Domani
, giovedì, riprende il laboratorio che giovedì scorso non si
poteva. Una ragazza mi ha mandato messaggio che mi ha commosso. In
pratica mi “accusava” di risvegliare gli entusiasmi. Bello.
Sabato inizia la stagione teatrale con Antonella Questa, brava e
focosa attrice, splendida persona. Sempre un piacere ospitarla e
rivederla. Ieri in autostrada mi fermo a fare benzina, benzinai
impazziti per il mio cane, poi mi dicono “vuoi vedere un cane
corso?” va bene. L'unico cane corso che avevo visto dal vivo, è
una femmina grigio blu della mia amica Lella. Enorme. Questo era un
maschio, praticamente il doppio, quasi 80 chili, muso enorme, bello
bello. Non oso immaginare un cane così che vuole le coccole e ti si
addormenta sulla pancia, che già i 30 chili del mio si fanno
sentire. Sempre in autostrada, tutte le volte , dato che mi fermo
sempre lì, un ragazzo si avvina appena aperta la portiera e “ ho
perso il bancomat e non riesco a fare benzina, mi daresti una mano?”
ieri mi sono stancato e gli ho chiesto “ certo che se una volta la
settimana perdi il bancomat, avrai delle spese bancarie altissime”.
Ritorno ai cani o meglio alle persone. C'è un giovanotto a Cesena,
ce ne sono tanti, che gira anche lui con il suo cagnetto e aldilà di
qualche saluto non ci siamo mai parlati. Quando scendevo e il mio era
cucciolo e lo portavo nel recinto apposito, sentivo un po' di
discorsi e questo giovanotto parlava delle malattie dei suoi
genitori. Gli avevo un po' parlato di mia madre, niente di
particolare, sempre gentilissimo mi dava del lei. Poi ho smesso di
frequentare il recinto perchè mi trovavo a disagio. Rivedo questo
giovanotto e mi chiede come sta mia madre, io gli chiedo gli sviluppi
delle operazioni dei suoi. Poi gli ho chiesto “ e tu come stai?”
. Improvvisamente un fiume in piena e questo mi ha fatto molto
piacere. Non il dolore o il disagio delle persone, ma i cuori che si
aprono. C'è un altro giovanotto, anche lui sui quaranta anni, anche
lui con il suo cagnettino da lusso, anche lui pieno di muri, anche
lui con alle spalle un vissuto di malattie familiari mica da ridere,
non ama parlare di sé, non vuole mostrare le fragilità, però è
innamorato del mio cane e quando lo vede impazzisce e quasi si
dimentica del suo. E quando mi vede senza cane , va dritto per la sua
strada e urla “salutami Peter”. Poi le tante signore con e senza
cani che ce n'è una che mi segue sempre e tutte le volte “ il tuo
cane fa paura, dovresti mettergli la museruola”. Sono troppo
educato, ma prima o poi una brutta risposta gliela do. Sono riuscito
finalmente a trovare una signora, l'ennesima, che va da mia madre per
qualche ora a darle una mano e a farle compagnia. Non riuscivo a
trovare una signora italiana che accettasse di essere messa in
regola. Tutte solo nero. E poi possibile che tutte , sembra una
fotocopia imparata a memoria, abbiano dei grossi problemi economici ,
un marito che le ha lasciate , dei figli che se non ammalati
gravemente , comunque sono disoccupati? Ora la signora è russa, è
tranquilla, piacevole, non piange miseria e ci troviamo bene. Chissà
se riuscirò a respirare un pochino pure io. Il mio cane, qua, su di
una poltrona mi guarda e non parla e non riesco a capire cosa vuole,
davanti a me il mio socio sempre imperterrito sul lavoro e anche lui
non riesco a capire cosa vuole. Qualche giorno fa , stanco di tante
cose, sono andato a comprarmi bacche di tutti i tipi, piene di
vitamine sali minerali e quanto di più per tirarmi un pochino su .
