lunedì 18 novembre 2013

il corpo erotico del falegname

Che se proprio si deve parlare di corpo erotico, e di stereotipi, uno pensa a tutto fuorchè al corpo del falegname. Nelle zone dove abito, i tanti muratori e cottimisti sono famosi perchè d'estate hanno così caldo che i pantaloncini, già cortissimi, a forza di essere piegati e ripiegati , diventano dei tanga. Poi ci sono i contadini, i camionisti e i boscaioli. Ecco se uno deve pensare corpo erotico, immagino che pensi a loro. Che dire corpo erotico del falegname è quasi dire corpo erotico del medico da scrivania, o di un medico veterinario, di un impiegato di banca. Di un insegnante , di un topo di biblioteca e via all'infinito. Si parla di erotismo e non di bellezza, si parla di corpi esposti alle intemperie e al sole, no ammuffiti in qualche sala. Ritorno ai medici veterinari, ormai ne conosco tantissimi e ho anche amici , ma per esempio l'altro giorno vado nella clinica solita e dove i medici sono amici, uno di questi mi vede e mi abbraccia fortissimo. Solo che in una mano stringeva un siringone pieno di sedativi. Tu pensi oh che bell'abbraccio focoso? No, pensi : “ speriamo non si sbagli e non faccia la puntura a me”. Il primo falegname l'ho conosciuto nel paese in cui ho abitato appena arrivato su. Vecchio, piccolino, testa dura, poche parole. Ma tanto bravo. Aveva costruito per una famiglia milanese un mobile di bellezza unica, solo legni pregiatissimi. Un capolavoro. Poi si è innamorato di questo mobile e ha sparato un prezzo così alto che i milanesi non hanno accettato. Ogni tanto passavo a trovarlo e lui toglieva i teli e mi mostrava questa cosa meravigliosa lunga e alta quattro metri e di ogni pezzetto di legno mi raccontava la storia. E il corpo del falegname così minuto e così stanco della vita emanava di tutto fuorché erotismo. Il secondo falegname ,di Cesena, una volta si è beccato una trave in testa ed è rimasto un po' così per sempre , poi ha chiuso bottega ed è finito a lavorare in una fabbrica di produzione di bare da morto. Ho un amico che abita in un paese vicino al mio, conosco lui e la moglie da una vita. Bravo deve essere bravo e se non fosse così mogio sarebbe anche simpatico. Poi ho scoperto che non è mogio, ma è geloso della moglie. Cioè è geloso di me perchè immagina io voglia fare una tresca con sua moglie. O che la moglie voglia fare una tresca con me. Si poi c'è anche un giovanotto del mio paese che credo faccia pure lui il falegname e comunque non posso dire nulla, un po' perchè lo conosco poco e un po' perchè il giovanotto ogni tanto mi legge. Se poi aggiungiamo il Giuseppe di 2013 anni fa o anche il babbo di un amico del Trentino, l'erotismo nel corpo del falegname proprio non riesco a trovarlo. Il mio amico del Trentino potrebbe replicare : “guarda che anch'io ogni tanto faccio il falegname e sono eroticissimo”, questo lo pensi tu e la tua fidanzata. Si in effetti un po' erotico deve esserlo perchè tante signore , appena lo vedono, si attizzano mica da ridere. In effetti non è del corpo stereotipato del falegname di cui volevo parlare, ce ne sarebbero di mestieri di cui parlare, ma del corpo non necessariamente erotico di suo, ma tale per il mestiere o professione esercitati. Se io dico idraulico, l'immaginario comincia a pensare “Wow”, indipendentemente dall'idraulico. Chiaro poi che l'immaginario è così vasto e misterioso che l'erotismo lo puoi trovare dovunque e pure i feticismi. Secoli fa , quando abitavo a Bologna , avevo diversi amici musicisti. Anche rock, ma principalmente musica classica. Sguinci da paura, non brutti, ma sguinci da latte alle ginocchia. Praticamente trasparenti fuori scena. Ma poi li vedevi su di un palco, diventavano lo strumento che suonavano o le parole che cantavano e improvvisamente il corpo prendeva forma e finalmente iniziavi a sognare. Dei tanti musicisti e cantanti che sono passati anche dal teatro di Romanengo, alcuni erano corpo erotico dentro e fuori scena, di quelli che ti