Che se proprio si deve
parlare di corpo erotico, e di stereotipi, uno pensa a tutto fuorchè
al corpo del falegname. Nelle zone dove abito, i tanti muratori e
cottimisti sono famosi perchè d'estate hanno così caldo che i
pantaloncini, già cortissimi, a forza di essere piegati e ripiegati
, diventano dei tanga. Poi ci sono i contadini, i camionisti e i
boscaioli. Ecco se uno deve pensare corpo erotico, immagino che pensi
a loro. Che dire corpo erotico del falegname è quasi dire corpo
erotico del medico da scrivania, o di un medico veterinario, di un
impiegato di banca. Di un insegnante , di un topo di biblioteca e via
all'infinito. Si parla di erotismo e non di bellezza, si parla di
corpi esposti alle intemperie e al sole, no ammuffiti in qualche
sala. Ritorno ai medici veterinari, ormai ne conosco tantissimi e ho
anche amici , ma per esempio l'altro giorno vado nella clinica solita
e dove i medici sono amici, uno di questi mi vede e mi abbraccia
fortissimo. Solo che in una mano stringeva un siringone pieno di
sedativi. Tu pensi oh che bell'abbraccio focoso? No, pensi : “
speriamo non si sbagli e non faccia la puntura a me”. Il primo
falegname l'ho conosciuto nel paese in cui ho abitato appena arrivato
su. Vecchio, piccolino, testa dura, poche parole. Ma tanto bravo.
Aveva costruito per una famiglia milanese un mobile di bellezza
unica, solo legni pregiatissimi. Un capolavoro. Poi si è innamorato
di questo mobile e ha sparato un prezzo così alto che i milanesi non
hanno accettato. Ogni tanto passavo a trovarlo e lui toglieva i teli
e mi mostrava questa cosa meravigliosa lunga e alta quattro metri e
di ogni pezzetto di legno mi raccontava la storia. E il corpo del
falegname così minuto e così stanco della vita emanava di tutto
fuorché erotismo. Il secondo falegname ,di Cesena, una volta si è
beccato una trave in testa ed è rimasto un po' così per sempre ,
poi ha chiuso bottega ed è finito a lavorare in una fabbrica di
produzione di bare da morto. Ho un amico che abita in un paese vicino
al mio, conosco lui e la moglie da una vita. Bravo deve essere bravo
e se non fosse così mogio sarebbe anche simpatico. Poi ho scoperto
che non è mogio, ma è geloso della moglie. Cioè è geloso di me
perchè immagina io voglia fare una tresca con sua moglie. O che la
moglie voglia fare una tresca con me. Si poi c'è anche un
giovanotto del mio paese che credo faccia pure lui il falegname e
comunque non posso dire nulla, un po' perchè lo conosco poco e un
po' perchè il giovanotto ogni tanto mi legge. Se poi aggiungiamo il
Giuseppe di 2013 anni fa o anche il babbo di un amico del Trentino,
l'erotismo nel corpo del falegname proprio non riesco a trovarlo. Il
mio amico del Trentino potrebbe replicare : “guarda che anch'io
ogni tanto faccio il falegname e sono eroticissimo”, questo lo
pensi tu e la tua fidanzata. Si in effetti un po' erotico deve
esserlo perchè tante signore , appena lo vedono, si attizzano mica
da ridere. In effetti non è del corpo stereotipato del falegname di
cui volevo parlare, ce ne sarebbero di mestieri di cui parlare, ma
del corpo non necessariamente erotico di suo, ma tale per il mestiere
o professione esercitati. Se io dico idraulico, l'immaginario
comincia a pensare “Wow”, indipendentemente dall'idraulico.