Forse ne sto prendendo oltre la misura e mi sembra di avere le molle
sotto i piedi. Si avrei proprio bisogno di innamorarmi, accettasi per colloqui solo
referenziati. Ma anche non referenziati e anche senza tanti colloqui
mercoledì 27 novembre 2013
lunedì 18 novembre 2013
il corpo erotico del falegname
Che se proprio si deve
parlare di corpo erotico, e di stereotipi, uno pensa a tutto fuorchè
al corpo del falegname. Nelle zone dove abito, i tanti muratori e
cottimisti sono famosi perchè d'estate hanno così caldo che i
pantaloncini, già cortissimi, a forza di essere piegati e ripiegati
, diventano dei tanga. Poi ci sono i contadini, i camionisti e i
boscaioli. Ecco se uno deve pensare corpo erotico, immagino che pensi
a loro. Che dire corpo erotico del falegname è quasi dire corpo
erotico del medico da scrivania, o di un medico veterinario, di un
impiegato di banca. Di un insegnante , di un topo di biblioteca e via
all'infinito. Si parla di erotismo e non di bellezza, si parla di
corpi esposti alle intemperie e al sole, no ammuffiti in qualche
sala. Ritorno ai medici veterinari, ormai ne conosco tantissimi e ho
anche amici , ma per esempio l'altro giorno vado nella clinica solita
e dove i medici sono amici, uno di questi mi vede e mi abbraccia
fortissimo. Solo che in una mano stringeva un siringone pieno di
sedativi. Tu pensi oh che bell'abbraccio focoso? No, pensi : “
speriamo non si sbagli e non faccia la puntura a me”. Il primo
falegname l'ho conosciuto nel paese in cui ho abitato appena arrivato
su. Vecchio, piccolino, testa dura, poche parole. Ma tanto bravo.
Aveva costruito per una famiglia milanese un mobile di bellezza
unica, solo legni pregiatissimi. Un capolavoro. Poi si è innamorato
di questo mobile e ha sparato un prezzo così alto che i milanesi non
hanno accettato. Ogni tanto passavo a trovarlo e lui toglieva i teli
e mi mostrava questa cosa meravigliosa lunga e alta quattro metri e
di ogni pezzetto di legno mi raccontava la storia. E il corpo del
falegname così minuto e così stanco della vita emanava di tutto
fuorché erotismo. Il secondo falegname ,di Cesena, una volta si è
beccato una trave in testa ed è rimasto un po' così per sempre ,
poi ha chiuso bottega ed è finito a lavorare in una fabbrica di
produzione di bare da morto. Ho un amico che abita in un paese vicino
al mio, conosco lui e la moglie da una vita. Bravo deve essere bravo
e se non fosse così mogio sarebbe anche simpatico. Poi ho scoperto
che non è mogio, ma è geloso della moglie. Cioè è geloso di me
perchè immagina io voglia fare una tresca con sua moglie. O che la
moglie voglia fare una tresca con me. Si poi c'è anche un
giovanotto del mio paese che credo faccia pure lui il falegname e
comunque non posso dire nulla, un po' perchè lo conosco poco e un
po' perchè il giovanotto ogni tanto mi legge. Se poi aggiungiamo il
Giuseppe di 2013 anni fa o anche il babbo di un amico del Trentino,
l'erotismo nel corpo del falegname proprio non riesco a trovarlo. Il
mio amico del Trentino potrebbe replicare : “guarda che anch'io
ogni tanto faccio il falegname e sono eroticissimo”, questo lo
pensi tu e la tua fidanzata. Si in effetti un po' erotico deve
esserlo perchè tante signore , appena lo vedono, si attizzano mica
da ridere. In effetti non è del corpo stereotipato del falegname di
cui volevo parlare, ce ne sarebbero di mestieri di cui parlare, ma
del corpo non necessariamente erotico di suo, ma tale per il mestiere
o professione esercitati. Se io dico idraulico, l'immaginario
comincia a pensare “Wow”, indipendentemente dall'idraulico.
