domenica 8 settembre 2013

sindrome di abbandono e stelle lunimose

Le sindromi di abbandono del cane, poi le paghi e tutte le cose che a te danno fastidio , poi lui le fa. E in questi due giorni non proprio pappa e ciccia, il dizionario limitato del cane ha visto aggiungere due nuovi frasi : “ porca troia Peter! - spaccamaroni te e il tuo padrone”. Ho anche scoperto che di notte viene a fare un giretto in camera mia per controllare se ci sono e poi ritorna sul divano dato che il suo cuscinone sembra gli faccia schifo. E se da me ha imparato a non salire più sul letto, almeno quando ci sono io, qua a Cesena non lo considera il mio letto , infatti ora è li stravaccato addormentato come una pera cotta e appiccicato come una ventosa. E sarà una gara dura tirarlo via dato che quando è appiccicato come una ventosa, i suoi trenta chili diventano sessanta. Volevi un cane Enzo? Si dai faticoso, ma sono contento di averlo. Ora non dovrebbe più crescere in altezza, ha fra non molto un anno, si non è un gigantone, ma va bene così. Solo che mi hanno detto che adesso dovrebbe crescere in larghezza. Vai a portarlo in giro dopo e magari ha appena visto una lepre. Mi verranno i muscoli di un culturista. In questi giorni forse non è il cane ad essere noioso. Forse lo sono io e lui ne risente. Si perchè in questi giorni sono ,come dicono a Bergamo , decisamente malmostoso. O come dicono in romagna : male insalivato. Venerdì stavo bene, ero stanchissimo , ma stavo bene. Sopralluoghi fino all'ultimo minuto e si preannunciava un “respiro del fiume” memorabile. Poi mi arriva un tipo che sarà anche bello, intelligente affascinante, ma che a me sta li, e in maniera fastidiosa. Reciproco il fastidio e credo , pur pacifisti, potessimo menarci lo faremmo. In più anche lui organizza delle cose e durante la camminata filmava di nascosto con il telefonino. Ma non è merito suo se le cose poi non sono andate come volevo , non gli potrei mai dare questa soddisfazione. Non avevo calcolato che all'inizio, al tavolo del ritrovo , era buio pesto e non riuscivo a vedere le persone. Tante, ma non vedevo le loro facce. Ho bisogno di vedere le facce gli occhi della gente. Iniziamo la camminata, pubblico bello di quello che , ad esclusione del tipo, vorresti sempre avere. E per un attimo, un attimo di panico, mi sono perso, poi ho continuato solo questioni tecniche e senza cuore. Poi ho cercato di riprendere in mano la situazione. Tendo sempre ad esagerare e la camminata non è stata proprio quello schifo come mi dicevo in testa, dato che comunque c'è un livello alto che rimane, comunque. E' che io non voglio i livelli alti, voglio di più. E anche quando passavamo in zone di luce, non vedevo le persone, vedevo solo delle ombre. Poi mi sono dato uno scossone e ho ripreso in mano la situazione. Ma alla fine non ero soddisfatto. E non è una persona che odi e che non vorresti vicino a te,a rovinarti una serata. No non può, non è colpa sua , la colpa è solo e unicamente tua. Dicevo tendo ad esagerare perchè in realtà nulla di così catastrofico, e anche altre camminate in passato non mi sono riuscite al massimo. Ma tutto succede nella testa e se poi la gente ti fa i complimenti e ti ringrazia, ringrazi tu loro, ma rimani insoddisfatto non di loro o della camminata , ma di te che non sei stato perfetto così come desideravi. Esagerato? Si un pochino. Può essere tante cose, ma a volte succede nella vita che senti l'esigenza di dimostrare qualcosa. E' li che si fanno i passi falsi, dato che sei comunque bravo e non devi dimostrare nulla. Le mie camminate anche se funzionano comunque, hanno bisogno del cuore, sgombro da pensieri e disponibile, allora si, succedono i miracoli. Ora ancora tre camminate in notturna, non voglio essere bravo,  non devo competere con nessuno, voglio essere io. E casomai l'attimo di panico faccio sdraiare tutti, me compreso, a guardare per qualche minuto le stelle. E se il cielo sarà coperto , guarderemo il cielo coperto , sapendo che aldilà delle nuvole le stelle ci sono comunque. In ogni caso i ritrovi saranno in un posto illuminato. Voglio vedere le persone e voglio dare loro la mano, ti do la mia energia, ti consegno,il mio cuore. Solo per un attimo e senza fraintendimenti. Questa settimana ancora sopralluoghi a Milano e a Pumenengo, poi si parte per Grosseto. Ho voglia del respiro dell'aria di toscana, mi rigenera. Ho voglia di ritrovare me nonostante i casini della vita in cui a volte mi sembra di sprofondare.

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