Sapevo chi
erano. Le gemelle Pasello. Molto brave molto belle, molto
affascinanti. Poi a Modena Thierry Salmon, giovanissimo regista
Belga, di genio e talento morto prematuramente in un incidente
stradale, aveva organizzato dei provini per gli interpreti maschili
di A come Agatha che aveva già come protagoniste le due sorelle
Silvia e Luisa Pasello. Thierry voleva due gemelli, in realtà ci
siamo presentati in tanti, nessuno che avesse un gemello. Silvia e
Luisa erano con Thierry, mi mettevano soggezzione. Due donne e un
uomo, giovanissimi, belli, già affermati. Affascinanti. Superato il
primo turno si arriva alle improvvisazioni, io avevo la voce
bloccata, proprio non usciva, Luisa sorrideva con gentilezza e
ironia, sembrava dirmi “ ma di cosa hai paura”. Dopo qualche
giorno gli organizzatori di Modena mi chiamano , mi dicono che
Thierry e le ragazze avrebbero voluto scegliere me, avevano delle
perplessità sulla voce, quindi il lavoro sarebbe stato un pochino
più lungo. Sono entrato in crisi, anche perchè si trattava di mesi
e per questi mesi avrei dovuto abbandonare Piccolo Parallelo, poi
sono entrato in panico , poi tutte le menate in testa e ho detto no.
Thierry per qualche periodo , quando mi vedeva, non mi vedeva
proprio. Luisa e Silvia mi guardavano sempre con il loro sorriso
divertito. Poi ho seguito i loro spettacoli perchè per me quelle due
ragazze sono sempre state un mito. Poi vabbè rapporti interrotti con
Bacci, con Pontedera, con Modena. Sono bravissimo nelle distruzioni.
E Silvia e Luisa non le ho più viste . L'ultimo incontro nel 2006,
qua da noi per Odissea il nostro festival. Silvia e Luisa nel
cantico dei cantici. Purtroppo in una chiesa, acustica pessima,. Alla
fine loro erano un po' scazzate. Anche Bacci che era venuto su per
una sorte di riappacificazione. Gente comunque che ho amato
tantissimo e che ho continuato ad amare, nonostante i rapporti
interrotti. Silvia poi lo stesso anno e sempre per Odissea era venuta
con un altro spettacolo al castello di Padernello. Non riuscivo mai a
distinguerle, salvo che magari ci si sedeva vicini qualche volta e
con Luisa riuscivo a parlare un pochino di più. Franca Graziano invece l'ho conosciuta che eravamo già grandini, e' venuta lei la
prima volta a Romanengo. Mi divertiva, un avvocato molto impegnata
che però aveva la fissa del teatro. Donna bella solida, lineamenti
duri, occhi azzurri di una dolcezza incredibile. Poi abbiamo
continuato a vederci e a sentirci per telefono. Ma dietro il suo
vocione, le sue sicurezze e il passo da bersagliera, aveva una
solitudine e una fragilità che non voleva che gli altri vedessero.
Tanto Luisa amava i colori pastellati e le tante sfumatura , lei,
Franca, amava i colori forti , senza mezze misure. Chiaramente con
Franca ci siamo visti di più e aldilà del lavoro era nata anche
amicizia. Siamo stati anche noi, due o tre volte a Pavia. Franca non
era donna di mondo, era radicata nel proprio territorio. Infatti con
Marco si prendevano di più , dato che questo legame con il
territorio lo sentivano tutti e due fortissimo. 56 anni Luisa, 58
anni Franca, due donne così differenti – non credo che Luisa
potesse conoscere Franca, senz'altro Franca conosceva Luisa. Due
esperienze diverse, ma in comune avevano la passione e quella cosa
che amo negli attori; la dedizione competa al proprio lavoro vissuto
quasi come una dannazione e una missione. L'altra sera, guardando i
post di Paola Manfredi scopro che erano appena morte tutte e due. Per
malattia lunga. Nel teatro le amicizie spesso durano il tempo di uno
spettacolo, poi si viaggia, si va. Però alcune persone ti rimangono
nel cuore. Di Franca, aldilà del lavoro non sapevo nulla. Io non
chiedo mai nulla alle persone. Non è per disinteresse, è una sorta
di pudore. Franca mi parlava sempre di lavoro, di sé non mi
raccontava nulla, mi guardava e aveva paura che le entrassi nel cuore
magari a scoprire delle ferite che lei voleva lasciate li. Queste due
morti mi hanno colpito notevolmente e non ho parole.
Semplicemente ciao Luisa, ciao Franca e che il vostro viaggio possa
essere sereno e un grande abbraccio
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