giovedì 11 settembre 2014

tutto sarà giocato a dadi

Stratosferica pioggia da paura stanotte, ora c'è il sole e fino a domenica il tempo dovrebbe restare bello. Ho già concluso i sopralluoghi per la camminata in notturna di sabato e tutto sarà giocato a dadi. Così come il cavaliere e la morte nella loro interminabile partita a scacchi del “settimo sigillo”. Ho un percorso chiaro da cui si dipanano tanti altri percorsi. Escluso la parte iniziale e la parte finale che sono quelle ( con relative azioni ) , ad ogni bivio, incrocio o altro, io contro tutti. Chi vince stabilisce da che parte andare e ad ogni bivio una strada è tranquilla rilassante, l'altra conduce a posti da paura. Ci sarà la possibilità di rimanere sempre asciutti o magari di finire nel fango o in mezzo a boscaglie inesplorate. Il caso non esiste completamente e anche se è impossibile prevedere tutte le possibili varianti, conosco abbastanza bene i posti per evitare che ci possa perdere . Che poi non sarebbe male, la notte e il buio aiutano a perdere la cognizione di spazio e tempo, quindi se poi ci si dovesse perdere, da qualche parte si arriva. E' la vita che voglio raccontare ed esplorare, sono i fantasmi che ci annebbiano la mente che devono uscire per lasciare posto alla leggerezza. Sono le cose non dette, i magoni che uno si porta nel cuore, sono i dettami di una società che ci impongono di tenere tutto dentro. Come se i magoni, le ferite, i dolori e le cose belle appartenessero solo a noi e non anche agli altri. Perchè la solitudine e le paure da soli, in coppia in gruppo, sono una brutta cosa e ci rincretiniscono e ci fanno cattivi intolleranti. Perchè dividere , anche se per poche ore e sotto forma di gioco leggero, il proprio essere persona , mano nella mano di fianco ad altri essere persona è , in questi periodi, di deflagrante possibilità. Io non faccio per gli altri, faccio per me. E così chiederò ai partecipanti quando le carte stabiliranno, (oltre i dadi ci saranno anche le carte) oltre i percorsi, quali azioni fare. Dirò non pensate al narcisismo della bella figura o di “faccio questo per o contro”, dirò fate fare qualcosa che voi desiderate fare, qualcosa che voi vorreste fare e dividetelo. Dirò di osare. Passando a parlare di me, ma va?, oltre la situazione di mia madre, e la mia che mi sono stancato di andare in giro a cercare è che sto scoprendo in maniera negativa dei lati di parenti di mia madre, lati che non avevo mai considerato. Anni fa a Bologna avevo visto un film indiano, non ricordo il titolo. Un ragazzo vestito elegantemente, si toglie gli abiti e sotto ha mutande e canottiera sporche e stracciate. A volte cade la maschera delle persone e ti trovi la merda. A volte invece trovi dei fiori. Non voglio più sprecare energie a dove sotto c'è la merda, anche se appartiene a parenti, le mie energie le voglio dedicare a dove sotto ci sono fiori. Stamattina appena sceso dalla macchina, qua a Romanengo, mi ha investito un fortissimo odore di borotalco. Che con tutto il rispetto e l'amore per Romanengo, non è proprio il posto da fresco odore di borotalco. Magari qualcuno ha fatto il bucato ed ha esagerato con l' ammorbidente. Per ritornare alla camminata di sabato, so benissimo che nella vita non sempre c'è possibilità di scelte, però spesso ci sono dei bivi e se non si sta fermi, da una parte o dall'altra si deve andare. Senza voltarsi indietro e senza rimpianti. Chiederò ai partecipanti di osare, le paure e i pericoli che si creeranno, saranno solo mentali. Enzo ti amo

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