martedì 24 dicembre 2019

Buon natale, buone feste, buon tutto da quel di Pumenengo, paesino di neanche milleottocento abitanti, zona bassa e deriva bergamasca del fiume Oglio. Quelle dieci volte all'anno in cui il cielo è sereno, si vedono anche le montagne in lontanaza e allora ti sembra di abitare in una valle, invece è proprio bassa. C'è una chiesa parrocchiale, un santuario, una chiesina bellina chiamata  San Giorgio a due netri da casa. Non male tre chiese per mileottocento abitanti. Ma siamo nella bergamasca. 
Ci sono anche due negozietti alimentari e altri due non alimentari. Un barbiere che è il mio vicino, due parrucchiere, una farmacia, un ufficio postale brutto che apre a giorni alterni, un asilo, una scuola
elementare e  quattro bar. Se si considerano anche le frazioni, l'oratorio e il circolo degli anziani i bar diventano sette. Dicono che qua si beve, sembrerebbe di si. 
La gente è simpatica, qualche volta. Qua ti accorgi cosa sia il grugno bergamasco, ma poi due sorrisi un buongiorno, si aprono anche loro. C'è anche un castello, una pizzeria elegante e una da asporto e pure un panettiere. Poi dai c'è il fiume che è proprio bellino e tira su il morale ad un paese che non è proprio il massimo della vita. Ci sto bene, benino, la gente mi saluta, fa i complimenti al mio cane, conosco tanti, tutti conoscono me. Quando sono in giro senza cane, tanti sembrano disperati e mi chiedono come mai sono senza cane. 
C'è anche un cimitero. E pure  un prete - vorrei vedere, con tre chiese-  che non conosco e da quando mi hanno detto che colleziona presepi, non mi sta simpatico. Sarà che quando ero ragazzino sono stato in seminario e di cose che voi umani neanche immaginate ne ho viste, non è che i preti mi stiano simpaticissimi. Volevo parlare di massimi sistemi della vita e di politica, ma poi i tanti amici so tutto io stai zitto te, iniziano a dirmene di tutti i colori, allora vai con il sciocchezzaio. 
Stamattina sono riuscito a fare una bella camminata con il cane, due ore. Partiti alle sette, ritornati alle nove. Oggi pomeriggio altre due tre ore in giro, credo non si possa lamentare. 
Io sono nato e cresciuto vicino a fiumi. Il torrente Borella lassù in quel paese sperduto chiamato Piavola, e poi il fiume Savio a Cesena. E comunque da piccolo, le lavatrici non c'erano e le donne andavano dove c'era un pò di acqua o una fontana a lavare i panni. Comunque acqua sempre presente. Da piccolo in estate, io ero sempre sbolognato dai parenti perchè i miei dovevano lavorare. I primi anni da un fratello di mio padre. I loro vicini avevano quattro figlie e un maschio già grande. Le ragazze, d'estate era caldo e poi c'era la miseria giravano sempre senza mutande. Quando si andava al fiume a portare le vacche a bere e a lavare i panni loro facevano svolazzare le gonne perchè avevano caldo e la passera praticamente sempre all'aria. Mi è venuta in mente questa immagine perchè ho letto che una attrice bolognese, già attrice di Tinto Brass si candiderebbe a Bologna con la signora Borgonzoni. E magari poi ti vengono anche a parlare della famiglia tradizionale e dei valori che di solito devono avere gli altri. Dai è natale è inutile fare gli ironici o i polemici che a noi italiani ci piace vivere, altro che oltranzismi. E se la gente smettesse con le ipocrisie e avesse il coraggio dei propri sentimenti e dei desideri complessi della propria sessualità, vivremmo tutti meglio. 
Buon Natale. Io sono fortunato, ho un casino di gente che mi vuole bene e se sto sempre da solo non è per mancanze, ma per mie scelte. I natali li ho sempre vissuti male, ma adesso sono tranquillo e senza malinconie. Penso a tutte le persone care morte in questi anni, ma anche qua senza malinconie. Con un sorriso e con un grazie e con la speranza che magari da qualche parte posssano volteggiare leggeri , felici e finalmente liberi. 

Stasera mi scrivo i miei desideri. Ne ho tantissimi, ma tre urgenti neanche troppo. Li scrivo su due fogli. Uno lo metto sotto un piatto che mi farà compagnia domani ed un foglio lo metto sotto il cuscino. L'avevo letto in uno dei tanti libri di Jodorowski. Scrivi un desiderio, lascialo per tre notti sotto il cuscino, poi legalo con un nastro rosso, mettilo in un vaso, ricopri di terra e ci pianti una piantina. L'ho fatto diverse volte, non ha mai funzionato, ma è carina come idea. 
Concludo: per chi è felice va bene, chi ha le malinconie, ogni tanto fa bene mandarle via. Chi invece ha dei problemi realmente grossi o sta realmente male , un abbraccio profondo che non risolve nulla, ma sempre abbraccio è. Quindi le cose  migliori per tutti e coraggio che anche il natale finisce, poi ci sarà l'ultimo dell'anno . Oh il tempo passa e per fortuna. La foto di qualche anno fa è di Paolo Comensoli durante una delle nostre camminate in notturna. Ciao e ancora auguri

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