Chiaro poi che l'immaginario è così vasto e misterioso che
l'erotismo lo puoi trovare dovunque e pure i feticismi. Secoli fa ,
quando abitavo a Bologna , avevo diversi amici musicisti. Anche rock,
ma principalmente musica classica. Sguinci da paura, non brutti, ma
sguinci da latte alle ginocchia. Praticamente trasparenti fuori
scena. Ma poi li vedevi su di un palco, diventavano lo strumento che
suonavano o le parole che cantavano e improvvisamente il corpo
prendeva forma e finalmente iniziavi a sognare. Dei tanti musicisti e
cantanti che sono passati anche dal teatro di Romanengo, alcuni erano
corpo erotico dentro e fuori scena, di quelli che ti viene da pensare
“mmmmm....”, degli altri ne ricordo particolarmente due. Uno
cantante rock famosissimo fine decennio del secolo scorso. Giovane
rock che vuole scardinare le regole. Passato da molto di sinistra a
molto di destra. Sarà che è del mio segno zodiacale, sarà che
avevo passato il pomeriggio con lui prima del concerto, si gente
tantissima proprio da concerto, gente arrivata da tutta Italia,
eppure , pur depresso anche in scena, ma appena si è seduto sulla
sedia, l'aura lo ha attorniato. Anche se poi l'aura è qualcosa di
mistico che con l'erotismo ha poco a che fare. L'altro invece che mi
ha colpito di più, non l'avevo mai visto dal vivo, tutti mi
decantavano la sua bellezza , il suo corpo scolpito dalla natura e
dalla palestra, il suo magnetismo. Mi arriva sto giovanotto
imbacuccato nel suo cappottino nero e cuffietta in testa. Parlava di
dolore, di religione, di depressione, poi ad un certo punto ho preso la macchina e
“dai facciamo un giro sennò ci spariamo tutti e due”. Ma quando
è entrato in scena è cambiato completamente. Le gambe poderose, il
corpo perfetto e ha iniziato ad ondeggiare con i suoi vellutati
movimenti da felino. Non era una maschera, era la voce che diventava
corpo. Se escludiamo i feticismi, specie quelli s/m che mi fanno una
paura boia, o le maschere in cui uno si cala per esempio quando si va
in qualche localaccio, ci sono indubbiamente dei mestieri che di
loro, se non ci fosse in ballo sta crisi micidiale, “fanno sesso”.
O farebbero. Che poi aldilà delle tante sciocchezze che ho detto,
scritte e spero comunque lette con un pochino di ironia, è del corpo
che voglio parlare. Per esempio del corpo dell'attore. Escludiamo i
bellocci televisivi o cinematografici, che ci sono, ma l'attore
quello da palcoscenico, quello che indipendentemente dal suo aspetto
fisico , in scena lo vedi e pensi “che meraviglia”. Molti sono
affascinati dal genere televisivo o cinematografico, ma l'attore come
tutti i mestieri, aldilà dei carisma o karma personali, deve avere
un lavoro alle spalle, un pesante lavoro di formazione che non può
essere improvvisato nel giro di qualche mese o anno. Per me un attore
è bravo quando lo vedi e non ti deve dimostrare quanto è bravo o
quanto ha lavorato, ma perchè pensi che non faccia nessuna fatica,
perchè non è solo una voce recitante ( e già non sarebbe poco una
bella voce recitante) ma è un corpo che ti affascina, appunto un
corpo erotico. E questo erotismo magnetico,nasce non dagli
atteggiamenti, ma dal lavoro che hai alle spalle. Il muratore che si
spoglia, perchè è tutto sudato e ha caldo e via via tutti gli
stereotipi, sono appunto stereotipi da fantasie. Lui sta facendo il
suo mestiere. Ecco l'attore per me è come il falegname. Chiuso in
una sala a sudare ( perchè il mio attore è vicino alla danza e non
sta solo seduto a fare copione) e poi finalmente tira via i teli e
il mobile bellissimo viene messo in mostra. Ed è lui i suo mobile
bellissimo. In ogni caso per ritornare al corpo del falegname, magari
ne prendi uno giovane, belloccio, gli togli i vestiti e la polvere e
ti ridiventa erotico. Ho giocato e scherzato un pochino, ma a volte
vedi dei ragazzi e delle ragazze che si avvicinano ad un corso o a
una scuola di teatro e pensano che sia tutto facile. Magari pensano
subito alla fascinazione della scena, che indubbiamente può anche
essere e spesso mi sono ritrovato a dire “qua non siamo puttane,
l'erotismo scaturisce dal piacere di stare in scena, non nel piacere
di mostrarsi”. E il piacere di stare in scena nasce giorno dopo
giorno, fatica dopo fatica, nasce dall'intelligenza e non dal
narcisismo che pure ha la sua ragione di esistere. E l'erotismo nasce
da quello che come spettatore riesci a farmi sognare. E allora non
importa cosa o come sei fuori scena perchè quando mi arrivi sul
palco e mi fai sognare, sei il corpo erotico del falegname. Porca
miseria ho parlato ancora di me.Scherzo
Scherzo
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