sabato 17 gennaio 2015

Non dite al governatore quanti pirla ci sono in giro

Bello lo spettacolo de “i sacchi di sabbia” sabato scorso a Orzinuovi. Non tantissima gente, ma ne valeva la pena. Loro, “i sacchi”, sono molto bravi e atipici. Non solo bravi , ma belle persone anche fuori, li conosciamo da anni e ci scalda il cuore tutte le volte che possiamo invitarli su da noi. E' difficile ricominciare e ricostruire altri territori , ma un giovanotto bergamasco, l'altro, e un giovanotto romagnolo,forse, io,viaggiatori del mondo, del cuore e del pensiero, viva le esagerazioni, non si lasciano intimorire da nulla. Quasi. Ricominciare sempre, fa pur parte di questa professione. Domani, domenica, spettacolo per i bambini a Soncino con il folle e iper adrenalinico Benuzzi, professore di fisica che nel tempo libero, o viceversa, fa anche , e bene, follie di giocolerie teatrali. Spesso mi chiedo che cos'è sta cosa chiamata cultura , che schifo gli ulteriori tagli alla scuola, e ancora non sono riuscito a capirci niente. Chiaro a livello antropologico tutto è cultura, compreso il Karaoke, gli spettacoli da oratorio,le finte drag queen che ci tengono a specificare che loro sono maschi, i finti premi o le parate dei politici e quella cosa ormai insopportabile che sono i format. Personalmente non ho da ridire nulla, anche questa è cultura, magari bieca dal mio punto di vista, ma è cultura. Non ho nulla contro gli spettacoli di non professionisti. In Trentino esiste una forte tradizione con attori e registi molto bravi, gente che comunque sa cantare, sa ballare, sa suonare strumenti, sa stare in scena. Ho visto spettacoli belli e a dire la verità anche qualcuno non proprio edificante, ho amici che stimo tantissimo e questi spettacoli sono comunque una possibilità che viene utilizzata con il massimo della rigorosità e serietà. Ho anche amici poeti performer e posso assicurare che fanno cose di altissimo livello e anche di più. Se usciamo dall'ambito del Trentino in zone in cui il teatro dialettale o di non professionisti non ha questa solida tradizione, a volte si , si trovano anche delle cose carine. A volte trovo persone che pensano che studiare non serva a nulla, che pagare i contributi enpals sia un furto così come fare una fattura, trovo persone che pensano di essere il genio per cui grazie della loro presenza. Non mi scandalizza e comunque continuo a pensare che anche questa, sia cultura. Non li ho mai attaccati anche quando lo spettacolo da oratorio diventa un bieco minestrone di luoghi comuni, propaganda politica e bieca comicità basata sulle parolacce, sul sesso e sul fare la finta drag queen sempre a gambe larghe. Mi da fastidio quando alcune di queste persone pensano che il loro mondo è li, rinchiuso nel loro piccolo giardino, tutto il resto è merda. Non sto parlando a vanvera, sto parlando di un episodio reale, ma ci ho già dedicato troppo tempo. Viva la diversità, viva le culture. Io non so se faccio cultura o se porto cultura, cerco di fare il mio lavoro. Cerco di continuare a studiare , cerco di essere coerente e onesto. Cerco, non sempre ci si riesce. Sono solo un piccolo artigiano ostinato e incasinato. Stanno continuando i laboratori nelle scuole . Chiuso , momentaneamente, con i ragazzini che vogliono diventare aiuto cuoco, ora mi ritrovo con ragazzi più grandini che non ho capito bene quale specialità merceologica vadano a cercare. Non sono ragazzi facili, alcuni proprio problematici, ma mi piacciono e mi sento a casa. Perchè la loro rabbia, la loro voglia di ridere e di vivere le ho anch'io. Mercoledì sera l'avvio del laboratorio “per grandi” a Calcio. Tantissimi, perchè 20 per un laboratorio sono tanti. E' fisiologico che dal prossimo incontro qualcuno non ci sarà, ma ci fossero anche tutti, vale la pena faticare un pochino di più. I punti di partenza : la maschera e il corpo. Maschera intesa come noi, così come nel testo che cito in continuazione “la vita umana come rappresentazione teatrale” geniale nella sua ovvietà. Poi il gioco, il gioco è importante, ci fa ridere di noi, ci fa amare gli altri, fa sentire gruppo. Altro punto la passione . Il cuore e la mente. Porca miseria c'è bisogno di passione, c'è bisogno di intelligenza, se decidi di darti, datti. L'amore non può essere solo tattica. Ulteriore tema: La tecnica. Ci può essere tutto, uno può sbarellare quanto gli pare, ma la tecnica, sempre specificando che non è una scienza perfetta, o c'è o ci si lavora . Se io fossi così come sono anche in amore, porca miseria altro che follie. E se e quando succederà chi lo sa. Poi la danza e il canto ed infine le visioni e la follia. Questi i temi che mi sono dato e per una volta mi si conceda il narcisismo di una mega sega mentale determinato da un messaggino che mi ha inviato una amica partecipante al laboratorio. “energia, passione, voglia di fare. Voto 10 e lode” . Basta seghe e basta narcisismi. E' cultura anche questa? Cioè le seghe mentali intendo? Allora sarei uomo di grandissima cultura. Sono a Cesena ora, domani riparto per esserci anch'io allo spettacolo di Benuzzi, fra qualche giorno sarò ancora qua. E' la vita. Nei tre giorni che sono mancato, alcune signore sono morte, broncopolmoniti velenosissime, mia madre è stata messa in una stanza di isolamento, i magoni aumentano. E i fantasmi pure. Mia madre donna battagliera, che ha sofferto tantissimo, ha lottato tantissimo perchè una persona dei pesci tutto e solo tantissimo, eppure mi stupisce per i segnali pur incasinati che continua mandarmi. Più avanti inizierò a scrivere qualcosa di questa storia, ma non voglio parlare di me, sarò il filo conduttore di tantissime ( forse sono un po' pesci anch'io) storie di donne e di uomini che hanno popolato quelle colline che ora mi stanno tormentando. La famiglia naturale, fondata sulla fedeltà, sulla felicità , per fare sesso solo li, inventata da chissà chi, protetta da tanti puttanieri che stabiliscono nel nome di un Dio plasmato a loro immagine chi e cosa si debba amare. “figuriamoci se mi faccio intimidire da questi quattro pirla” sempre molto chic il signor Maroni. Ma per loro ( non i quattro pirla) è cultura anche questa da patrocinare con i soldi della regione e con il logo di Expo e nessun antropologo si azzarderebbe ad affermare il contrario.

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