lunedì 15 luglio 2013

il dio di cuori, gli abbandoni e le visioni nella nebbia

Per acquietarmi in questo periodo dovrei farmi quindici giorni in crociera tra i fiordi norvegesi, passare poi qualche giorno in Irlanda, una settimana a Lisbona, di li magari un saltino a Parigi per prendere l'aereo per Montreal, altri quindici giorni dai. Il cane me lo porterei dietro. In questo periodo due, tre giorni la settimana lo devo lasciare ai miei amici. Loro sono bravi , il cane ha la possibilità di giocare con una bimba e con un altro cane. Ma qui da mia madre, fantasmi e sindrome da abbandono sempre in agguato, devo correre tanto e poi i viaggi estivi sull'autostrada sono una scommessa. Anche stamattina, ore di fila. Il cane , dicevo, me le fa poi pagare. Nel senso che diventa sempre più territoriale, è sempre adorabile, ma qualche segnale di maschietto che sta crescendo lo sta già mostrando. Se fino ad un mese fa saltava addosso alle persone per leccare la faccia, ora le prende di lato o da dietro e cerca di scoparsele. E non posso più dire che ha il carattere uguale al mio, altrimenti faccio la figura del vecchio porco. Ieri pomeriggio ultimo giretto, eravamo seduti a giocare - se con le persone ho un pudore oserei dire patologico, con il cane sono stupidissimo senza remore – improvvisamente ci compare di fianco un vecchio, di quelli cattivi e odiosi da stereotipo. L'avevo notato che aveva parcheggiato la macchina, forse non era neanche cattivo e odioso, ma mi ispirava una antipatia profonda. Lui non ha guardato né me né il cane che ha iniziato a ringhiare , poi mi è fuggito e gli correva dietro. Io dicevo non si preoccupi non fa nulla, ma lui non ci considerava. Non ci fossi stato io, il vecchio mi avrebbe massacrato il cane. Riprendo Peter , riesco a mettergli il guinzaglio, ma lui continuava bloccato a fissare la direzione del vecchio che nel frattempo era sparito, poi mi sono accorto ci stava spiando da dietro un muro. Questa visione non è foriera di cose belle. Di buono che a lui il cane non ha cercato di scoparselo. Volevo parlare dello spettacolo della brava Antonella Questa, la tanta gente e i casinisti fuori che aspettavano la fine dello spettacolo per la festa della birra e l'esibizione di un gruppo da cover tradotte in bergamasco. Oppure potevo parlare del bel film di Davide Maldi , giovanissimo e talentuoso regista, un piacere conoscerlo, ma alcune righe nei commenti di una amica, mi fanno ritornare ancora sull'argomento, quello per intenderci del blog precedente. Ho scoperto cartomanti guaritori e tutta quella roba li dopo i 18 anni. All'inizio era per gioco. Conoscevo una signora, una astrologa, non andavo da lei per avere previsioni, era una vecchia signora snob, ma mi piacevano i suoi racconti anche perchè era l'astrologa ufficiale di tantissimi cantanti in voga allora. Racconti venati di ironia, di disprezzo a volte e verità che due più due, porca miseria ha ragione. Le avevo detto, scriva un libro, ma lei “segreto professionale” e lo vieni a raccontare a me? E poi non capiva nulla di sogni. Poi un incidente al marito di mia zia e lei non si dava pace e alternava incontri con medici a incontri con tutto questo sottobosco che dicevo. Mio padre aveva la 600, lei la mini minor e quando mi ha chiesto se li potevo accompagnare in giro per la romagna, non ho esitato: si, così facevo anche lo sborone con la macchina di mia zia. Tutto ciò che c'era di peggio , pur infarcito di una religiosità esasperata, esagerata, tribale , teatrale, l'ho conosciuto. E dato che c'eravamo, spesso mi facevo predire il futuro anch'io. Riporto due episodi, due è sempre il mio numero costante e non ne capisco il motivo, uno ridicolo, l'altro tenero. Il primo: un vecchio simil contadino in villa moderna in un paese verso Rimini. Fila di ore, eppure secondo me era un imbroglione come pochi. Fra le qualità che
