia che i ragazzini hanno deciso di darmi in toto , mi hanno ridato il buon umore e l'entusiasmo. L'altro giorno in televisione ho sentito una ex signora della lega dire degli albanesi “ il nostro popolo fratello”. Stanno cambiando i tempi o stanno cambiando le rotte del razzismo? Temo che adesso, con questa brutta storia di Parigi, si alzeranno altri scudi. Marco sta già ragionando sul prossimo nostro festival estivo, io non riesco ad andare oltre la settimana. Con i partecipanti del laboratorio serale mi piacerebbe fare qualcosa di grandioso legato agli archetipi, ai sogni, alla spiritualità, alla leggerezza dei fantasmi. Ho la testa che ha voglia di scoppiare, speriamo che tengano anche i corpi. Perchè dovranno cavalcare l'aria e i pensieri. Sono distrutto per i continui avanti e indietro da Cesena, ma non intendo mollare. Mia madre è li, come una piccola larva che ogni tanto ragiona, però c'è e faccio di tutto perchè possa rimanere in vita il più possibile. Perchè quando lei morirà, temo moriranno anche i miei ricordi, anche se non sono mai riuscito a percepirli. Sto vivendo fra pensieri di morte e voglia di vivere. Quando sono a Cesena , qualche volta porto in struttura anche il cane. Ed è bello vedere la sua vivacità che crea un momentaneo entusiasmo e diversi scompigli negli anziani ospiti. Peccato che il cane , oltre le coccole, sia affascinato da tubi , tubicini, stomie, sondini, cateteri e devo fare molta attenzione. E improvvisamente ,dopo tanto tempo, avrei voglia di amare. Ma non so chi e non so come, dato che non ho neanche il tempo di respirare. Ma vorrei una bella storia , non mediata dalla stupidità e dalle paure. Una storia che abbia la leggerezza del vento di primavera e il calore delle giornate estive. La paura, brutta bestia, ne abbiamo tante. Paura di tutto , è una società che ha paura di tutto fuorchè dell'idiozia. Essere massa per paura delle proprie singolarità. Mi piacerebbe capitare per caso una qualche volta , una qualche piazza dove si mettono i famosi sentinelli e perdere il guinzaglio del mio cane. Che non corre verso le persone per azzannarle, ma per leccargli la faccia. Garantisco però che con tutte le buone intenzioni, vedere sta bestiolina correre verso qualcuno, c'è da avere paura. Dai che devo anche lavorare. Domani venerdì riprendiamo la stagione alla rocca di Orzinuovi con il bello spettacolo "piccoli suicidi...."  dei fiorentini “i sacchi di sabbia”. Già diverse prenotazioni, forse faremo il pieno, io ho un freddo boia per la mia temperatura bassa, ma fuori c'è il sole e dentro la voglia di ridere o quantomeno sorridere. Viva il mio cane.