Chiaro poi che l'immaginario è così vasto e misterioso che
l'erotismo lo puoi trovare dovunque e pure i feticismi. Secoli fa ,
quando abitavo a Bologna , avevo diversi amici musicisti. Anche rock,
ma principalmente musica classica. Sguinci da paura, non brutti, ma
sguinci da latte alle ginocchia. Praticamente trasparenti fuori
scena. Ma poi li vedevi su di un palco, diventavano lo strumento che
suonavano o le parole che cantavano e improvvisamente il corpo
prendeva forma e finalmente iniziavi a sognare. Dei tanti musicisti e
cantanti che sono passati anche dal teatro di Romanengo, alcuni erano
corpo erotico dentro e fuori scena, di quelli che ti viene da pensare
“mmmmm....”, degli altri ne ricordo particolarmente due. Uno
cantante rock famosissimo fine decennio del secolo scorso. Giovane
rock che vuole scardinare le regole. Passato da molto di sinistra a
molto di destra. Sarà che è del mio segno zodiacale, sarà che
avevo passato il pomeriggio con lui prima del concerto, si gente
tantissima proprio da concerto, gente arrivata da tutta Italia,
eppure , pur depresso anche in scena, ma appena si è seduto sulla
sedia, l'aura lo ha attorniato. Anche se poi l'aura è qualcosa di
mistico che con l'erotismo ha poco a che fare. L'altro invece che mi
ha colpito di più, non l'avevo mai visto dal vivo, tutti mi
decantavano la sua bellezza , il suo corpo scolpito dalla natura e
dalla palestra, il suo magnetismo. Mi arriva sto giovanotto
imbacuccato nel suo cappottino nero e cuffietta in testa. Parlava di
dolore, di religione, di depressione, poi ad un certo punto ho preso la macchina e
“dai facciamo un giro sennò ci spariamo tutti e due”. Ma quando
è entrato in scena è cambiato completamente. Le gambe poderose, il
corpo perfetto e ha iniziato ad ondeggiare con i suoi vellutati
movimenti da felino. Non era una maschera, era la voce che diventava
corpo. Se escludiamo i feticismi, specie quelli s/m che mi fanno una
paura boia, o le maschere in cui uno si cala per esempio quando si va
in qualche localaccio, ci sono indubbiamente dei mestieri che di
loro, se non ci fosse in ballo sta crisi micidiale, “fanno sesso”.
O farebbero. Che poi aldilà delle tante sciocchezze che ho detto,
scritte e spero comunque lette con un pochino di ironia, è del corpo
che voglio parlare. Per esempio del corpo dell'attore. Escludiamo i
bellocci televisivi o cinematografici, che ci sono, ma l'attore
quello da palcoscenico, quello che indipendentemente dal suo aspetto
fisico , in scena lo vedi e pensi “che meraviglia”. Molti sono
affascinati dal genere televisivo o cinematografico, ma l'attore come
tutti i mestieri, aldilà dei carisma o karma personali, deve avere
un lavoro alle spalle, un pesante lavoro di formazione che non può
essere improvvisato nel giro di qualche mese o anno. Per me un attore
è bravo quando lo vedi e non ti deve dimostrare quanto è bravo o
quanto ha lavorato, ma perchè pensi che non faccia nessuna fatica,
perchè non è solo una voce recitante ( e già non sarebbe poco una
bella voce recitante) ma è un corpo che ti affascina, appunto un
corpo erotico. E questo erotismo magnetico,nasce non dagli
atteggiamenti, ma dal lavoro che hai alle spalle. Il muratore che si
spoglia, perchè è tutto sudato e ha caldo e via via tutti gli
stereotipi, sono appunto stereotipi da fantasie. Lui sta facendo il
suo mestiere. Ecco l'attore per me è come il falegname. Chiuso in
una sala a sudare ( perchè il mio attore è vicino alla danza e non
sta solo seduto a fare copione) e poi finalmente tira via i teli e
