giovedì 12 dicembre 2019

ho ricominciato con cardiocactus

Quasi due anni. Inizio le cose, poi smetto, poi riprendo. Così anche stavolta. Non dico che scrivo quando ho qualcosa da dire, probabilmente non scriverei mai. Scrivo e basta. Fra non molto natale, grandi feste, allegria a tutti i costi e colesterolo a manetta. In questi giorni mi ero tolto anche da Facebook, avevo bisogno di un attimo di pausa. In questi giorni avevo voglia di avere la testa sgombra dai tanti troppi imput e avevo voglia di fare un ripasso all'indietro della mia vita. Senza necessarie rese dei conti e malinconie.
Non esiste il "se fosse successo...", "se avessi fatto..." piaccia o meno è andata così e tanto vale mettersi l'animo in pace. Siamo il presente e il rimuginare o rimpiangere qualcosa , sono solo botte sui maroni. In questi giorni leggevo che quello che succede nelle prime settimane di vita di una persona, poi rimane impresso e condizionerà tutta la nostra vita futura. Questioni di dna non psicologia. Ho fatto discussioni in passato con alcuni psicologi. Si ritiene che non ci siano ricordi fino ai quattro anni circa. Però siccome quel periodo c'è stato, da qualche parte questa memoria deve essere finita. Sapere che nel dna rimangono delle tracce può essere rassicurante, però secondo me esistono anche altre tracce, va a capire dove. L'altro argomento riguardava questioni di vita quotidiana. I miei amici psicologi sostenevano che se uno ama i fiori, le piante, gli animali, è un "condizionatamento" dato dalla famiglia. Io fin da piccolo ho sempre avuto un amore sfrenato per fiori piante , cani,gatti e tutto quello che capitava e i miei assolutamente no. Man mano portavo animali a casa, loro li facevano scomparire. Famiglie povere di origini contadine, gli animali servono per mangiare e i fiori, meglio fare l'orto così si mangia. E se fossero ricordi ancestrali magari rimasti impigliati in un qualche frammento di dna? Oggi sono stato dal farmacista, un pò è della vergine anche lui, un pò è sballato anche lui e mi sta simpatico. Credo di stargli simpatico pure io, visto che qualsiasi menata sono lì a chiedere consiglio e a comprare. Si parlava di intelligenze , di pazzia a volte legata alla troppa intelligenza (non è il mio caso) e mi conclude con un " L'importante è essere felici" . Hai appena mangiato un bacio perugina? Per ritornare al passato, allora ai miei  tempi, nella  Romagna, neanche si sapeva chi fosse Santa Lucia, non si festeggiava babbo natale ( dio grazia se si riusciva a fare l'albero) però a natale c'erano i cappelletti , la carne lessata, il pollo e le patate al forno e poi il budino con la ciambella, e quelle cose strane profumate chiamate mandarini. Poi finalmente finito il natale, arrivava la Befana. Ma prima ancora delle befana l'ultimo, anzi il primo dell'anno.  Noi bimbi piccolini coi cappottoni , sciarpe e pantaloni corti ci si alzava presto e si andava a rompere i coglioni alla gente per gridare "buon anno". Si doveva essere solo maschi, perchè le donne al primo dell'anno si diceva portassero sfiga. Infatti con noi c'era anche una bambina che la si vestiva da maschio e non doveva parlare. Come se nel quartiere nessuno ci conoscesse. La gente poi ci offriva qualche soldino, qualche dolcetto, qualcuno ci tirava dietro la scopa, qualcuno ci sorrideva e qualche altro mandava a cagare noi e i nostri genitori. Ma era una cosa molto bella , ci sentivamo liberi e non si aveva mai voglia di ritornare a casa. Tutti, purchè non si perda la memoria, abbiamo dei ricordi. a volte belli a volte brutti , poi chiaramente cambiati e condizionati dal tempo.
Nelle mie ricerche di cui avevo ampiamente parlato, adesso  basta, non mi interessava trovare o sapere chi i miei genitori naturali. Cercavo dei fratelli ( senza peraltro avere la sicurezza di averne) quasi per ricostruire un passato che non c'era stato. C'ho messo un pò di tempo a capire che io un passato, come tutti, l'ho sempre avuto e non si può ricostruire nulla che non c'è mai stato E dato che sono abbastanza rincoglionito di mio, immagino questi miei probabili fratelli che dovrebbero essere più vecchi di me, ancora più rincoglioniti.  Sto scherzando. Io ho avuto la mia vita, loro pure. E non è giusto andare ad incrinare i ricordi degli altri. Ritorniamo alla befana che tutti gli anni " arriva la befana" e tu cercavi di non dormire perchè la volevi vedere. Ma la mattina in maniera miracolosa , sotto il letto c'erano i pacchettini. Io sono stato fortunato. Pur poveri , ma la befana è sempre arrivata. Altri miei amici e anche parenti non hanno avuto questa possibilità. Arrivava la mattina, io urlavo di gioia e mio padre andava in escandescenze e mi raggelava. I miei regali erano belli, regali che noi non ci potevamo permettere. Poi in età adulta, dopo la scoperta dei casini della mia nascita, ho capito le escandescenze di mio padre. Qualcuno aveva portato quei regali o parte di quei regali per me. Forse. E io con quei giochi c'ho giocato poco, preferivo fossero i mei amici a giocarci. E ancora oggi , ricevere un regalo mi crea un disagio profondissimo. Ritorno ai ricordi. La neve allora tanta, l'unica camera da letto, la stufa a legna e il gabinetto nel cortile e gli amici, tanti. E il mio gatto che i miei continuavano a portare via e lui ritornava. Serve ogni tanto riconciliarsi un pochino con il proprio passato. ciao

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