venerdì 3 gennaio 2020

Ci sono persone che invecchiando rimangono praticamente le stesse. Io no. Cambio tantissimo da sempre, magro, grosso, però ho sempre quei capelli, ora grigio pirla  tendenti al bianco, sempre un occhio più piccolo, il mio naso che da ragazzino mi sembrava enorme e un neo che non si vede in foto. Qua, forse una foto da macchinetta, ho trent'anni, poco più poco meno. Ritrovata oggi. O come diceva un mio amico del Trentino :"dio come sei invecchiato male".
Si fa quello che si può. Fisicamente non mi sono mai piaciuto e poi erano tempi in cui i genitori non facevano troppi complimenti ai figli. Infatti mia madre , quando si arrabbiava con me, mi diceva che se fosssi stato un pò meno intelligente e un pò più bello, avrei vissuto meglio. Salvo poi aggiumgere che non ero neanche troppo intelligente. Però ho mantenuto la mia pelle, ora decisamente disfatta, sempre un pò "abbronzata". E anche qua da sempre :"dio come sei abbronzato". Non sono abbronzato, sono proprio così. Quando cresci il tuo modello sono comunque i tuoi genitori e i tuoi parenti. Ci cresci assieme e non fai tanto caso se da parte di madre sono tutti chiarissimi tendendi al biondo e da parte di padre tutti altissimi donne comprese, castani scuri e rossicci, pelle chiara. Da parte di padre avevo dei cugini che chiamavano nani altri due cugini che secondo loro erano piccoli ( un metro e settantotto circa) non oso immaginare cosa dicessero di me. Poi sono cresciuto con mia madre che era mora, poi ho scoperto che si tingeva i capelli perchè i suoi capelli biondi non le erano mai piaciuti. Così diceva. 

Poi cresci , hai voglia di vivere e di conoscere il mondo, mandi a fanculo tutti e perdi i contatti. Per formazione, lavoro e carattere , sono un grande osservatore. In zero attimi il mio computerino in testa mi scansiona tutto di una persona. Da quando ho saputo le mie cosine sulla nascita, ho iniziato a controllare tutti i parenti. dalla struttura dei piedi, delle unghie, delle mani, dei capelli, dal colore e compatezza della pelle, non avevamo nulla in comune. Neanche il mio nasone. Che da parte di madre hanno dei nasini molto fini, leggermente arcuati e da parte di padre ce l'hanno grosso. Il naso intendo. Tutti continuavano a dirmi che sono assolutamente uguale a mia madre, però obiettivamente , no. Comunque fin da piccoli, anche se non fai caso all'aspetto fisico dei tuoi e dei parenti, però esiste una riconoscibilità che trovi o non trovi. Non dico adesso, ma anche quando ero giovane e mi dicevano che ero fatto benino ed ero carino ( tutto ino perchè sono anche piccolino) non avevo dei termini cui confrontarmi. Per cui continuavo a sentirmi non a disagio, ma fuori posto. Salvo il fatto che non me ne freghasse più di tanto. 

Negli ultimi tempi con mia madre, quando era lucida e stava un pochino meglio e già aveva iniziato a fare delle ammissioni, si scherzava sul mio aspetto fisico. Io le dicevo per esempio :" nessuno dei nostri parenti ha il naso come il mio " e lei rideva e mi rispondeva "no". Prendevo in considerazione tutto il corpo fino ad una fossetta che ho nel mento e mia madre diceva :" mi è sempre piaciuta la fossettina nel mento e da piccolo ci mettevo il dito per fartela venire". E a questo punto iniziavamo a ridere tutti e due come dei cretini. Per qualche anno ho avuto dei rancori nei confronti di alcuni parenti , specie un cugino di mia madre che mi ha trattato malissimo, perchè secondo me sapevano qualcosa. Ma poi ho pensato che è giusto che il tempo faccia dimenticare e se mia madre non ha mai voluto parlarmene, perchè dovrebbero farlo loro? C'è una cugina di mia madre che adesso è anzianissima, sono sicuro che lei sa tante cose, ma oltre ad essere estremamente anziana, ha avuto anche la vita molto difficile. E sarebbe crudele da parte mia andarla a disturbare. Era la cugina che quando mi ha visto, io avevo già cinque mesi, aveva esclamato :"fortuna che è finita la guerra, altrimenti avrei detto che era il figlio di un marocchino". Chiaramente ora non sto più cercando nulla e non ho più voglia di cercare i miei parenti naturali. Anche qua,  ho accumulato un tale rancore nei loro confronti che se li dovessi incontrare , invece di un abbraccio, li prenderei a calci nel culo. Per il fatto che non mi hanno mai cercato. E' anche vero che probabilmente non sanno neanche della mia esistenza. Però un dubbio nel cuore, neanche quello? 

Una mia amica di Bologna ha scoperto che prima di sposarsi, la madre aveva avuto un altro "moroso" e da questo un figlio. Era giovannissima, ragazzina, lei voleva tenere il figlio, ma dopo qualche giorno non l'ha più visto. Le hanno detto che il bambino era morto. Lei invece ha sempre pensato che il bambino fosse vivo e avrebbe sempre desiderato ritrovarlo. Allora si, succedeva , spesso facevano scomparire un bambino "scomodo" dicendo che era morto. Mi manca il non avere chiarito questa cosa con i miei. Uno stupido pudore mi ha sempre impedito di chiedere chiaramente. Anche perchè c'erano chiusure mica da ridere. Però i segnali, da parte dei miei, sono stati tantissimi. Me ne accorgo ora. Non sono mai stato veloce a capire le cose. In questi giorni un pò di tristezza perchè sono morte diverse persone che conoscevo, perchè comunque la vita va avanti, si invecchia  e a volte  manca il coraggio di buttarsi a capofitto in situazioni nuove. 

Prima di natale, una ragazza del laboratorio mi ha regalato un segnalibro con questa scritta :" la scienza non è che la spiegazione di un miracolo che non riusciamo mai a spiegare. L'arte è una interpretazione di questo miracolo " Non so cosa c'entri, ma la trovo bella. Dai, fra due giorni è la befana, coraggio che anche per quest'anno le feste di natale sono passate. Adesso dieta. Ancora buon anno nuovo e ciao

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