domenica 13 ottobre 2013

l'erotismo nei tempi di magra

non un crollo , ma un piccolo crollettino, o semplicemente in questi giorni ho girato troppo la mattina presto e la sera con il cane. Che lui sta bene e in una settimana ha fatto un grande cambiamento, cresciuto di qualche centimetro e finalmente sta assumendo la forma adulta. Il muso rimane uguale , lungo e magro e occhi sempre inquietanti, forma che lo fa assomigliare più ad un boxer che non al pitbull. E a questo punto è chiaro che è una via di mezzo fra i due. Piccolo crollo dicevo. Arrivo da mia madre e di nuovo caduta negli stati di confusione in cui credevo di averla ormai tolta, in più gelosissima del cane lo vuole sempre con sé , come i nonni con i nipoti alla faccia dei figli. Questi suoi stati di confusione, ora solo a onde, mi spiazzano mica da ridere e in più sono arrivato con nausea , mal di schiena e febbre. In giro con il cane, che febbre o non febbre, i girettini li deve fare, vediamo un dogo argentino, esagerato e da paura che inizia ad abbaiare a a sbraitare furioso. Porca miseria il mio cane boxer-pittbul, rispondigli, mi è saltato in braccio. Faceva così anche da piccolo, quando qualcuno lo sgridava o quando aveva paura , correva e mi saltava in braccio. Solo che allora era piccolo. Sempre da piccolo , quando gli mettevo il guinzaglio iniziava con le sceneggiate. Colpi di tosse, conati di vomito; da qualche mese si butta a terra, prima mi spaventavo , ora aspetto e allora si rialza come se niente fosse. Fortuna sta arrivando notte, fra poco un'altra tachipirina e domani si ricomincia. In questi giorni di crollettino e dopo lo choc per la morte di Luisa e Franca, tornano in mente diversi fantasmi che hanno a che fare con il lavoro e con il teatro italiano. Dagli anni 70 ad oggi , di porcate ne sono state combinate un casino. Io in anni passati ho fatto delle denunce pubbliche, a viso aperto. E il prezzo che ho pagato è stato altissimo. In questi anni molti , troppi amici sono morti, gente anche giovanissima, per incidenti, per overdose, per malattia, per solitudine, per la febbre che avevano nel cuore. E nessuno si ricorda più di loro. E come dicono nel bergamsco: si è... è il tempo di rimboccarsi di nuovo le maniche e ritornare in trincea. Nella trincea della mente, delle idee, del pensiero e delle cose da fare con la consapevolezza che la vita non può essere sprecata. E a proposito di sprecare, io in questi ultimi anni, un po' il tanto lavoro, un po' le questioni con i miei, un po' i continui viaggi senza un attimo di tregua, ultimamente anche il cane che è mia totale scelta, mi sono un pochino perso. E ho dimenticato quella parte di me che si chiama persona, cioè affetto e sesso, quella parte che quando la sera mi metto a letto è strafelice di avere in casa, almeno un cane che russa sul divano. E in questi giorni di crollettino, anche se conosco e voglio bene ad un casino di persone, la solitudine sta diventando lancinante. Non ho più voglia di follie, di grandi amori da lasciare o da essere lasciati dopo pochi mesi, non ho voglia e non mi interessa il sesso a buon mercato. Come dicono i miei amici è una situazione in cui mi ci sono addentrato io e che probabilmente ho voluto io. Un ragazzo che conoscevo una volta aspettava la donna della sua vita. Mi diceva che l'avrebbe riconosciuta quando lei , vedendolo, sarebbe svenuta. Infatti poi si è sposato con una ragazza che non solo non è svenuta quando lo ha visto, ma si è messa a ridere. Io non pretendo che uno mi capiti davanti e mi svenga, ci rimarrei malissimo. So anche che non è che uno viene alla tua porta , bussa e dice “sono io”, so anche che ho diverse persone che mi vogliono un bene dell'anima. Sono io che continuo ad arrabattarmi nella corazza che mi sono costruito e non so come uscirne. Mi piacerebbe incontrare due occhi e avere il coraggio di dire “ facciamo un pezzo di strada assieme?”- “perchè ti sei perso?” - “si”

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