martedì 29 novembre 2016

la nebbia agli irti colli, ma qua non ci sono colli

Sono discontinuo e quegli amici che ogni tanto leggono il blog, lo sanno. Quelli che mi conoscono lo sanno da sempre. Sono anche disordinato e chi se ne frega, ma fai di meglio se puoi, come diceva mia madre. Ormai da agosto abito in questo paese, si mi piace, mi piace la casa, ho anche un giardino con tre kiwi e un melo che ho già fatto potare, avevo anche una piantina di fico, ma divelta e distrutta dal cane. Ieri ho piantato una pianta da uva, cioè una vite, e un melograno, magari pianto un altro melo così non ci si passa più. Le persone sono gentili con me, mi sorridono, mi salutano, mi fanno i complimenti per il cane. Ho dei vicini con cui ho rapporti corretti : “buongiorno, buonasera, ciao come stai”. Non so se per il freddo o perché non amano avere vicini, anche se a loro dire sono finora l'unico vicino che gli va bene, ma ormai stanno tappati in casa e non li vedo più.
 
Ci saranno circa milleottocento abitanti, anche meno, compresi “centro”, frazioni e cascine. Due barbieri, due parrucchiere, una banca, un ufficio postale, due medici, tre negozi alimentari, un panettiere, una farmacia, sei bar di cui due anche ristoranti e uno pizzeria. Inoltre una pizzeria d'asporto e una rivendita di giornali , una volta anche tabaccheria. E tu ti chiedi, ma come fanno a campare? Poi un Santuario , una chiesa parrocchiale, un oratorio (con bar) e una chiesina a due metri da me. Un centro per anziani con ulteriore bar annesso . Quindi in tutto i bar sono otto. c'è pure l'asilo e le scuole elementari e medie. Dimenticavo c'è anche un ristorante da lusso, dove fanno matrimoni e occasioni speciali. Un negozio cartoleria e un negozio di vestiti che credo abbia chiuso. Alle ultime elezioni, quattro liste. Neanche milleottocento abitanti compresi anziani-anziani e bambini. C'è anche un consorzio dove vendono tutto per gli agricoltori, un fiorista, un meccanico e un gommista. Camminando tranquilli , in quindici minuti riesci a visitare tutto il paese, compreso chiese, escluso frazioni e cascine sparse. Un po' per il cane, un po' per il lavoro che faccio, un po' le chiacchiere sulla mia presunta liaison con Marco ( ma vi siete separati?) , credo mi conoscano tutti. E se qualcuno al bar chiede, riferendosi a me, “ ma chi èl chèl lè?”, tutti pronti a rispondere, appena io sono uscito.

Ero affezionato a questo paese, già ci avevo abitato tanti anni fa. Il grande amore, il fiume. Un fiume per me è qualcosa di ancestrale cui non potrei rinunciare, poi l'Oglio , almeno qua in queste zone di ghiaia, nebbie e fontanili è sempre da toglierti il fiato. Un fiume è mistero, è bellezza, è vita. Chiaro non è tutto idilliaco come potrebbe sembrare. I paesi di confine di queste zone della bassa, per tanto tempo dimenticati dal mondo, a volte possono avere non pochi problemi. Ma tutti hanno dei problemi e non ho voglia di parlarne. Io saluto tutti, tutti mi salutano, ma le chiusure a volte possono essere fortissime. Anche le umanità frantumate che per eccessivo pudore non si manifestano, ma te ne accorgi e vorresti dare una mano, ma non sai come e allora pensi, dai, un sorriso. Come in tutti i paesi, ci sono alcuni omosessuali dichiarati, altri che si sa e non gliene frega niente, altri che si sa , ma che negherebbero fino alla morte. Altri, si vorrei, ma mia moglie non vuole. Degli amici che avevo allora, sono passati tanti anni , non abbiamo più niente da dire. Simpatia.
 
Solamente con alcune ragazze ( allora), ora signore. Specie con una. Passo spesso davanti a casa sua e parliamo tantissimo riparati dalla cancellata perché i rispettivi cani, potessero sbranarsi, lo farebbero. Suo marito quando mi vede mi abbraccia forte forte e mi dice :”ciao bella figa” e io gli rispondo : “ti tira il culo?”. E in dialetto conclude: “ma io volevo farti un complimento”. Stasera sono passati da me padre e figlio che dovevamo chiedermi alcune cose. Il padre aveva il cappello e io mi ero dimenticato che il mio cane quando vede un signore anziano con il cappello diventa una bestia. Lo ha assalito rabbiosissimo, l'ho dovuto chiudere in una stanza. Il cane, non il signore. Oggi in un bar ristorante di frazione, a prendere le sigarette, entra un giovanotto arrivato in bicicletta. Uno con tanti problemi, droghe comprese. L'ho sempre salutato, mi ha preso le mani per farmi sentire quanto erano fredde le sue. Poi una ragazza (ex ragazza) con tanti problemi legati al fatto, credo, di non avere mai ammesso di amare una donna e purtroppo vittima di psicofarmaci. Era in un periodo nero, mi ha guardato ebete e mi ha abbracciato. Allora ho mentito e le ho detto : “sei bellissima”. Ha sorriso. D'estate qua in questi posti, il caldo carico di umidità ti fa impazzire, l'inverno carico di umidità ti regala le nebbie e vedi tutto ovattato. Ti adatti, ti abitui alla nebbia, arrivi persino ad amarla. Rimane la solitudine, ma è quella, è tua, indipendentemente da dove abiti. Rimangono i magoni e i problemi non risolti, ma quelli ce li hanno tutti. Anche se tu ne parli e tutti no. Mi dice il signore del cappello :”non stai facendo molti spettacoli in questo periodo”. Si è vero, a volte si creano certe situazioni, magari dei blocchi mentali.

Si è vero, dai Enzo, basta guardare il mondo come se tu arrivassi da chissà dove. L'altro giorno ho fatto la carta di identità nuova. Non c'era la solita signora, l'altra impiegata mi chiede : “cosa mettiamo come professione?” . Io rispondo “non metterei nulla, non so , attore, regista, fuori di testa” . Mi risponde : “no mettiamo attore che tè sei proprio bravo”. Mi ha convinto. Mi ferma poi una signora della via in cui abito , che è una delle vie storiche del paese: “in primavera facciamo la festa della strada, tè che sei del mestiere, ci dai una mano ad organizzare?” Stavo per risponderle : “va bene faccio le piadine romagnole”. Ma temo non avrebbe capito l'ironia. Ho voglia di rimettermi al lavoro.