giovedì 11 luglio 2013

vertigini e volo di angeli

In questi giorni sui social n. diverse persone ricordano loro amici morti prematuramente, funerali anche qua a Romanengo, un ragazzo troppo giovane. Un amico mi scrive che ci accorgiamo di diventare vecchi , quando iniziamo ad andare a troppi funerali. Oggi funerali di 409 corpi cui si è riuscito a dare un nome, strage di Srebrenica. La crisi esplode, la gente muore, eppure sembra che in politica non cambi nulla e non è vero che siamo ostaggi di mister B, casomai delle persone che lo votano e che continuano in maniera spudorata a difenderlo. Ho sempre votato in una certa maniera, mai voterei per protesta, ma dopo i casini all'interno del Pd, improvvisamente la nausea e ora non saprei chi votare, dato che sono sempre stato e sarò uomo di sinistra. Il disorientamento sociale è tangibile. Troppo presuntuoso nel pensare che sono in grado di risolvere i problemi, ho ceduto e due giorni fa ho accompagnato mia madre da un medico psichiatra, che secondo me continuano ad essere degli idioti. Quello che mi ha impressionato , pur a pagamento, la quantità di persone che aspettava il proprio turno e che parlava tranquillamente a volte quasi con compiacimento dei propri problemi mentali intellettuali economici. Mi dicono che continuano le file anche da cartomanti e tutte quelle panzane li e guaritori ufficiali, altrimetti detti esorcisti. Ieri sono riuscito a tornare a casa mia, sono andato a riprendere il cane dai miei amici che loro sono tanto bravi, ma lui piccolo non vuole che lo lasci da altre parti. Infatti ieri mi ha combinato casini a tutto spiano e per concludere, il tempo di andare a prendere una caraffa d'acqua, era saltato sul tavolo mangiando in zero attimi la mia cena di speck e formaggi e insalatina. L'insalata la lasciata li. Nei miei andare avanti e indietro, quando ho il cane in macchina , parlo con lui, quando sono solo, parlo con me. E forse sarò stupido, continuo a ridere e a progettare per il futuro. Perchè anche se ti rimane un solo giorno di vita, non puoi smettere di progettarti quel giorno che rimane. Non si può aspettare che qualcosa ti succeda. Ho voglia ancora di un grande cambiamento, non sono fughe, è voglia di rinnovarsi e rimettersi in discussione. Mi piace il titolo del mio precedente blog “rinascerò come fiore”, ma sono già fiore, rinascerò come pianta. Si sono stupido. Sono stanco del nome Piccolo Parallelo, ce lo siamo tenuto per anni, impauriti di perdere il nostro passato o la nostra identità. Ieri ho detto con Marco, basta con questo nome, non siamo piccoli e neanche troppo paralleli. Siamo Cecchi e Zappalaglio, è questa la nostra identità. Punto. Da settembre o massimo con nuovo anno, non lo voglio più questo nome. Non è giusto nei confronti di me e di Marco. Ho dei sogni nel cassetto. Ci ho preso gusto con i laboratori intensivi, non voglio più cose da trascinarmi dietro per mesi. Tre giorni intensi, massacranti, belli. Voglio scrivere di nuovo e fare una bella regia per Marco, perchè Marco è un bravissimo attore, ma ha il difetto che ha sempre voluto lavorare solo ed esclusivamente con me. Voglio ritornare anch'io in scena, ho voglia di danzare. A sessant'anni ti metti a danzare? Si perchè no. No il butoh che è stato il mio mito per tanti anni, proprio danza, di quelle alla Twila Tharp. O alla Pina Bausch . E' vero dovrei smettere di fumare che i polmoni scoppiano, perchè no? Ho ancora un progetto che non mi è mai riuscito, di una grande compagnia scelta così come i danzatori di Pina Bausch o gli attori di Eugenio Barba. Vorrei insegnare alla gente a danzare nell'acqua, fa bene al fisico e fa bene al cuore. Vorrei cantare la vita perchè più la morte fisica e metaforica ci circonda, più la voglia di respirare e di cavalcare il mondo mi è vicina. Avevo pochi anni, nel paese di collina dove venivo portato , ero al fiume con zie e ragazze varie che lavavano i panni, mi annoiavo e ho iniziato a camminare da solo. C'era un giovane uomo nudo in un punto alto, ha alzato le braccia e si è buttato. Non so se per nuotare o altro. So che una zia è corsa a prendermi e a nascondermi la faccia, poi gente che urlava. Mi sembrava strano, io avevo visto solo un uomo che aveva voglia di volare e forse non c'era riuscito.prossima volta ritornerò a parlare degli angeli barboni che hanno sempre accompagnato la mia vita

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