Mi ero iscritto
al corso di inglese al mio paese, da tre mesi i volantini, da tre
mesi chiedevo informazioni. Non si sapeva il giorno, non si sapeva
l'orario, il costo super giù. Finalmente si sa il giorno, si sanno
gli orari, il costo sempre super giù, faccio i salti mortali, ma mi
iscrivo. C'erano ancora diverse cose poco chiare , due ore prima
chiedo “si può sapere….”.
Mi ero comprato anche il quadernino
e la penna nuova. Un'ora prima mi telefona una signora, da tre mesi
dichiaravo che non avevo mai fatto corsi o lezioni di inglese, mi
dice “mi dispiace, ma è un corso per persone che hanno già una
base, se arriveranno persone che non hanno mai fatto inglese e diamo
vita ad un nuovo corso, la informiamo”. Complimenti
all'organizzazione. Ci sono rimasto malissimo.
Vabbè quest'anno i
corsi vanno così, anche i miei non andati. Riprenderò i laboratori
teatrali in primavera e all'aperto per un progetto in collaborazione
con il parco Oglio Nord, per noi quasi una sorta di pre-odissea. Con
il parco Oglio Sud invece ho terminato, sempre in attesa del festival
Odissea, un serie di incontri con insegnanti che hanno notevolmente
appagato il mio ego. A parte gli scherzi, mi sono dato con il cuore e
tanto ho ricevuto. E ho anche cementato un rapporto già forte con la
mia amica Lella.
Ogni tanto mi succede che , causa impegni,devo
lasciare il mio cane ad amici (periodi brevissimi, a volte mezza
giornata). Lui sta benissimo, ha a disposizione un giardino grande,
tanta gente che lo coccola, so che gli manco e anche a me manca tanto
e mi viene da ripensare a quando me lo sono portato a casa la prima
volta. Dopo diversi rifiuti a darmi un cane, da parte di canili ( la
motivazione che con me un cane si sarebbe stressato troppo, ma io
avrei preso qualsiasi cane mi avessero dato) trovo un canile privato
e in internet la foto di due cuccioli spacciati per boxer.
Vado, ero
interessato alla femmina, lei si boxerina, ma lei era disinteressata
a me. L'altro invece, troppo vivace, troppo bellino, era un
maschietto e mi si era appiccicato addosso decidendo che era lui ad
adottare me. Mi sembrava strano come boxer, ma era tigrato e poi
amore a prima vista. Il proprietario, credo che adesso per
speculazioni varie questo canile sia stato chiuso, aveva fretta di
tirarsi fuori dai piedi questo cane. Pagata la somma pattuita sotto
forma di offerta libera, sono stato praticamente obbligato a portare
il cane per il microchip in una clinica alle porte di Milano. Il
veterinario gentile visita il cane, bel boxer, fisico eccezionale,
salute di ferro.
Era gennaio, ormai notte, nebbia e gelo arrivo a
casa. Il cane aveva una fame boia. Poi me lo porto a letto con me.
Aveva quattro mesi, non era un cosino perché pesava già dieci
chili, però mi sembrava molto magro. Il cane sul letto ha iniziato a
saltare, continuava a venirmi addosso per leccarmi. Era felice, io
pure. Non ci avevo fatto caso prima , ma puzzava una cosa
incredibile, poi per fortuna era solo puzza di canile. E gli avevo
detto, puzza non puzza, tu sei il mio cane e mi vai bene così. Nel
corso della notte ha iniziato a tossire in maniera fortissima, così
fino all'alba.
Ho degli amici veterinari che hanno una clinica in un
paese vicino, spiego la situazione e mi dicono vieni subito. La
tosse, viene chiamata tosse del canile, ma oltre la tosse dalla
visita emergevano cose che non andavano. Per una settimana tutti i
giorni, un casino di esami, anche i raggi, risultato notevoli
problemi ai polmoni e soprattutto anemia fortissima. Il cane, pur
vivacissimo , si stancava subito, era diventato inappetente, allora
ho deciso per i fatti miei che dovevamo risolvere questa situazione.
Per farlo mangiare gliene davo io con le mani, inoltre lo obbligavo
a tanto movimento. Gli facevo fare chilometri, quando non ce la
faceva più, lo prendevo in braccio e lo riportavo a casa.
