Sono
stanchino come qualsiasi persona che da sola deve far fronte ai
problemi di salute fisica e altro di un familiare anziano. Quindi non
mi lamento dato che tanti sono nelle mie condizioni e tanti messi
addirittura peggio di me. Però stamattina, prima dell'alba,
prendere la macchina per i 300 chilometri che mi portano a casa mia, mi sembrava
di essere felice. Non solo per casa mia, ma perchè voglio continuare
il lavoro che mi sono scelto e che amo. E anche perchè posso andare
dai miei amici a riprendermi il mio Peter. Che non è mio figlio, ma
il cane.Mi è mancato il mio 80 per cento
boxerino. Ieri giornata pesantina e avevo voglia di essere un po'
cretino un po' stupido. E mi sono messo al computer. Io quando le
situazioni sono pesanti invece di deprimermi ho bisogno da ridere e
fare un po' il cazzone. Forse un bene, forse un male non lo so, di
certo mi permette di non andare in depressione. E ho scritto il blog
stupidissimo di ieri. Volevo prendere un po' alla leggera dei
problemi reali e pesanti in cui si ritrovano molte amiche che
frequento. Per anni, magari hanno tirato su i figli da sole, il
lavoro, magari anche loro, parenti anziani da accudire e per anni
hanno dovuto mettere da parte qualcosa di fondamentale per qualsiasi
persona; come la voglia di tenerezza, l'affetto e la sessualità. Poi
grandine, figli ormai cresciuti, genitori morti si ritrovano sole a
fare i conti con quella parte di sé messa in disparte e a volte
dimenticata. La solitudine è orribile ne sono consapevole. Allora ho
scherzato un po' alla mia maniera per sorridere io prima di tutto. Un
po' fanfarone, un pochino bugiardo, un po' grossolano a volte così
come le mie origini tosco romagnole a volte mi “impongono”. E ho
scherzato anche sulla voglia di cambiamenti fisici, come diete o
altro, uno lo deve fare per sé, non per paura di non piacere.
Seguendo per anni parenti anziani ammalati o dovendo portare avanti
da soli o da sole la propria vita e la vita di altri, si può essere
forti finchè si vuole, ma subentra inevitabilmente un ingiusta
sottostima di sé. E ritorno alle paura di cui avevo parlato qualche
blog fa. Se uno ti vuole bene, ti vuole bene come sei, fisicamente e
psicologicamente. Un abbraccio e tanto rispetto a queste mie amiche. Ma io invece che carezze sono abituato
sia a poderose pacche sulle spalle e anche agli abbracci da stritolamento.
Non per niente il mio cane è un boxer, tanto carino tanto bello,
tanto pesante nelle proprie effusioni. Bene oggi con lui faremo gli
ultimi sopralluoghi sul e dentro il fiume Oglio, gli ultimissimi domani. Per il respiro del fiume. Voglio sia una
grande serata, voglio stupire. Purtroppo c'è stato qualche disquido
e io volevo cinquanta persone, missà che siamo sui settanta. Saremo
eclatanti ugualmente
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