giovedì 22 gennaio 2015

Non è stato il freddo la cosa peggiore

non è stato il freddo la cosa peggiore” è lo spettacolo che Marco Zappalaglio , Marco Ravasio e Raffaella Matta hanno dedicato alla memoria. Sabato a Romanengo, martedì a Calcio. Io risulto come regista, in realtà ho dato solo qualche occhiata alle prove e il merito va unicamente a loro. Voce recitante e due violoncelli da pelle d'oca. Lo dico tutti gli anni, siamo stati una delle primissime realtà ad avere pensato anche al teatro per la giornata della memoria. Non è un merito. Nel tempo e in giro sono arrivate anche diverse speculazioni, ma è cosa secondaria, l'importante che questa giornata sia via via patrimonio di tutti. Ogni anno cerchiamo di viverlo in maniera diversa, anni fa oltre ad uno spettacolo , poi avevamo voluto la proiezione del film “Amen”. Polemiche a non finire da quella parte politica che ci ha sempre attaccato. Secondo me “Amen” non è mai stato un film contro la chiesa, ma una denuncia di chi anche nella chiesa, non ha visto, non ha sentito, e soprattutto ha collaborato. L'inizio del film era un pugno allo stomaco: parata nazista e alcuni ragazzini con handicap che correvano incoscienti al ritmo delle musiche. Gli stessi ragazzini poi fatti fuori per l'inizio della selezione della razza. La giornata della memoria per me è la giornata della vergogna di chi nel nome di una razza , di un dio, di non so quale ideale ha perpetuato dei massacri incredibili con il silenzio e la complicità di troppi. Allora e oggi. Se uno ha tempo e voglia , c'è questo librone che è “Kalendarium”: è la cronistoria certosina, giorno dopo giorno, dei numeri di Auscwitz dal 1939 al 1945. Senza commenti, solo numeri e nomi. Nulla di inventato, ma dai registri ufficiali. Stai male. La Shoah, il genocidio , ha riguardato il popolo ebraico. Fra i 5 e i 6 milioni di persone sterminate, i numeri parlano. Questo credo non si debba dimenticare, neanche oggi, mai. Perchè questione primaria e principale della selezione della razza era l'idea dello stermino totale del popolo ebraico e del furto dei loro beni. Non bisogna neanche dimenticare che oltre la Shoah erano stati calendarizzati anche altri stermini di diverse tipologie di persone e di nazionalità. Neanche bisogna dimenticare le varie nazioni alleate e la loro collaborazione. La propaganda: guardare i filmati dell'epoca sulle varie adunate, i vari proclami , la scorrettezza delle informazioni e la teatralità di chi aspira ad ergersi a dio. Non ci sono solo i tedeschi, non è responsabilità solo dei tedeschi perchè tanti altri sapevano , li hanno appoggiati e poi anche aiutati a fuggire. Rastrellamenti e leggi razziali ci sono stati anche in Italia e credo soprattutto in questi periodi sia utile non dimenticarlo. Mi vengono in mente alcune immagini di racconti di mia madre. Le donne obbligate in fila , obbligate anche se poi la propaganda mostrava donne felici esultanti, a dare l'anello o le cose d'oro che possedevano, i bambini e le bambine come allora mia madre, costretti ad indossare delle divise al primo arrivo di un capetto o di donna Rachele. Mi vengono in mente i cugini di mia nonna, un prete e un frate, seviziati, spogliati, violati, unghie , lingua e occhi strappati. Corpi che mia nonna, seguita di nascosto da mia madre poco più che bambina, aveva dovuto raccogliere e riconoscere. Mi vengono in mente le varie delazioni, le tante botte che mia madre ha preso e poi ancora i fascisti, i partigiani, i finti partigiani e le persone mai più ritornate dal fronte. E le rese dei conti che hanno continuato fino ai primi anni 50 quando i fascisti sembravano definitivamente scomparsi. E la storia ci insegna come non fossero scomparsi. La follia di una guerra, la follia della guerra e la tanta follia di tanti squilibrati che riescono ad ubriacare dei popoli ad uso e consumo del loro potere e della loro ricchezza. Settanta anni, mai più guerre, mai più massacri. Solo parole: quante guerre, massacri, genocidi in questi settanta anni? Quanta follia spesso nel nome di una finta pace, o di un dio, quanti soldi e vendita di armi dietro ai discorsi. Quanta ignoranza e voglia di non sapere e vedere. Fra le testimonianze, reali, che Marco racconta, c'è anche la storia di un signore francese che alla età di 16 anni era stato arrestato dalla gendarmeria perchè ritenuto omosessuale. E chiedo scusa ai vari partecipanti ai convegni su come guarire gli ammalati, chiedo scusa a chi si nasconde dietro la propria nullità per gridare culattone , chiedo scusa ai sentinelli in piedi : ho usato e osato la parola omosessualità. Questo ragazzo , 16 anni, viene arrestato, gli avevano rubato un orologio e hanno arrestato lui. Sempre 16 anni deportato poi, perchè sospettato di omosessualità, in un campo di concentramento. Violentato e seviziato da avere poi i segni e problemi per tutta la vita. Di fronte a lui e ad altre persone in fila, hanno portato un ragazzo, il suo amico, lo hanno spogliato e poi fatto sbranare dai cani. Patetico? No, solo uno dei tanti episodi, tantissimi. Ma non ci sono solo gli ebrei,gli stranieri, i polacchi, i sediziosi, gli omosessuali, i testimoni di Geova, gli zingari. Tempo fa avevo visto un servizio televisivo in cui parlava una donna. Una che in tarda età aveva scoperto che sua madre era stata una delle tante “puttane” (parole di questa donna) del reich. Nel nome della selezione della razza, tante donne, rigidamente catalogate, ispezionate e analizzate, diventavano o per loro scelta o non sempre per loro scelta, le “puttane” di altrettanti maschi rigidamente catalogati e controllati, per fare nascere questa “razza” superiore. Questa donna che raccontava, era stata uno dei tanti figli concepiti da questo delirio e quando lo aveva saputo aveva cercato di ammazzarsi. Ecco, parlare di Shoah, non è essere comunisti, anticlericali, omosessuali. Non è fare propaganda e via via, è solo cercare di non dimenticare . È solo cercare , nel proprio piccolo, di fare migliore questo presente sempre più cupo e sempre più piccolo. Volevo parlare dei miei laboratori che stanno andando molto bene, volevo parlare del mio cane che in questo periodo sente il calore delle femmine e mi sta tirando scemo, volevo parlare delle mie tante sciocchezzine, ma mi sono lasciato trasportare

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