Non
mi potrò abbuffare di panettone e cioccolato così come avevo
promesso in caso di fallimento dai miei propositi, perchè fallimento non c'è stato, ma siccome nulla
riesce perfetto , dovrò ugualmente abbuffarmi. Di cioccolato dato
che il panettone non mi fa impazzire. Già i prenotati non erano
tantissimi, il tempo che da previsioni doveva essere nuvoloso senza
piogge, era nuvoloso con pioggia e anche nebbia, piacevolmente
sufficiente da farci sembrare in un film di Tarkovski. Di questi
prenotati, metà esatti non sono arrivati o come è successo altre
volte hanno sbagliato strada , orari, posto e colpa mia, anche
giornata. Comunque erano dieci, più me, Marco, Emi e Paolo,
quattordici. L'ultimo sopralluogo , per la prima volta avevo messo
gli stivali di gomma al posto dei miei soliti scarponi, continuavo a
scivolare e a lamentarmi per il fatto di avere gli stivali e non gli
scarponi. Sono anche finito contro un ramo , così da lasciare un bel
segno sul naso per cui per due giorni tutti a chiedermi se fosse
stato il cane. Se il mio cane mi dovesse mordere il naso, me lo
porterebbe via, altro che graffiarlo . L'acqua del giorno prima era
aumentata così ho dovuto eliminare un piccolo passaggio perchè la
zona in questione da quasi paludosa era diventata uno stagno senza
fondo. Poi la questione Marco che posso anche capirlo che dovermi
fare da pilastro ( si legge spalla) per queste mie bizzarrie
notturne, non lo vive proprio benissimo. Infatti l'ultima camminata
estiva mi aveva scagliato praticamente tutti i tempi e la colpa
comunque mia. Mi era venuto in mente una figura un pochino più
teatrale, cappotto e stivali di pelle, cappello e occhiali scuri. Il
capello non siamo riusciti a trovarlo e gli occhiali facevano un po'
buio e in più Marco aveva freddo e questa figura che doveva essere
snella ed elegante, riempito di maglioni, sembravo io due anni fa
prima della dieta. Pensavo ad Herzog ed avrei voluto una poltrona
rossa, ma portare la poltrona rossa, di notte in una zona buissima e
zeppa di acqua , problema. Volevo anche della musica , il flauto
magico, e quella siamo riusciti a portarla. Che a forza di portare
l'impiantino su e giù in giro per il bosco , Marco alla fine era
anchilosato. Volevo anche un testo e cosa leggiamo? Prima istinto in
un attimo di follia dico “ brani dall'apocalisse”, ma poi la
mattina di sabato ho optato per brani meno lugubri e più
significativi per il percorso che volevo fare. Io dovrei essere del
segno della vergine, ma non ho nulla che mi caratterizzi come questo
segno. Sono disordinato materialmente e mentalmente e se in un evento
c'è da cambiare qualcosa anche qualche minuto prima si cambia.
Questi i malumori fra me e Marco per l'ultimo sopralluogo due ore
prima dell'inizio. Arriviamo al castello di Pumenengo per la
preparazione iniziale, vogliamo fare il logo del rebirth day con i
ceri, quelli rossi. Marco era convinto li avessi portati io, io ero
convinto li avesse portati lui, ci siamo ridotti a fare il logo con
quelle insignificanti candeline scaldavivande. Arriva il primo
prenotato che però voleva fare solo lo spettatore e ci dice “ non
me la sento di fare lo spettatore però vi ho portato un panettone”
per altro buonissimo. Grazie. E io gli ho fatto bere un bicchiere di
grappa,però non ha ceduto. E lui e il suo alter ego ( dato che è
dei gemelli) se ne sono andati con un grande sorriso e un po' di
malinconia. Poi due, uno , due, tre, due. Dieci appunto, sono
arrivati. E siccome in questo periodo sto lavorando con numeri di
nicchia, penso mica ci scoraggiamo per questo e poi dieci che hanno
sfidato i lupi e le intemperie dobbiamo trattarli al meglio
possibile. C'era anche un ragazzo spagnolo e mi piace moltissimo sentire parlare italiano con la pronuncia spagnola. E' molto musicale. Al
bicchierino usuale di grappa ho aggiunto un cioccolatino e sette
bilie di vetro a testa e siamo partiti. Tutto con molta calma in una
atmosfera dicevo da film di Tarkovski, una discesa , dolce, agli
inferi e una , dolce, risalita. Alla fine è schiattato il lettore cd
e il pezzo finale non è partito, ma tutto esattamente come volevo. E
dieci, più me, Marco, Emi e Paolo, che sembravamo pochi, eravamo in
realtà il numero giusto per la serata. Dedicata al terzo paradiso di
Pistoletto, dedicato alla rinascita. E l'idea che in contemporanea in
tutto il mondo, altri pazzi avessero voglia di dedicare una giornata
alla rinascita, si , grandioso e struggente. Poi il prossimo anno
magari ritorno alla grandi camminate spettacolo con i grandi numeri,
ma sabato sera, noi quattordici eravamo perfetti. Io ho anche avuto
la possibilità, privata, di sancire in maniera sfrontata un addio.
Perchè amori non vissuti e ricordi piacevoli che ti capitano sempre
sotto gli occhi fanno male al cuore e ti impediscono quel minimo di
rinascita che pur alla mia età spererei ancora di avere. Poi la
mattina dopo, recuperato il cane e partenza, neanche troppo traffico.
Mi si stanno preannunciando dei giorni pesanti, ma ho la mente
sgombra e il sorriso nel cuore. Sgomberare la mente almeno di una
parte dei propri fantasmi e riuscire ad avere il sorriso nel cuore,
questo è l'augurio che voglio fare. Avevo dimenticato di dire che
dopo la camminata , ci siamo ingozzati tutti quanti in maniera mica
da ridere. E fra le tante cose deliziose è doveroso citare una
frittatina di bottarga prezzemolo e aglio. Grazie e auguri di cuore.
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