lunedì 15 giugno 2015

Odissea partita. Venerdì la camminata in notturna, bella magica. 
Tutto alla perfezione, bello il pubblico, tanto, bravi gli attori con immagini che diverse volte sono riuscite a commuovermi, belli i passaggi in acqua, ma…. Oltre gli attori ci sono altri spettacoli che si intersecano fra loro: il canto degli uccelli, il rumore delle acque, la bellezza del paesaggio, le interazioni con il pubblico. Ecco, le interazioni con il pubblico: chiedo sempre di portare degli oggetti, possano essere fiori, sassi, pensieri scritti, qualcosa da bruciare, granaglie. Con questi inizia il gioco del rito. Finito tutto, applausi fragorosi e meritati agli attori , loro poi da una parte, io con il pubblico da un'altra, sento una voce che grida “ e le granaglie?” . 
Faccio sempre portare delle granaglie avvolte in una foglia che poi voglio siano lasciate in acqua come nostro regalo al viaggio appena terminato. Me ne ero dimenticato. E alla voce “ e le granaglie cosa ne facciamo? , la mia risposta : “cazzo!” . succede di dimenticarsi di qualcosa, d'altronde la perfezione, almeno per quello che riguarda me, non esiste proprio. Perfezione neanche raggiunta con lo spettacolo , vera partenza di Odissea. ieri sera, domenica, a Torre Pallavicina. Acqua, tanta , esagerata. Però si parlava di fisica e anche l'acqua ci sta. Ma era proprio troppa. Io bagnato fin dalla mattina per via del cane che a forza di essere bagnato pure lui, ieri sera aveva la febbre e neanche ha mangiato. Ora sta bene , dorme qua vicino, ha gli incubi e sembra sognare “ cosa mene frega a me del tuo festival , io voglio andare a correre”. Avrà ragione pure lui. Per cui ieri sera, spettacolo senza scarti di follia o confusioni, ma piacevole, pulito, attore bravo e allestimento quasi da stabile. Dai nonostante l'acqua, serata andata e anche se non c'erano le folle oceaniche , dai abbastanza pubblico attento e interessato. 
In questo momento alla radio, Murolo sta cantando “oi vita oi vita mia… si stata o primmo ammore e primmo e ultimo sarai pemmé”, peccato ha iniziato a cantare anche Marco, mi aspettavo gli rispondesse anche il cane. Sto facendo sogni esagerati in cinemascope, peccato che poi non riesco a ricordare. Si usa ancora il termine “cinemascope”? Questa settimana altri sopralluoghi e poi venerdì a Chiari con la splendida Arianna Scommegna. Prima un piccolo tour all'interno di un edificio restaurato che pur , ora, bianco e lucente, mette ancora paura. Erano le carceri del paese. Neanche sapevo che a Chiari ci fossero state delle carceri. In pieno centro vicino alla chiesa e dove fanno il mercato delle erbe. Ho continuamente il magone nel cuore, passerà anche questo. Immagino il magone come un grosso fantasma che si deposita nel cuore, ma poi si sgonfierà pure lui e rimarranno semplicemente le paure che attanagliano tutti. Semplicemente, si dice così? 
“ oi vita oi vita mia….” Sarebbe bello potere piangere quando piove forte, così tu puoi sempre dire “non è pianto, è solo pioggia”, ma quella grossa bestia del magone ti impedisce anche di piangere, allora pensi “ ma va a ….” e finalmente riesci a a sorridere. Non posso neanche fare intervenire il mio cane, ha più paure e incubi di me. Non è altissimo, tarchiato, cocciuto, dolce, delicato di pancia, scuro, occhi scurissimi a mandorla che ti fissano in continuazione, pieno di paure e di incubi, potevo scegliere altro cane?
E quando gli dico :”felice di averti incontrato” mi guarda come per dire “ cavolo vuoi da me?”