lunedì 12 agosto 2013

orgogli pregiudizi luoghi comuni

Se io dico che il mio cagnotto è un boxer con il muso allungato, tutti dicono che bello, che carino, che dolce, me lo fai accarezzare? Se dico che è un incrocio boxer e cane da caccia, mi rispondono che bello, che carino, che delizioso incrocione, me lo fai accarezzare? Se io dico che è un pitbull o quanto meno incrociato, molti mi guardano allarmati “ ommioddio è pericoloso, ma se mi avvicino morde?”. Eppure è lo stesso cagnotto adorabile di sempre. Non cambia lui, cambia il nome e con il nome lo sguardo delle persone. Se io dico che sono eterosessuale, magari ho la fede al dito, nessuno ha niente da ridire. Se io dico che sono sposato, ho due figli però ogni tanto vado anche a uomini, credo che al massimo qualcuno pensi “ognuno ha i suoi vizi”. Se io dico “sono omosessuale” ,indipendentemente che io vada o non vada a letto con qualcuno, lo sguardo diventa diverso. Eppure sono lo stesso adorabile ometto di sempre, non cambio io, cambiano le parole e lo sguardo delle persone. Se un ragazzotto o ragazzotta vivono in un paese in cui l'alcool non è un tabù, magari grandi feste fra amici e può succedere qualcos'altro, ma questo qualcos'altro non può avere un nome. Perchè comunque la colpa è dell'alcool. In romagna, in uno dei piccoli cimiteri di collina, una signora tutti i giorni veglia la tomba del figlio morto suicida vent'anni e passa fa. Era una ragazzino appena maggiorenne. Dice la madre che il figlio frequentava brutte compagnie che c'era la droga di mezzo. So che le litigate in casa erano notevoli, so anche che era un ragazzino che aveva voglia di viversi la sua vita e che la droga non c'entra nulla. Ma se lo dici rischi di essere denunciato. Per che cosa? Meglio farlo passare per drogato. Credo che di esempi ne abbiamo tutti a iosa. Tante persone e tante famiglie di queste persone utilizzano tutte le scappatoie e parole possibili - vizio, droga, confusione, curiosità, alcool, erotismo sfrenato, follia, genialità- pur di non dire questa fatidica e asociale parola: omosessuale. Che ora si usi il termine gay non fa tanta differenza. Ho anche sentito questa frase “non è omosessuale , solo un pochino masochista”. In un paese vicino a quello dove abito, due fratelli entrambi già sposati e separati, entrambi gay che magari colti sul fatto ti rispondono con la stessa frase “non è come pensi”. Io non penso nulla. Quando sono al bar e sfoderano la loro mascolinità di grandi amiconi tartassano in maniera brutale un ragazzetto meno estroverso, più cupo, gay dichiarato. Gli fanno i commenti, gli ridono dietro, fanno le battutacce. Una persona che muore è una perdita per tutti. Un ragazzo che muore suicida per le proprie paure e per le paure degli altri è lancinante. Di situazioni del genere ce ne sono tante e il dolore della famiglia a volte si mescola ad una totale ottusa incapacità di capire e di dire. Parlo per il passato e per questioni che conosco, non so nel presente. Il brutto che cresci e ti senti inadeguato, ma non perchè lo sei, però così ti fanno sentire le paure ancestrali tue e degli altri. Chiaro occorrerebbe già dalle scuole una educazione non solo alle sessualità, ma ai sentimenti, ma ne hanno tutti paura. Occorrerebbe il rispetto, ma non si va avanti con gli occorerebbe, basta sentire i deficienti da bar o certi in parlamento, quindi non trovo strano che qualcuno ogni tanto invochi delle leggi. Intanto cominciamo da quelle, sarebbe già un buon segno di voglia di cambiamento e un sancire definitivamente che davanti allo stato e alla legge siamo tutti uguali. Ho sempre detto che la parità effettiva sarà quando potrò dire di una persona che è intelligente o deficiente indipendentemente dal suo credo politico, dal colore della sua pelle o dalle sue scelte affettive e sessuali. Ecco scelte affettive. Conosco persone che stanno con persone del proprio sesso, un rapporto d'amore, eppure li presentano come “ un mio amico o una mia amica”. Non puoi dire il mio compagno o la mia compagna? Questa cosa mi fa imbestialire, è uno sputare sui sentimenti. La difficoltà è che quando si parla di omosessualità si intende solo il sesso, possibilmente da raccontare nelle forme più boccacesche possibili. Invece dietro ci sono dei sentimenti e delle persone. Se ragionassimo sui sentimenti e sulle persone sembrerebbe tutto più facile. Forse. Tempo fa a Crema ragazzi molto in gamba del Pd che organizzano incontri conferenze letterarie, avevano invitato Vattimo. Sul facebook dell'organizzatore uno dei suoi amici aveva scritto “Vattimo chi? Quello frocio?” poi commentini divertiti e ironici di altri, tutti giovanotti PD. Volevo scrivere qualcosa anch'io, ma sono anche stufo di fare il rompiballe e mi sono limitato a togliere l'amicizia. Nessuno si sognerebbe di dire “Cacciari chi? Quello etero?”. A tante persone di buon senso tutto sembra scontato, ma il buon senso non è più sufficiente dato che nulla è così scontato. Ci sono almeno due governatori di regioni italiane dichiaratamente gay e neanche troppo simpatici ( almeno a me) però penso: quanto devono avere faticato, quale prezzo hanno dovuto pagare per emergere, presentandosi così come sono, nel mare caotico e volgare della politica nostrana? Brutta parola “farsi accettare”. Ci sono certi gay televisivi che per farsi accettare o per avere un qualche piccolo potere sono diventati i cani da guardia, da fiuto e da pettegolezzi da ricatto di qualche potente. Brutta parola “farsi accettare”. Non è più tempo di buonsenso da parte , credo la maggioranza. Non è sufficiente. Tempo fa alcuni amici del PD mi dicevano che non si prendono voti con le battaglie civili, fortunatamente ora , anche un pochino credo merito mio, hanno cambiato idea. Eppure nel partito della destra continuano ad avere consensi con la difesa ad oltranza di un non difendibile. La parità della donna, siamo ancora lontani dall'esserci. E quel poco che si è ottenuto è perchè c'è stata una guerra che ha portato gli uomini al fronte e la donna lo doveva sostituire in tutti i campi, compreso guidare i tram a Milano. Poi c'è stata la battaglia per il voto. Molti non erano d'accordo, ma quella era una legge che bene o male ha sancito un inizio di parità. Non voglio fare l'omino che sta invecchiando e parlare dei propri ricordi, ma fra i tanti episodi che mi hanno colpito profondamente c'è questo che ora voglio raccontare. Anni fa io e Marco eravamo per uno spettacolo in Sardegna. Nord. Il tecnico era un ragazzetto del posto, molto in gamba e molto disponibile. Io poi ero appena stato al pronto soccorso per un feroce attacco di allergie con tanto di edema di quick. E questo tecnico, pur molto più giovane di me, mi ha praticamente fatto da padre. Sorridente, professionale, bravo. La notte poi, lui non era venuto a cena, io sospettavo alcune cose, ma erano solo mie supposizioni. La mattina il traghetto già in partenza, ci telefonano : durante la notte il ragazzo si era suicidato buttandosi dalla finestra della propria casa. Io non so cosa fosse scattato in lui, non so neanche se fosse omosessuale, non so niente. So che era un ragazzo di poco più di vent' anni, serio, allegro, intelligente, grande lavoratore. Non ptevo fermare la nave e ho lanciato al mare il mio saluto

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