giovedì 3 ottobre 2013

Avevi troppo peso da portare per una persona sola

Due giorni fa a proposiito di una sciocchezzina su fb, Fausta mi risponde:“...avevi solo troppo peso da portare per una persona sola ...meglio dividere..:” Oggi dopo “il respiro del fiume di sabato, Lella mi scrive :“...Sono riuscita a chiedere aiuto per superare quei piccoli ostacoli che mi facevano paura. Io che voglio sempre fare tutto da sola... Le paure, di cadere, di non farcela di sabato durante la camminata sono anche le paure della mia vita, uguali. Basta ancora un po' di follia - quella non mi manca - ho capito che da sola non ce la faccio. A scavalcare un muro, reale quello - o a camminare qualche metro in acqua... ma anche a superare le paure della vita....” In questi giorni sto riflettendo molto sul farcela non farcela da soli e mi fanno tenerezza amici , amiche , più donne in realtà, che dovendosi accollare tutto loro, compresi genitori anziani da accudire ormai come badanti, o figli con problemini da seguire passo per passo, sono allo stremo, ma continuano imperterriti imperterrite ad andare avanti. Non c'è neanche il tempo di chiedere un aiuto o di avere la possibilità di dividere qualcosa. Il mio episodio sciocchezzina era che andato a fare spesa per mia madre, ero così carico che un ragazzo si è fermato per chiedermi se avevo bisogno di una mano. E mi sono sentito vecchio. Poi le paure , fobie, ansie, panico. Il panico ormai riesco a gestirmelo, sento quando sta per arrivare e non gli lascio tregua. Perchè quando diventa pesante non ce la fai proprio e devi andare in pronto soccorso. Dall'ultima volta qualche anno fa, una cosa violentissima da farmi svenire e cadere a terra e la gente si allontanava quasi fossi un appestato. Si è vero c'è bisogno di dividere e di chiedere aiuto, ma cause della vita e di carattere sono sempre stato abituato ad arrangiarmi da solo. In questi giorni poi , causa  cane, vado a sbattere con persone con fobie e intolleranze che neanche immaginavo. La fobia è irrazionale e irrazionali le reazioni . Io ho rispetto per le paure e quando sono in giro con il cane cerco di stare lontano dalle persone. Ma mi succede che gente distante cento duecento metri inizi a gridare “tienilo legato”. Ma è già a guinzaglio cretino. L'altro giorno a Cesena il cane ha fatto uno scatto, non era per aggredire, ma per giocare, comunque ce l'avevo al guinzaglio e comunque ero lontano. Due donne un uomo. Tre rincoglioniti di quelli che alla mattina camminano in circolo immaginando di fare joggin. Hanno iniziato ad insultarmi e una delle donne ha iniziato ad urlare che il cane l'aveva aggredita. Fortuna avevo i testimoni. E mi sono detto, fanculo Enzo te e la tua educazione e ho risposto a dovere. Poi mi sono vergognato. Di essere stato comunque sempre troppo educato. Aldilà dell'episodio, non immaginavo tante fragilità. Anche perchè il problema non è il cane. Anche perchè il problema può essere una solitudine mostruosa che a volte si ricopre di rancori nei confronti della vita. Comunque adesso dico che il cane è una mescolanza fra un boxer e un labrador. Io adilà del lavoro è una vita che vivo totalmente isolato, ma non perchè sono depresso, la depressione non mi appartiene. Si, sarebbe bello potere condividere, ma troppi scontri del cuore non mi sembra vero potermene stare da solo. Poi persone anziane ammalate ti risucchiano l'anima e allora dici ho bisogno di respirare. Ammetto che il mio lavoro mi aiuta molto. Do corpo ai miei fantasmi e alle mie follie. Continuo a pensare che la grande colpa della politica è di non avere dei progetti, ma solo tamponi momentanei. La crisi , le insicurezze, la voglia di trovare sempre dei capri espiatori stanno infradicendo questa società dalle fondamenta. Bisognerebbe ritrovare il coraggio di parlare e di avere fiducia di nuovo negli altri, bisognerebbe tante cose, sto dicendo solo sciocchezze. Dicevo nel precedente post che mi sento deprivato di me, del mio essere sociale, politico, persona. E purtroppo mi sento ancora così. Mi dicono che se guardo negli occhi una persona so capire il suo cuore. Si forse è vero e ultimamente mi ritrovo a girare sempre con la testa bassa, ho paura a guardare il cuore delle persone. "avevi troppo peso d aportare per una persona sola". finita la camminata in notturna regalo alle persone una bilia di vetro. Anni fa una signora che aveva sconfiotto il cancro, aveva detto " mi sembrava che tutti i pianti della mia vita si cristallizzassero e si deponessero nella pancia come piccole gocce di vetro"

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