viene da pensare “mmmmm....”, degli altri ne ricordo particolarmente due. Uno cantante rock famosissimo fine decennio del secolo scorso. Giovane rock che vuole scardinare le regole. Passato da molto di sinistra a molto di destra. Sarà che è del mio segno zodiacale, sarà che avevo passato il pomeriggio con lui prima del concerto, si gente tantissima proprio da concerto, gente arrivata da tutta Italia, eppure , pur depresso anche in scena, ma appena si è seduto sulla sedia, l'aura lo ha attorniato. Anche se poi l'aura è qualcosa di mistico che con l'erotismo ha poco a che fare. L'altro invece che mi ha colpito di più, non l'avevo mai visto dal vivo, tutti mi decantavano la sua bellezza , il suo corpo scolpito dalla natura e dalla palestra, il suo magnetismo. Mi arriva sto giovanotto imbacuccato nel suo cappottino nero e cuffietta in testa. Parlava di dolore, di religione, di depressione, poi ad un certo punto ho preso la macchina e “dai facciamo un giro sennò ci spariamo tutti e due”. Ma quando è entrato in scena è cambiato completamente. Le gambe poderose, il corpo perfetto e ha iniziato ad ondeggiare con i suoi vellutati movimenti da felino. Non era una maschera, era la voce che diventava corpo. Se escludiamo i feticismi, specie quelli s/m che mi fanno una paura boia, o le maschere in cui uno si cala per esempio quando si va in qualche localaccio, ci sono indubbiamente dei mestieri che di loro, se non ci fosse in ballo sta crisi micidiale, “fanno sesso”. O farebbero. Che poi aldilà delle tante sciocchezze che ho detto, scritte e spero comunque lette con un pochino di ironia, è del corpo che voglio parlare. Per esempio del corpo dell'attore. Escludiamo i bellocci televisivi o cinematografici, che ci sono, ma l'attore quello da palcoscenico, quello che indipendentemente dal suo aspetto fisico , in scena lo vedi e pensi “che meraviglia”. Molti sono affascinati dal genere televisivo o cinematografico, ma l'attore come tutti i mestieri, aldilà dei carisma o karma personali, deve avere un lavoro alle spalle, un pesante lavoro di formazione che non può essere improvvisato nel giro di qualche mese o anno. Per me un attore è bravo quando lo vedi e non ti deve dimostrare quanto è bravo o quanto ha lavorato, ma perchè pensi che non faccia nessuna fatica, perchè non è solo una voce recitante ( e già non sarebbe poco una bella voce recitante) ma è un corpo che ti affascina, appunto un corpo erotico. E questo erotismo magnetico,nasce non dagli atteggiamenti, ma dal lavoro che hai alle spalle. Il muratore che si spoglia, perchè è tutto sudato e ha caldo e via via tutti gli stereotipi, sono appunto stereotipi da fantasie. Lui sta facendo il suo mestiere. Ecco l'attore per me è come il falegname. Chiuso in una sala a sudare ( perchè il mio attore è vicino alla danza e non sta solo seduto a fare copione) e poi finalmente tira via i teli e il mobile bellissimo viene messo in mostra. Ed è lui i suo mobile bellissimo. In ogni caso per ritornare al corpo del falegname, magari ne prendi uno giovane, belloccio, gli togli i vestiti e la polvere e ti ridiventa erotico. Ho giocato e scherzato un pochino, ma a volte vedi dei ragazzi e delle ragazze che si avvicinano ad un corso o a una scuola di teatro e pensano che sia tutto facile. Magari pensano subito alla fascinazione della scena, che indubbiamente può anche essere e spesso mi sono ritrovato a dire “qua non siamo puttane, l'erotismo scaturisce dal piacere di stare in scena, non nel piacere di mostrarsi”. E il piacere di stare in scena nasce giorno dopo giorno, fatica dopo fatica, nasce dall'intelligenza e non dal narcisismo che pure ha la sua ragione di esistere. E l'erotismo nasce da quello che come spettatore riesci a farmi sognare. E allora non importa cosa o come sei fuori scena perchè quando mi arrivi sul palco e mi fai sognare, sei il corpo erotico del falegname. Porca miseria ho parlato ancora di me.Scherzo
Scherzo

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