domenica 26 febbraio 2017

non ho capito se era un complimento o una dichiarazione di guerra

Mi ero iscritto al corso di inglese al mio paese, da tre mesi i volantini, da tre mesi chiedevo informazioni. Non si sapeva il giorno, non si sapeva l'orario, il costo super giù. Finalmente si sa il giorno, si sanno gli orari, il costo sempre super giù, faccio i salti mortali, ma mi iscrivo. C'erano ancora diverse cose poco chiare , due ore prima chiedo “si può sapere….”. 
Mi ero comprato anche il quadernino e la penna nuova. Un'ora prima mi telefona una signora, da tre mesi dichiaravo che non avevo mai fatto corsi o lezioni di inglese, mi dice “mi dispiace, ma è un corso per persone che hanno già una base, se arriveranno persone che non hanno mai fatto inglese e diamo vita ad un nuovo corso, la informiamo”. Complimenti all'organizzazione. Ci sono rimasto malissimo. 
Vabbè quest'anno i corsi vanno così, anche i miei non andati. Riprenderò i laboratori teatrali in primavera e all'aperto per un progetto in collaborazione con il parco Oglio Nord, per noi quasi una sorta di pre-odissea. Con il parco Oglio Sud invece ho terminato, sempre in attesa del festival Odissea, un serie di incontri con insegnanti che hanno notevolmente appagato il mio ego. A parte gli scherzi, mi sono dato con il cuore e tanto ho ricevuto. E ho anche cementato un rapporto già forte con la mia amica Lella. 
Ogni tanto mi succede che , causa impegni,devo lasciare il mio cane ad amici (periodi brevissimi, a volte mezza giornata). Lui sta benissimo, ha a disposizione un giardino grande, tanta gente che lo coccola, so che gli manco e anche a me manca tanto e mi viene da ripensare a quando me lo sono portato a casa la prima volta. Dopo diversi rifiuti a darmi un cane, da parte di canili ( la motivazione che con me un cane si sarebbe stressato troppo, ma io avrei preso qualsiasi cane mi avessero dato) trovo un canile privato e in internet la foto di due cuccioli spacciati per boxer. 
Vado, ero interessato alla femmina, lei si boxerina, ma lei era disinteressata a me. L'altro invece, troppo vivace, troppo bellino, era un maschietto e mi si era appiccicato addosso decidendo che era lui ad adottare me. Mi sembrava strano come boxer, ma era tigrato e poi amore a prima vista. Il proprietario, credo che adesso per speculazioni varie questo canile sia stato chiuso, aveva fretta di tirarsi fuori dai piedi questo cane. Pagata la somma pattuita sotto forma di offerta libera, sono stato praticamente obbligato a portare il cane per il microchip in una clinica alle porte di Milano. Il veterinario gentile visita il cane, bel boxer, fisico eccezionale, salute di ferro. 
Era gennaio, ormai notte, nebbia e gelo arrivo a casa. Il cane aveva una fame boia. Poi me lo porto a letto con me. Aveva quattro mesi, non era un cosino perché pesava già dieci chili, però mi sembrava molto magro. Il cane sul letto ha iniziato a saltare, continuava a venirmi addosso per leccarmi. Era felice, io pure. Non ci avevo fatto caso prima , ma puzzava una cosa incredibile, poi per fortuna era solo puzza di canile. E gli avevo detto, puzza non puzza, tu sei il mio cane e mi vai bene così. Nel corso della notte ha iniziato a tossire in maniera fortissima, così fino all'alba. 
Ho degli amici veterinari che hanno una clinica in un paese vicino, spiego la situazione e mi dicono vieni subito. La tosse, viene chiamata tosse del canile, ma oltre la tosse dalla visita emergevano cose che non andavano. Per una settimana tutti i giorni, un casino di esami, anche i raggi, risultato notevoli problemi ai polmoni e soprattutto anemia fortissima. Il cane, pur vivacissimo , si stancava subito, era diventato inappetente, allora ho deciso per i fatti miei che dovevamo risolvere questa situazione. Per farlo mangiare gliene davo io con le mani, inoltre lo obbligavo a tanto movimento. Gli facevo fare chilometri, quando non ce la faceva più, lo prendevo in braccio e lo riportavo a casa.
