domenica 29 settembre 2013

sarò mica un patacca ?

Una volta la si chiamava razza padrona, poi con il tempo i figli e i figli dei figli si sono ingentiliti. Mandati all'estero per studiare, tanto sport, facce mediatiche e improvvisamente si scopre che razza padrona rimangono. Con tutta l'arroganza di sempre. Possano essere i Barilla di turno o i vari amministratori delegati ormai superiori anche a chi li paga. Soldi, contano solo quelli. E a proposito di razza padrona, dato che contano i soldi ed essere razza padrona, c'è chi continua a mantenere in ostaggio una intera nazione con la complicità di tanti e non solo del suo partito.

 Una volta , dietro l'angolo a sinistra, c'era un partito grandioso per intenzioni e per classi dirigenti. Poi sono arrivati i figli e i figli dei figli, con i baffetti o senza e non glienè fregato più delle classi che dovevano difendere, ma solo del loro narcisismo so tutto io pezzi di merda voialtri. Poi hanno inventato le primarie perchè da noi c'è democrazia. Forse sarà l'invidia della razza padrona ma gliene frega a qualcuno che alle ultime primarie abbia vinto una persona più che un'altra? E via gli eterni secondi, e via i giovani rampantini e via i conti da regolare come se il partito fosse loro. Così è nato il governicchio peggio della vecchia democrazia cristiana, ma tanto governa quel tipo che senza una idea e a colpi di slogan fa e disfa a proprio piacimento. 

Ora ho amici che all'interno di quello che era il mio partito tifano per uno o per l'altro. Non riesco più a seguire nulla, non riesco più a capire nulla e anche se voi cari politici continuate a tenere la testa sotto la sabbia, gente come me profondamente disillusa, non ci sono solo io. Perchè avrei bisogno non di assestamenti, ma di idee reali. Perchè avrei bisogno di qualcuno che non insegua il narcisismo del proprio bel faccino , o della propria presunta intelligenza superiore, ma sappia compattare anche con calci nel culo un partito che si sta sfaldando nella maniera più becera. Avrei bisogno di idee chiare da portare fino in fondo, costi quel che costi e senza le troppe continue mediazioni che stanno facendo affondare tutto. Ne avrebbe bisogno una nazione che sta crollando su tutti i fronti, con individui sempre più individui, fragili e apatici. Sta crollando una società non solo economicamente. La donna ormai sembra di essere tornati ai primi del 900, molti uomini sembra siano colpiti da un virus che gli azzera il cervello inondandoli di violenza o di impotenze. I diritti civili ci voleva un papa a dire “chi sono io per giudicare”. 

 Sull'onda della disperazione e della nausea sono nati partiti su ideali dettati dal razzismo o dal fanculismo. E incapaci di capire o di trattare non vi siete mai sforzati di andare oltre le piccole mediazioni o i giochini piccolini piccolini. Ma non era di politica che volevo parlare, sono un cosino piccolino, cosa posso sapere io, cosa posso decidere io? E a livello culturale, la tanto sbandierata cultura anche qua stiamo scendendo talmente tanto che non si riesce a vedere il fondo. E purtroppo, di fronte a tanti amici o gente che conosco, capaci di una posizione o di un proprio pensiero coerente, ce n'è altrettanti pronti sul trespolo a cercare di saltare sulla zattera di comodo. 

Porca miseria ho avuto una settimana piena e bella. Volevo parlare del nostro incontro quattro chiacchiere che abbiamo fatto volentieri per un festival del bresciano. Volevo parlare della camminata in notturna sull'Oglio, non ho dato il massimo, ma è stata bella. Volevo parlare della tante belle persone che ho incontrato e reincontrato. Poi Marco sempre aggiornato su tutto mi telefona “ hai sentito, il tipo ha tolto tutti i suoi ministri” - “e loro si sono fatti togliere?”, poi alcune mail di amici, poi il viaggio in autostrada, poi le mie solite vicende uguali a quelle di tanti altri e mi sono sentito come deprivato. Di me, del mio essere persona, della mia identità sociale politica ed umana. 

Oggi mi mancano tante persone, avrei bisogno di un loro abbraccio un sorriso una pacca sulle spalle, una stretta di mano. Ieri sabato , ultimo sopralluogo per la camminata e ho cambiato il percorso mandando in tilt totale Marco, mi ha chiamato una amica da Bologna, ormai saranno trent'anni che non ci vediamo, ma ci vogliamo bene. La vita va avanti ed è giusto seguire le proprie strade. Il sentirla ancora con la sua voce da ragazza e le esse stropicciate mi ha commosso tantissimo. Sempre ieri prima della partenza vedo un bel giovanotto alto sorridente, gli dico “io e te ci conosciano”. Lui sorride e dice “ credo proprio di si”. Da poco mi ero trasferito da Bologna in questi paesi della bassa , lui aveva otto anni ed era figlio della fiorista di fronte a casa mia. Mi dice “ però allora avevi i capelli neri, ma balli ancora?” nella sua testa di bambino io ero e rimango un ballerino acrobata pagliaccio. Troppo il mangiare dopo la camminata e troppo ho mangiato per cui tutta notte incubi e risvegli. L'incazzatura mi è passata e con , come si dice in romagna, “sono un gran patacca” vorrei mandare un abbraccio a tutte e per fortuna tante, belle e speciali persone che conosco e che ho conosciuto. E dire grazie che per fortuna oltre la politica, ci sono anche le persone reali.

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