il mobile bellissimo viene messo in mostra. Ed è lui i suo mobile
bellissimo. In ogni caso per ritornare al corpo del falegname, magari
ne prendi uno giovane, belloccio, gli togli i vestiti e la polvere e
ti ridiventa erotico. Ho giocato e scherzato un pochino, ma a volte
vedi dei ragazzi e delle ragazze che si avvicinano ad un corso o a
una scuola di teatro e pensano che sia tutto facile. Magari pensano
subito alla fascinazione della scena, che indubbiamente può anche
essere e spesso mi sono ritrovato a dire “qua non siamo puttane,
l'erotismo scaturisce dal piacere di stare in scena, non nel piacere
di mostrarsi”. E il piacere di stare in scena nasce giorno dopo
giorno, fatica dopo fatica, nasce dall'intelligenza e non dal
narcisismo che pure ha la sua ragione di esistere. E l'erotismo nasce
da quello che come spettatore riesci a farmi sognare. E allora non
importa cosa o come sei fuori scena perchè quando mi arrivi sul
palco e mi fai sognare, sei il corpo erotico del falegname. Porca
miseria ho parlato ancora di me.Scherzo
Scherzo
mercoledì 13 novembre 2013
il fratellone internet
In
questi giorni alcune cose mi hanno un pochino turbato sull'uso di
internet e sul controllo che questo riesce ad avere sulle nostre
vite. Con i famosi social ho un rapporto di odio e amore, a volte mi
stanco un pochino e sto per un po' di tempo senza frequentarli, poi
ci ricasco. In questi giorni una amica, Tiziana, ha fatto notare
anche con giusta rabbia, come nessuno o pochissimi in fb abbia
parlato o ricordato i morti delle Filippine, io compreso. In effetti
poi si linka di tutto e chi va a vedere realmente da dove provengono
le fonti? e spesso tante manifestazioni di sdegno , specie politico,
sembrano quasi un accontentare la propria coscienza. Poi chi se ne
frega e in effetti questa totale dimenticanza sulla tragedia piombata
sulle filippine, lascia perplessi. L'altro argomento riguarda il
controllo dei propri contenuti. Uno ne è consapevole certo e se
scrive delle cose, sa che queste diventano di pubblico dominio, con i
pro e con i contro. Quello che mi ha turbato sono cose che non
immaginavo. Lasciamo perdere le pubblicità mirate per esempio sui
social, però mi succede che vado a vedere qualche sito commerciale e
il giorno dopo mi ritrovo questo sito come pagina consigliata su fb.
L'altro giorno cercavo i costi di internet di diverse telefonie. Il
giorno dopo mi telefona un giovanotto di una di queste telefonie e mi
dice “ abbiamo visto che lei è andato sulla nostra pagina internet
e vorremmo farle una offerta”. Con google maps quello delle foto ho
digitato per scherzo l'indirizzo di casa mia e mi sono ritrovato la
bella foto del muro di cinta. Ci mancavo io sul cancello quando esco
con il cane, o Marco che non trova le chiavi . Vabbè tutte cose
risapute come se vai su you tube e guardi dei video, poi ti
consigliano cosa guardare. E se vai sui siti porno, poi ti mandano a
casa i modelli? Magari pagando si. Se fai un blog poi ci sono le
statistiche e un po' per narcisismo , un po' per curiosità ogni
tanto te le vai a guardare. Io sono molto di nicchia, allora i
consigli per l'aumento del pubblico, poi vai a vedere l'origine del
traffico e trovi nazioni che pensi, possibile che ci sia qualcuno lì
che periodicamente va a leggere le sciocchezze che scrivo? Un amico
paranoico tempo fa mi diceva “so di essere controllato” e tu
pensi “ chi è di tanto cattivo gusto da controllarti?”. In
realtà ipercontrollati lo siamo tutti. Lo sappiamo e non è che ci
facciamo tanto caso, ma forse non è neanche questo il punto. Quello
