giovedì 18 luglio 2013

albe tramonti odissee

Ancora pochi giorni e anche quest'anno chiudiamo il festival Odissea. Prossimo anno chissà. Festival piccolino, in realtà ce ne sono anche di più piccolini in giro, ma piccolino per noi che eravamo partiti 13 anni fa con numeri altissimi e due mesi di programmazioni da infarto. Odissea nasceva come progetto, tanti comuni, quattro province, legati al fiume Oglio , poi anche i parchi Oglio nord e Oglio sud. Il progetto era dare visibilità e importanza oltre spessore a zone tradizionalmente dimenticate e considerate tout court “ la bassa”. Abbiamo riscoperto , ritrovato e reinventato luoghi che neanche immaginavamo. Uno si avventura in queste zone di muratori, granturco, mucche e maiali, di rotonde ogni dieci metri, di cave e di consumo di droghe fra i più alti in italia ( dati Asl di Brescia) , di variegati interessi politici, neanche si immagina la bellezza di tante cittadine fra cui le più eclatanti indubbiamente Soncino ed Orzinuovi. Ma poi avventurandoti fra strade che sembrano tutte uguali scopri tesori , dall'architettura, alla pittura, che ti fanno girare la testa. Oltre la tanta acqua, bene forse non compreso fino in fondo, abbiamo riscoperto castelli, cimiteri prenapoleonici e per me è stata una occasione anche di studiare queste zone. Perchè non puoi andare in un posto e non conoscere l'economia, la storia e la cultura di questo posto e di questi popoli. Zone di meticciato continuo, visto la grande navigabilità dell'Oglio nei secoli passati. Insediamenti Romani, ghetti Ebraici e via via insediamenti di militari che arrivavano da ogni parte, Roma , Venezia, Milano e poi anche napoleone. Soldati cui magari veniva data come paga un appezzamento di terreno e stanchi di nomadismi , qua si insediavano. Poi la scoperta delle grandi famiglie di proprietari terrieri che in mezzo ai loro territori costruivano ville da infarto. Per esempio la villa della famiglia Montini, la piccola Versaille che è la villa dei Feltrinelli, senza parlare dei tanti borghi, o dei tanti castelli. Una bella esperienza non solo di luoghi, ma anche di persone, anche di amministratori cui va il nostro grazie e il nostro rispetto. Poi passano gli anni, qualche diktat, qualche ostracismo, poi la crisi economica. Anni belli e anche tante polemiche, ma credo fermamente che qualcosa di importante abbiamo lasciato e abbiamo costruito. Dopo di noi tanti altri festivalini alcuni anche importanti con il tempo. Il presente quest'anno, poche serate credo non solo dignitose, ma proprio belle. Marco che cura la direzione, ha azzeccato praticamente tutto. E abbiamo avuto gente anche con gli spettacoli a pagamento, fino allo scorso anno erano serate a ingresso gratuito. Poi tireremo le somme, adesso ancora due serate e un pomeriggio di festa. L'immagine del manifesto è da uno dei film di Paradjanov, artista enigmatico e affascinanti di cui siamo innamorati. Un po' genio, un po' pazzo, un po' visionario, un po' barbone.
L'immagine che ho di Paradjanov è di lui invitato , dopo anni di gulag, da Tonino Guerra al festival cinematografico di Venezia. Scende dall'aereo e in conferenza stampa non riesce a parlare, ma inizia a piangere perchè al suo compagno non avevano dato il permesso di uscire ai confini dell'allora Unione Sovietica. Ancora tre serate per concludere, Venerdì a Romanengo, Cascina Cà de polli. Una anteprima di Roberta Biagiarelli in un posto molto particolare. Un pianalto, una zona iperprotetta che ora vorrebbero distruggere per impianti di gas e cave di argilla e una villa appartenuta fino al dopoguerra alla famiglia Bracco. Poi una brutta storia e questo spettacolo , lì, forse rappresenta anche una sorta di riappacificazione del paese. O meglio della villa nei confronti del paese. Sabato a Canicossa, comune di Marcaria, provincia di Mantova, anche li villa padronale attualmente adibita a feste e matrimoni, tutto il paese sarà chiuso e prima e dopo lo spettacolo grande festa.
Poi domenica pomeriggio in una delle zone più affascinanti di tutto il territorio “ Il parco del Tinazzo” ultimo avamposto di Soncino verso Bergamo, un parco privato con una delle chiesette più antiche che esistano in zona. Una delle prossime volte parlerò magari degli artisti, vecchie conoscenze e nuove sorprese.Poi agosto, poi settembre, in giro con qualche spettacolo e qualche camminate e di nuovo sarà autunno e chissà.

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