vantava, poteva guarire dall'omosessualità e dall'impotenza. Ho saputo da una signora che ci aveva mandato il marito, per impotenza, che il mago aveva tentato la guarigione cercando di fargli una sega. Non oso immaginare cosa si sarebbe fatto fare se uno fosse andato per guarire dalla omosessualità. Il ricordo tenero riguarda una signora di Forlì , straniera vedova di un italiano, colta, laureata in filosofia, leggeva i fondi del caffè secondo un antichissimo , diceva lei, rituale zingaro. Qui sono andato tanti anni dopo, su indicazioni di mia cugina, sempre assidua frequentatrice di tutto questo popolo e ora fanatica della Madonna di Medjugori. Quello che mi aveva colpito è che tutte le cose a medio termine le aveva indovinate, comprese alcune mie intricate vicende sentimentali. Poi per il resto , no , sciocchezze. Ma dette con eleganza e senza l'apparato teatrale di candele santi santini madonne varie. I problemi attuali di mia madre, depressioni e paranoie da brivido, nascono da molto lontano, oltre l'esigenza neanche troppo inconscia di tenere il figlio appiccicato a sé, questo mondo fatto appunto di visioni , magie e capacità, allora, di intendere e capire i sogni. Ma li interpretava di nascosto , per amici e parenti sennò avremo avuto la fila di questuanti di risposte, davanti a casa. Da sempre nei suoi momenti alterati vedeva cose strane e cose strane a volte succedevano anche in casa. Mio padre si limitava a un :“la è mata” , indubbio che era il suo cervello, ma questi mondi paralleli con lei hanno sempre coabitato. E ora che cercano di prendere il sopravvento, vedono me guerriero senza armi e senza speranze. Lei mi raccontava che queste cose le aveva avute in eredità da sua madre e che vanno avanti madre dopo madre. E lei non avendo avuto figlie femmine, in quanto la prima morta, le ha trasmesse a me. Ma porca troia. E devo parlare qui di alcune mie ipotesi, due appunto, che forse non sono ipotesi, ma solo idee neanche troppo sgangherate. La prima riguarda la conoscenza e il ricordo. Ne ho sempre parlato e un po' alla volta ho scoperto che iniziava a circolare. Lasciamo perdere dna vari, credo che la conoscenza e il ricordo passino attraverso la madre. Il bambino nella sua pancia, capta le sensazioni e i ricordi della madre, quelli presenti e quelli passati. La madre a sua volta era stata feto e anche lei captava questi mondi lontani di cui poi  non avrebbe più avuto ricordo razionale. Così di madre in madre possono arrivare al feto ricordi e conoscenze antichissime. Forse è una cazzata, però è affascinante. La seconda mia ipotesi teoria idea è ancora più bizzarra. Come il fulmine e il tuono, nati insieme,ma percepiti separatamente. Io credo che l'essere umano possa decidere per sé su tante cose, senza che queste cose siano già state determinate, quindi non può esistere una predizione di un futuro lontano perchè se le cose stanno già scritte, che futuro sarebbe? Però che sia possibile una predizione di un futuro vicinissimo. Come se le cose che noi facciamo, poi vengano percepite un pochino dopo dal nostro cervello. Il fulmine e il tuono appunto. E il pochino dopo nell'universo chi può quantificarlo? Un amico anni fa era in vacanza, la mamma ammalata. Mi telefona una sera dicendo che aveva sognato la madre che stava andando in chiesa e lo salutava. Mi chiedeva il significato di questo sogno. Non mi ricordo la risposta che ho dato , non potevo dirgli “ al tuo ritorno tua madre muore” come poi è successo. Mi sembrava chiara come interpretazione. Da anni facevo e faccio sogni che mi raccontano la vita, da anni un contatto fisico come una stretta di mano o una mano sulla spalla mi raccontano la vita di una persona, però non me sono mai fatto condizionare, non sempre, e andavo avanti per la mia strada .
Nonostante le batoste che sapevo sarebbero arrivate. Per anni ho vissuto questa cosa come dono, ultimamente non ne voglio più sapere. Anche perchè se tu vedi una cosa e una persona te ne dice un'altra, o stai sbagliando tu o sta mentendo lui. Comunque casini. Ora inganno la mente e il corpo, non voglio più intuire, voglio credere solo a quello che una persona mi dice. E i sogni la mattina, cerco di non pensarci e di dimenticarli subito. Ultimamente troppe persone mi stanno chiedendo di parlare con me che dopo stanno bene. E io fuggo, è la mia specialità. Perchè soluzioni, qualunque siano , io non so darle, ognuno le può trovare solo e unicamente dentro di sé. Per la mia amica, un po' intimorita, un po' preoccupata per un mondo altro che il figlio a volte riesce ad intravvedere, dico: nella vita siamo tutti unici e bizzarri, è un dono, una dannazione? Questo non lo sappiamo, è chimica, energia non lo so. Digli solo di non fuggirne o di non dare troppa importanza, altrimenti la solitudine

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