che mi spaventa, me compreso, è questo crogiolamento di narcisismo e
di verità assolute e di solitudine reale che passa con il perdersi
in internet ed in specifico sui social. Non sto ad elencare le cose
eccezionali belle importanti che conosciamo tutti e di cui non
possiamo più fare a meno, ma a me quello della telefonia che mi
chiama “lei è entrato nel nostro sito...” mi fa venire la pelle
d'oca. Allora, vabbè che il mio blog è abbastanza di nicchia però
dico al grande computer: guarda che stasera ho il secondo incontro
del laboratorio, c'è abbastanza gente , ma ancora alcuni posti
disponibili. E poi gli dico, guarda che sabato 30 novembre inizia la
nostra stagione teatrale, fa in modo che venga tanta gente. Grazie
fratellone. però la pelle d'oca continuo ad averla
domenica 10 novembre 2013
un omino fortunato
Acqua
e dicono anche , forse, qualche frammento di satellite dal cielo e
devo portare fuori il cane, ma non ne ha voglia. I viaggi lunghi in
macchina stancano anche lui. Si anch'io sono un pochino stanco, ma mi
sto riprendendo. Giovedì è iniziato il laboratorio e direi bene, mi
sono divertito e spero anche i partecipanti. Età e personalità
diversissime. Ma mi piacciono, forse qualcuno non ritornerà, forse
altri arriveranno, forse chilossà, ma abbiamo iniziato. Io sono un
po' folle, ma va bene così, almeno a me. Anche se ogni tanto mi
viene da invidiare la normalità o presunta tale degli altri, mi vado
tutto sommato bene così. In questi giorni un pochino di crollo da
stanchezza, spesso mi viene da pensare dove sarò e cosa farò da
grande, cioè quando invecchierò e non manca molto. Perchè si,
vorrei invecchiare e dove e cosa farò, ammesso che, non riesco
proprio ad immaginarlo. Ora sto vivendo due vite parallele, non nel
senso che ho due amori, magari, ma perchè un po' su a casa mia e un
po' giù da mia madre che dovrebbe pur sempre essere casa mia, ma che
tale non sento. Fino a due anni fa le vite parallele erano tre. Tre
giorni a casa mia, tre giorni in Trentino , tre giorni a Cesena e il
settimo per gli spostamenti vari. E poi ogni tanto anche qualche
spettacolo in giro, si faticoso qualche volta, ma non mi dispiaceva,
meglio che stare tutti i giorni tutte le ore nello stesso posto e
nella stessa casa. Poi in realtà le mie amicizie sono legate al
lavoro, anche perchè sono un somaro di quelli tosti e mannaggia a
me sembra che il lavoro sia l'unica cosa che riesca ad appacificarmi.
Del Trentino mi mancano una serie di persone , oltre gli amici
stretti cui ho voluto e voglio ancora bene, mi mancano quelle
amicizie che non ho potuto vivere appieno, mi mancano le chiacchiere
con marito e moglie del negozietto sotto casa, che lei la moglie mi
diceva sempre “lo sai che sei proprio un bell'uomo?” non mi
sembra comunque ti adoro, mi mancano le chiacchiere con il calzolaio
e i vari “salve” con la gente che vedevo per strada, mi mancano
le camminate io solo con il mio bastone e magari mi incontravo con
qualche amico in bicicletta o con qualcuno dei Moser. Però non
potrei vivere, da vecchio, in Trentino, forse neanche ora. Che io
dico Trentino, ma intendo val di Cembra. A Cesena , no , non lo so.
Non mi vedo girare con il mio cane, perchè lui deve invecchiare con
me, ai giardinetti, che tristezza. Infatti quando sono giù e a
girare per giardinetti , ci deprimiamo tutti e due. Su da me non lo
so, ci abito ora, in fin dei conti la mia casa sono i miei mobili che
spostamento dopo spostamento cerco di portarmi sempre dietro. Sono i
miei fiori , sono le mie piante. Sono le mie idee e i miei pensieri.