sabato 3 gennaio 2015

Non sono stato adottato

Ieri piccolo crollo. Ormai li conosco , stress ansia stanchezza panico. Qualcosa da mangiare che non digerisci, respiro pesante, gambe pesanti, cuore che fa male. Quando arriva alla brutta ci sono anche la sudorazione eccessiva, gli svenimenti, il mal di mare e il cuore che sembra impazzire. In questi casi arranchi in un qualche pronto soccorso, esami di tutti i tipi, qualche punturina, dormi per una notte. Rimani rincoglionito per un altro giorno e poi te ne sei già dimenticato. Ormai conosco questi sintomi e cerco per quello che è possibile di non arrivare agli estremi. Non si deve dire ommioddio cosa sta succedendo, lo sai. Ieri in giro con il cane iniziano tutti. Ho pensato meglio arrivare a casa che non cadere per terra. E il cane non capiva perchè stessimo ritornando indietro. Poi ho continuato a parlare con me : enzo è solo stress stanchezza, panico. Non è un attacco di cuore, il cuore , per ora, sta bene. Non hai , per ora, problemi ai polmoni, anche se sei un fumatore. E' inutile che ti fai venire il mal di mare, lo vedi che siamo in terra ferma. In questi casi quando si arriva a casa, mai andare a letto, l'autocompiacimento del tuo star male ti fa credere di essere ammalato. Mai sedersi su di un cuscino per terra perchè poi ti sdrai un attimino e tutti i sintomi ne approfittano. Sdraiarsi su di un divano, come un normale riposino. E dato che il panico spesso è un grosso inganno del cervello, gli ho detto fanculo e mi sono addormentato. Dopo un'oretta con il cane che mi leccava la faccia, mi sono svegliato un po' dolorante, ma pericolo scampato e finalmente ho riportato Peter al suo dovuto girettone. Dietro casa mia c'è un laghetto in questi giorni ghiacciato. Ho provato se il ghiaccio teneva, teneva. Cosi' giocando con il cane, ho buttato il bastone in mezzo al laghetto. La scena è stata meravigliosa, all'inizio Peter ha tastato diffidente questo terreno scivoloso, poi si è buttato, non avevo mai visto un cane pattinare e arrivare di pancia. Ma c'è arrivato, ha agguantato il bastone e scivolone da una parte, scivolone dall'altra è uscito. Del genere : quando si vuole qualcosa, mai fermarsi di fronte a nulla. E' una bella lezione. Per le mie questioni, per ora ho detto attimo di pausa. Ci sono stati dei periodi che ho pensato di lasciar perdere. Ma il lasciar perdere non fa parte del mio carattere. Quando inizi una ricerca o un viaggio mentale, parti da alcune ipotesi o te le costruisci cammin facendo. Evidentemente sono partito con il piede sbagliato. Quello che so di certo è che non sono stato adottato, ufficialmente. Ho riscontri di tutti i generi. Ho scoperto una cosa terribile, se una persona è stata ufficialmente adottata non può avere l'originale dell'atto di nascita, ma ci deve essere un atto del tribunale. Devo sgomberare la mente da tutte le ipotesi che mi sono fatto finora, compresi fratelli non fratelli , eventuale gemello. Quello che fino ad ora ho di certo, è una totale incompatibilità fra il mio gruppo sanguigno e quello dei miei genitori. Ho di certo ancora le cartelle cliniche di mia madre, anche se alcune sono sparite. Ho un certificato di nascita che dichiara i miei come miei genitori, ma il paese è tutt'altra cosa rispetto al paese in cui per sessanta anni ho creduto di essere nato. Addirittura collocato sotto un altro comune. Questo certificato di nascita ha, sotto il nome del paese, il nome di un altro paese cancellato con il raschietto. Quello che ho di certo è un certificato di battesimo che non si trova da nessuna parte e anche dove sono stato cresimato non c'è certificato o trascrizione alcuna. Poi ci sono le presenze strane del passato o del presente, ma potrebbero essere solo casualità. Di certo ho che nel passato, cose riferite da mia madre in tempi non sospetti, una volta, io piccolo, erano arrivati a casa nostra due uomini, ( mia madre ha sempre detto : due delinquenti vestiti da carabinieri) che chiedevano dei soldi, non ce n'erano, poi hanno minacciato di portarsi via il bambino, io. E hanno anche menato mia madre, poi sono andati alle sue urla e all'arrivo dei vicini. Di certo so che ogni tanto compariva un uomo. Da ragazzino mia madre me l'ha anche presentato. Mia madre mi ha sempre detto che questo uomo era stato un suo “filarino” prima che lei conoscesse mio padre, cosa che ho verificato non essere assolutamente vera. Poi questo uomo ha smesso di venire perchè i miei gli avevano intimato di non farsi più vedere. Questo uomo credo sia , era, perchè ora è morto, medico. Tre fratelli, uno medico, uno maestro elementare, uno prete. So chi sono, ricchi proprietari terrieri, proprietari del fondo dove lavoravano i familiari del marito di mia zia. Non credo che uno di loro possa essere un mio eventuale padre naturale, però credo sapessero qualcosa o in qualche maniera fossero implicati. Il figlio del medico , ha qualche anno meno di me ed è medico pure lui, ma non posso telefonargli o scrivergli perchè gli creerei dei dubbi e delle paure inutili e sono sicuro infondate. Ma la tentazione l'ho avuta, casomai pensavo il padre avesse lasciato degli archivi. Un'altra ipotesi da cui ero partito, ipotesi molto probabile e avvallata da tanti discorsi pur sconnessi di mia madre, è quella di un figlio morto suo, scambiato per un figlio vivo di un'altra donna che non poteva o voleva tenere. Ma se andassi fino in fondo a questa ipotesi scatterebbero gli estremi di un reato e non mi sembra il caso. Un medico , un prete, un maestro e una levatrice , come avevo già raccontato, amante di mio nonno, possono avvalorare tutte le ipotesi possibili immaginabili. Quello che non ho ancora fatto e non so se lo farò è un test genetico. Non è per avere delle sicurezze, quello le ho già, ma sarei terrorizzato dal fatto di sapere che magari sono figlio di parenti molto stretti. Dopo tanti misteri vorrei per me una soluzione più drammatica avventurosa e meno banale. Tutti, preti , carabinieri, impiegati di comuni mi chiedevano chi te lo fa fare, cosa vai a cercare. Cazzo volete, è la mia vita. Non vado a cercare radici, anche se il mio aspetto vagamente orientale mi ha sempre incuriosito, forse è solo una questione di orgoglio. Mi scoccia ammetterlo, ma forse è solo una questione di orgoglio momentaneamente calpestato. Uno, soprattutto figlio unico, spesso ha una presenza costante che si chiama mancanza. Ci impari a convivere, è con te presenza che non ti abbandona. Se trovi, che mancanza sarebbe? Per ora dicevo, ho deciso di abbandonare qualsiasi ricerca, non ho voglia di impazzire per i casini degli altri, ma le riprenderò più avanti con più tempo e partendo da una angolazione diversa. Ho un'altra sicurezza, verificata dopo diversi scontri, che nessun parente stretto mi ha visto nascere,ma solo dopo qualche giorno o settimana e non sono nato in un ospedale ,ma in una casa e i parenti, legatissimi fra loro, abitavano molto vicini. In realtà l'unica sicurezza che ho è che comunque da qualche parte e in qualche maniera sono nato. Il mio cane è stanco di starsene accovacciato sulla poltrona di Piccolo Parallelo, io sono stanco di stare qua al freddo, perchè la nostra sede è proprio fredda. Prossima settimana, fanculo al mondo e alle questioni personali, si ricomincia tutto. E ho voglia di ricominciare tutto che di queste festività decisamente non entusiasmanti, sono stanco.