Passata
l'uva, tempo di mele e tempo di raccolta dell'ultimo granturco, di
melograni e castagne, tempo di semina del frumento. Tempo di pensieri
che devono iniziare a concretizzarsi. Fra poco inizieranno le
stagioni teatrali, anche la nostra sempre con più fatica, ma ormai
siamo abituati a fare miracoli e ancora li faremo. Tempo di
produzioni di nuovi spettacoli e ripresa dei vecchi. Marco voleva
riprendere “Gerundia felix” che anch'io amo molto, ma qua in
zona , nelle due diverse versioni, è stato fatto tanto e la
distribuzione un pochino latitante, per cui ho preferito non
riprenderlo, anche se facevo finta di danzare e mi beccavo il
finalone strappacuori strappalacrime. Però , non da fare da noi, ma
Gerundia, ormai come il nostro storico “Caravaggio” rimane in
repertorio. Anni fa avevo fatto , dato che amo Dostoevskij alla
follia, una trilogia dedicata a tre suoi romanzi. Riprendo “il
Sosia” io e Marco . Voglio una versione diversissima da quella di
anni fa, ma sempre Marco il protagonista e io l'altro. Mi si addice
il ruolo dell'altro. Volgarmente detto il rompicoglioni. Poi faremo
una cosina che era nata come gioco. Una sorta di racconto di viaggio,
mentale e reale, in cui Marco legge alcune pagine di questo blog –
le pagine che riguardano le varie camminate in notturna – e io
racconto e faccio anche delle azioni rituali e mi metto anche a
ballare e vorrei fare ballare anche il pubblico. Una sorta di
happening teatrale fine anni 70. L'ho voluto chiamare “ avevi
troppo peso da portare per una persona sola” frase che mi aveva
scritto una amica e che mi ha preso il cuore. E cosa di meglio che
non una danza collettiva e un po' di sciocchezzine raccontate per
alleggerire questo fardello troppo pesante?
Ci sto lavorando e magari
mi metto a leggere anche le carte. Scherzo, ma non troppo. Poi il
laboratorio che parte il 7 novembre. Sotto il segno dello scorpione,
sempre apparentemente freddo e così tanto scombussolato. Scorpione
pure Dostoevskij che nei labirinti del cuore e della mente vagando
fra muffe e colori pastellati, ci va a nozze. L'idiota che ho letto
riletto e studiato non so quante volte e in quante traduzioni. Quando
vado a terra, ma proprio terra, mi riprendo questo libro e inizio a
leggere. Mi acquieta. Comunque per il laboratorio, il programma orari
e costi , da domani sul sito Piccolo Parallelo. Da lunedì anche su
Fb. Che un pochino di follia non fa mai male. Ero entrato in una
piccola crisettina che si manifestava con febbriciattole fastidiose,
ma poi non ho avuto il tempo di crogiolarmi nei miei malanni , la
vita ha cose più importanti da affrontare e stamattina mi sento di
nuovo guerriero e battagliero. Mi piace il colore rosso sangue del
melograno, il vino rosso, anche se sono astemio, da accompagnare alle
castagne, mi piace il colore e il profumo delle mele rosse piccoline,
mi piace il colore del frumento dopo che la semina ha passato
l'inverno ed arriva alla primavera. Mi piace la passione che nella
vita non riesco ad esprimere completamente, ma in amicizia e nel
lavoro la fa da padrona. E come dico spesso : “si dai la vita a
volte è proprio una gran bella cosina”
Nessun commento:
Posta un commento