Anni fa mi ero innamorato perdutamente di Montreal e di Lisbona,
avessi i soldi e nessun legame perchè no. Ma probabilmente dopo un
po' dovrei fuggire pure da li. Chilossà e quando si invecchierà, si
vedrà. Anni fa facevo spesso lo stesso sogno: c'era un paese in
collina, bassa montagna, l'unica stradina ripida e lastricata, la
case di sasso o di mattoni, poi dietro la curva una casa e mio nonno
che diceva “tu sei nato qua, questa è la tua casa”. Per anni ho
fatto lo stesso sogno e per anni, qualunque posto, mi sarebbe
piaciuto incontrare questo paese e questa casa . Da piccolo, come
tanti figli unici, immaginavo un fratello gemello perso in chissà
quali anfratti del mondo e ogni tanto quando mi dicevano che c'era
qualcuno che mi somigliava, mi batteva il cuore. Chiaro, o almeno
così credo, non ho un fratello gemello, già ne è venuto male uno
che sfiga due. Però questo senso di mancanza, continua ad
accompagnarmi. E il senso di mancanza e l'inquietudine sono i
sentimenti spesso alla base dei miei lavori. Fortuna non mi manca
l'ironia, altrimenti suicidi di massa. E come fanno a dire che io so
acquietare le persone? Continua a piovere , chissà se qualche
frammento di satellite è caduto o cadrà pure da noi, vedo in
internet che molti amici stanno facendo delle belle cose e questo mi
da gioia. Si, disavventure e inquietudine varie, ma credo proprio di
essere un omino fortunato.
mercoledì 6 novembre 2013
boh
Ancora
problemi il cane ieri. Correva adrenalinico , poi la cagnetta che ci
segue sempre gli si è buttata contro e gli ha morsicato la lingua.
Guaito fortissimo e atterraggio disastroso del mio cane sulle zampe
posteriori. Poi camminava e cadeva a terra, poi si è ripreso, poi è
crollato e ieri sera tardi al pronto soccorso veterinario. Ora sta
bene, vorrebbe correre, ma devo tenerlo calmino. 10 mesi che ce l'ho
e praticamente due volte al mese sono in qualche clinica veterinaria.
Già una settimana fa per caricarlo in macchina, devo metterlo su di
peso, mi sono beccato io uno strappo e ieri sera dopo gli
antidolorifici , al cane, portarlo in casa è stato un problema.
Questa notte seduto di fianco a lui per tranquillizzarlo, facevo i
conti con la mia vita. E stamattina mi sono alzato, per la prima
volta dopo tanto tempo, realmente demoralizzato. Famiglia
problematica, amori problematici, cane problematico, vita
problematica. Ho sempre vissuto cose eccezionali nel bene e nel male,
stamattina mi sono svegliato e pensavo ma porca miseria, avere una
vita tranquilla, mai? Senza troppe irrequietezze e senza troppe fughe
e casini? Ma forse la vita tranquilla appagata e appagante appartiene
solo alla pubblicità e forse la vita incasinata appartiene a tanti.
Si demoralizzato come non mi succedeva da anni , fortuna che le mie
demoralizzazioni , anche quelle più devastanti , durano lo spazio di
un attimo e fra qualche ora saranno già passate e riderò cretino
come sempre. In effetti i problemi della vita sono un pochino
peggiori. Domani inizio il laboratorio e ci sono già abbastanza
iscritti. Il tema che mi sono dato è L'Idiota di Dostoevskij , mi ci
ritrovo negli incasinamenti del cuore e della mente. Una volta , un
laboratorio di diversi anni fa, avevo cercato di lavorare su Cechov e
non mi sono divertito, troppo poco incasinato per me. Un po' di ansia
come quando si inizia qualcosa di nuovo con persone nuove e come in
un film mi passano davanti tanti volti e tante vite degli anni
passati. Bei ricordi, alcuni fallimenti, tante risate, qualche
litigata e tanto lavoro. Non so per quale motivo ho scelto questa
vita, o forse è lei che ha scelto me, ma forse nessun'altra mi
sarebbe stata possibile. Il cane è arrabbiato con me per il riposo
forzato cui lo sto obbligando, Marco al suo computer è serio
impegnato nel lavoro, io continuo ad essere cazzone ebete e mi
vengono in mente alcuni amori che non ho neanche mai iniziato né
cercato. Boh dai, oggi va così, fuori c'è il sole, oggi pomeriggio
ancora dal veterinario per un controllo, poi a fare la spesa, poi è
già sera e di nuovo notte
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