Dopo diversi mesi, risolti i problemi della tosse e dei polmoni, l'anemia continuava ad essere fortissima. Ho litigato con uno dei medici che voleva fargli il prelievo per il midollo osseo: “ a cosa serve” chiedevo io - “ per sapere che tipo di anemia” mi rispondeva lui. “ e se troviamo che tipo di anemia, esiste poi una cura?” - “no”. Mi sono rifiutato di fare il prelievo, sarebbe stato un accanimento doloroso inutile. E dopo una litigata di ore ho concluso “ascoltami dottore , se deve morire, muore, io sto bene con lui, lui sta bene con me, ho desiderato un cane per una vita e non esiste che mi debba morire per una stupida anemia”. Il medico e gli altri medici miei amici, mi stavano guardando come ad un pazzo. 
Mi sono ripreso il  cane e l'ho riportato a casa. E qua è successo un piccolo miracolo, il cane ha iniziato a mangiare, i giorni seguenti ha iniziato a correre e a giocare senza stancarsi. Ancora altre analisi e dopo un mese, l'anemia era scomparsa, poi abbiamo tenuto controllato per un anno, ma l'anemia scomparsa. Avevo giurato al mio cane che me lo sarei sempre portato con me. Finché era piccolo lo facevo, tante volte l'ho portato a teatro, ai laboratori, ma fuggiva sempre rubando le scarpe a qualcuno. Poi cresciuto viziatissimo, un po' perché aggredito due volte da cani inferociti, un po' per il suo carattere, ma appena vede o sente l'odore di cane maschio in vicinanza, inizia a dare in escandescenze. Per il resto è rimasto adorabile e viziato. Io ho aiutato lui, lui ha aiutato me. 
Chiaro quando ci sono problemi grossi, non sempre è facile superarli o vincerli. Però essere guerrieri e cercare di sconfiggere reali o finti mulini a vento, questo si può. Ogni tanto quando sono in crisi, penso a questo episodio del mio cane che doveva morire per anemia, penso alle tante battaglie dei miei, allora mi passa tutto e mi sento forte. 
Spesso mi succede di incontrare, di vedere, figli di miei amici. E mi commuovo perché di ragazzi in gamba ce ne sono tanti, peccato che molti , per inseguire un lavoro, un sogno, un ideale di vita siano in giro per per il mondo. In giro per il mondo va bene, ma quando lo fai perché qua non trovi una dimensione tua o semplicemente un lavoro che tale si chiami, no non è bello. Questi ragazzi e ragazze che conoscevo da bambini, quando ci vediamo sono grandi sorrisi e la commozione aumenta. 
Ogni tanto scappate e fuga a Cesena, per andare sulla tomba dei miei, un saluto e un fiore, per dare un po' di aria alla casa, ma poi ritorno subito su, il posto dove comunque in questi tempi mi sento a casa. Da quando sono nato il tempo massimo che sono riuscito a resistere in una casa è stato di dieci anni. Molte volte anche meno. Improvvisamente non mi sento più a casa e devo cercare altro. Queste continue fughe sono la mia dannazione e la mia salvezza, per adesso, sono ormai sei mesi che abito nella casa nuova, sto bene, fra qualche anno vedremo. 
Avevo pensato di piantare questa primavera anche qualche melone cocomero e zucche. E' che il cane, quando vede qualcosa di rotondo, pensa sia una sua pallina e me lo va a strappare. Tipo ad agosto c'era una piantina di cocomero e due cocomerini che stavano crescendo belli. Un giorno ho sgridato il cane e lui in due secondi ha strappato la piantina e sbranato i due cocomerini. Fra non molto si sveglierà anche la tartaruga, spero, e anche lei qualche danno riesce a farlo. 
L'altro giorno un amico, intanto che il mio cane continuava ad abbaiare contro il suo , mi dice : “ se non fosse che il tuo cane odia i maschi, direi che vi assomigliate tantissimo di carattere”. Mi è rimasto il dubbio se fosse un complimento o una dichiarazione di guerra.

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