Dopo
diversi mesi, risolti i problemi della tosse e dei polmoni, l'anemia
continuava ad essere fortissima. Ho litigato con uno dei medici che
voleva fargli il prelievo per il midollo osseo: “ a cosa serve”
chiedevo io - “ per sapere che tipo di anemia” mi rispondeva lui.
“ e se troviamo che tipo di anemia, esiste poi una cura?” - “no”.
Mi sono rifiutato di fare il prelievo, sarebbe stato un accanimento
doloroso inutile. E dopo una litigata di ore ho concluso “ascoltami
dottore , se deve morire, muore, io sto bene con lui, lui sta bene
con me, ho desiderato un cane per una vita e non esiste che mi debba
morire per una stupida anemia”. Il medico e gli altri medici miei
amici, mi stavano guardando come ad un pazzo.
Mi sono ripreso il
cane e l'ho riportato a casa. E qua è successo un piccolo miracolo,
il cane ha iniziato a mangiare, i giorni seguenti ha iniziato a
correre e a giocare senza stancarsi. Ancora altre analisi e dopo un
mese, l'anemia era scomparsa, poi abbiamo tenuto controllato per un
anno, ma l'anemia scomparsa. Avevo giurato al mio cane che me lo
sarei sempre portato con me. Finché era piccolo lo facevo, tante
volte l'ho portato a teatro, ai laboratori, ma fuggiva sempre rubando
le scarpe a qualcuno. Poi cresciuto viziatissimo, un po' perché
aggredito due volte da cani inferociti, un po' per il suo carattere,
ma appena vede o sente l'odore di cane maschio in vicinanza, inizia a
dare in escandescenze. Per il resto è rimasto adorabile e viziato.
Io ho aiutato lui, lui ha aiutato me.
Chiaro quando ci sono problemi
grossi, non sempre è facile superarli o vincerli. Però essere
guerrieri e cercare di sconfiggere reali o finti mulini a vento,
questo si può. Ogni tanto quando sono in crisi, penso a questo
episodio del mio cane che doveva morire per anemia, penso alle tante
battaglie dei miei, allora mi passa tutto e mi sento forte.
Spesso mi
succede di incontrare, di vedere, figli di miei amici. E mi commuovo
perché di ragazzi in gamba ce ne sono tanti, peccato che molti , per
inseguire un lavoro, un sogno, un ideale di vita siano in giro per
per il mondo. In giro per il mondo va bene, ma quando lo fai perché
qua non trovi una dimensione tua o semplicemente un lavoro che tale
si chiami, no non è bello. Questi ragazzi e ragazze che conoscevo da
bambini, quando ci vediamo sono grandi sorrisi e la commozione
aumenta.
Ogni tanto scappate e fuga a Cesena, per andare sulla tomba
dei miei, un saluto e un fiore, per dare un po' di aria alla casa, ma
poi ritorno subito su, il posto dove comunque in questi tempi mi
sento a casa. Da quando sono nato il tempo massimo che sono riuscito
a resistere in una casa è stato di dieci anni. Molte volte anche
meno. Improvvisamente non mi sento più a casa e devo cercare altro.
Queste continue fughe sono la mia dannazione e la mia salvezza, per
adesso, sono ormai sei mesi che abito nella casa nuova, sto bene, fra
qualche anno vedremo.
Avevo pensato di piantare questa primavera
anche qualche melone cocomero e zucche. E' che il cane, quando vede
qualcosa di rotondo, pensa sia una sua pallina e me lo va a
strappare. Tipo ad agosto c'era una piantina di cocomero e due
cocomerini che stavano crescendo belli. Un giorno ho sgridato il cane
e lui in due secondi ha strappato la piantina e sbranato i due
cocomerini. Fra non molto si sveglierà anche la tartaruga, spero, e
anche lei qualche danno riesce a farlo.
L'altro giorno un amico,
intanto che il mio cane continuava ad abbaiare contro il suo , mi
dice : “ se non fosse che il tuo cane odia i maschi, direi che vi
assomigliate tantissimo di carattere”. Mi è rimasto il dubbio se
fosse un complimento o una dichiarazione di guerra.
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