non un crollo , ma un piccolo
crollettino, o semplicemente in questi giorni ho girato troppo la
mattina presto e la sera con il cane. Che lui sta bene e in una
settimana ha fatto un grande cambiamento, cresciuto di qualche
centimetro e finalmente sta assumendo la forma adulta. Il muso rimane
uguale , lungo e magro e occhi sempre inquietanti, forma che lo fa
assomigliare più ad un boxer che non al pitbull. E a questo punto è
chiaro che è una via di mezzo fra i due. Piccolo crollo dicevo.
Arrivo da mia madre e di nuovo caduta negli stati di confusione in
cui credevo di averla ormai tolta, in più gelosissima del cane lo
vuole sempre con sé , come i nonni con i nipoti alla faccia dei
figli. Questi suoi stati di confusione, ora solo a onde, mi spiazzano
mica da ridere e in più sono arrivato con nausea , mal di schiena e
febbre. In giro con il cane, che febbre o non febbre, i girettini li
deve fare, vediamo un dogo argentino, esagerato e da paura che inizia
ad abbaiare a a sbraitare furioso. Porca miseria il mio cane
boxer-pittbul, rispondigli, mi è saltato in braccio. Faceva così
anche da piccolo, quando qualcuno lo sgridava o quando aveva paura ,
correva e mi saltava in braccio. Solo che allora era piccolo. Sempre
da piccolo , quando gli mettevo il guinzaglio iniziava con le
sceneggiate. Colpi di tosse, conati di vomito; da qualche mese si
butta a terra, prima mi spaventavo , ora aspetto e allora si rialza
come se niente fosse. Fortuna sta arrivando notte, fra poco un'altra
tachipirina e domani si ricomincia. In questi giorni di crollettino e
dopo lo choc per la morte di Luisa e Franca, tornano in mente diversi
fantasmi che hanno a che fare con il lavoro e con il teatro italiano.
Dagli anni 70 ad oggi , di porcate ne sono state combinate un casino.
Io in anni passati ho fatto delle denunce pubbliche, a viso aperto. E
il prezzo che ho pagato è stato altissimo. In questi anni molti ,
troppi amici sono morti, gente anche giovanissima, per incidenti, per
overdose, per malattia, per solitudine, per la febbre che avevano nel
cuore. E nessuno si ricorda più di loro. E come dicono nel
bergamsco: si è... è il tempo di rimboccarsi di nuovo le maniche e
ritornare in trincea. Nella trincea della mente, delle idee, del
pensiero e delle cose da fare con la consapevolezza che la vita non
può essere sprecata. E a proposito di sprecare, io in questi ultimi
anni, un po' il tanto lavoro, un po' le questioni con i miei, un po'
i continui viaggi senza un attimo di tregua, ultimamente anche il
cane che è mia totale scelta, mi sono un pochino perso. E ho
dimenticato quella parte di me che si chiama persona, cioè affetto e
sesso, quella parte che quando la sera mi metto a letto è strafelice
di avere in casa, almeno un cane che russa sul divano. E in questi
giorni di crollettino, anche se conosco e voglio bene ad un casino di
persone, la solitudine sta diventando lancinante. Non ho più voglia
di follie, di grandi amori da lasciare o da essere lasciati dopo
pochi mesi, non ho voglia e non mi interessa il sesso a buon
mercato. Come dicono i miei amici è una situazione in cui mi ci sono
addentrato io e che probabilmente ho voluto io. Un ragazzo che
conoscevo una volta aspettava la donna della sua vita. Mi diceva che
l'avrebbe riconosciuta quando lei , vedendolo, sarebbe svenuta.
Infatti poi si è sposato con una ragazza che non solo non è svenuta
quando lo ha visto, ma si è messa a ridere. Io non pretendo che uno
mi capiti davanti e mi svenga, ci rimarrei malissimo. So anche che
non è che uno viene alla tua porta , bussa e dice “sono io”, so
anche che ho diverse persone che mi vogliono un bene dell'anima. Sono
io che continuo ad arrabattarmi nella corazza che mi sono costruito e
non so come uscirne. Mi piacerebbe incontrare due occhi e avere il
coraggio di dire “ facciamo un pezzo di strada assieme?”- “perchè
ti sei perso?” - “si”
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