Due giorni
fa a proposiito di una sciocchezzina su fb, Fausta mi
risponde:“...avevi solo troppo peso da portare per una persona sola
...meglio dividere..:” Oggi dopo “il respiro del fiume di
sabato, Lella mi scrive :“...Sono riuscita a chiedere aiuto per
superare quei piccoli ostacoli che mi facevano paura. Io che voglio
sempre fare tutto da sola... Le paure, di cadere, di non farcela di
sabato durante la camminata sono anche le paure della mia vita,
uguali. Basta ancora un po' di follia - quella non mi manca - ho
capito che da sola non ce la faccio. A scavalcare un muro, reale
quello - o a camminare qualche metro in acqua... ma anche a superare
le paure della vita....” In questi giorni sto riflettendo molto sul
farcela non farcela da soli e mi fanno tenerezza amici , amiche , più
donne in realtà, che dovendosi accollare tutto loro, compresi
genitori anziani da accudire ormai come badanti, o figli con
problemini da seguire passo per passo, sono allo stremo, ma
continuano imperterriti imperterrite ad andare avanti. Non c'è
neanche il tempo di chiedere un aiuto o di avere la possibilità di
dividere qualcosa. Il mio episodio sciocchezzina era che andato a
fare spesa per mia madre, ero così carico che un ragazzo si è
fermato per chiedermi se avevo bisogno di una mano. E mi sono sentito
vecchio. Poi le paure , fobie, ansie, panico. Il panico ormai riesco
a gestirmelo, sento quando sta per arrivare e non gli lascio tregua.
Perchè quando diventa pesante non ce la fai proprio e devi andare in
pronto soccorso. Dall'ultima volta qualche anno fa, una cosa
violentissima da farmi svenire e cadere a terra e la gente si
allontanava quasi fossi un appestato. Si è vero c'è bisogno di
dividere e di chiedere aiuto, ma cause della vita e di carattere sono
sempre stato abituato ad arrangiarmi da solo. In questi giorni poi ,
causa cane, vado a sbattere con persone con fobie e intolleranze
che neanche immaginavo. La fobia è irrazionale e irrazionali le
reazioni . Io ho rispetto per le paure e quando sono in giro con il
cane cerco di stare lontano dalle persone. Ma mi succede che gente
distante cento duecento metri inizi a gridare “tienilo legato”.
Ma è già a guinzaglio cretino. L'altro giorno a Cesena il cane ha
fatto uno scatto, non era per aggredire, ma per giocare, comunque ce
l'avevo al guinzaglio e comunque ero lontano. Due donne un uomo. Tre
rincoglioniti di quelli che alla mattina camminano in circolo
immaginando di fare joggin. Hanno iniziato ad insultarmi e una delle
donne ha iniziato ad urlare che il cane l'aveva aggredita. Fortuna
avevo i testimoni. E mi sono detto, fanculo Enzo te e la tua
educazione e ho risposto a dovere. Poi mi sono vergognato. Di essere
stato comunque sempre troppo educato. Aldilà dell'episodio, non
immaginavo tante fragilità. Anche perchè il problema non è il
cane. Anche perchè il problema può essere una solitudine mostruosa
che a volte si ricopre di rancori nei confronti della vita. Comunque
adesso dico che il cane è una mescolanza fra un boxer e un labrador.
Io adilà del lavoro è una vita che vivo totalmente isolato, ma non
perchè sono depresso, la depressione non mi appartiene. Si, sarebbe
bello potere condividere, ma troppi scontri del cuore non mi sembra
vero potermene stare da solo. Poi persone anziane ammalate ti
risucchiano l'anima e allora dici ho bisogno di respirare. Ammetto
che il mio lavoro mi aiuta molto. Do corpo ai miei fantasmi e alle
mie follie. Continuo a pensare che la grande colpa della politica è
di non avere dei progetti, ma solo tamponi momentanei. La crisi , le
insicurezze, la voglia di trovare sempre dei capri espiatori stanno
infradicendo questa società dalle fondamenta. Bisognerebbe ritrovare
il coraggio di parlare e di avere fiducia di nuovo negli altri,
bisognerebbe tante cose, sto dicendo solo sciocchezze. Dicevo nel
precedente post che mi sento deprivato di me, del mio essere sociale,
politico, persona. E purtroppo mi sento ancora così. Mi dicono che
se guardo negli occhi una persona so capire il suo cuore. Si forse è
vero e ultimamente mi ritrovo a girare sempre con la testa bassa, ho
paura a guardare il cuore delle persone. "avevi troppo peso d aportare per una persona sola". finita la camminata in notturna regalo alle persone una bilia di vetro. Anni fa una signora che aveva sconfiotto il cancro, aveva detto " mi sembrava che tutti i pianti della mia vita si cristallizzassero e si deponessero nella pancia come piccole gocce di vetro"
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