sabato 27 dicembre 2014

non è una scelta razionale

Aveva iniziato a nevicare, poi troppo freddo, fortuna ha smesso. Ho cercato di portare fuori il cane per l'ultimo girettino della giornata, ma non ne ha voluto sapere. Da quando ho smesso di mangiare carne, sto sperimentando piatti che mi piacciono moltissimo. Soprattutto di verdure crude così non ho tegami o padelle da lavare. Ho riscoperto i lupini ed erano secoli che non li mangiavo, ma ho riscoperto anche il miglio, il cavolo nero, i fagioli azuki e le noci. Ci sono in giro crocchette vegetali, ma se si leggono gli ingredienti sono talmente tanti gli addensanti, i pomodori, i tipi di olio, i lievitanti che meglio farsele da soli. Non mi considero vegetariano, ma solo uno che non ha più voglia di mangiare carni, pesci e derivati e cose in scatola. Anni fa compravo le zuppe congelate già preparate, ma anche quelle hanno tanta roba e lieviti da fare paura. Oltre i famosi grassi vegetali che altro non sono che olio di palma. La mia non è una scelta razionale studiata, ma improvvisa, d'impatto e con poche teorie. Avevo deciso anche di non mangiare più dolci, una sorta di fioretto laico , almeno fino a che non trovavo la soluzione degli enigmi della mia vita e della mia nascita. Infatti niente torte, pandori, panettoni o cioccolato. Stamattina ho detto fanculo , sono andato al bar ( dopo la mia colazione di yogurt di soya, arancia, uva e caffè ) e cioccolata in tazza e girella con l'uvetta. Allora mi sono ripromesso di mantenere il mio fioretto laico, ma solo dopo le 9 di mattina. Non sono vegetariano o vegano perchè quelli che conosco io, oltre a tanta teoria, sono magri magri e io sono dimagrito al massimo di un etto. In questi mesi sono morte tantissime persone , alcune le conoscevo direttamente , altre parenti di amici. Mi stupisce e mi annichilisce sempre questo mistero della morte. In questi giorni a Cesena sono spessissimo in struttura da mia madre. Bella struttura, operatori molto in gamba, eppure questa idea della morte è li: presente, continua. In attesa. E' un alito , inodore, insapore, però ogni tanto te lo senti passare di fianco e ti vengono i brividi. Quando giro con il cane ci sono ancora persone che mi chiedono di che razza sia. Sto rispondendo che è un incrocio particolare, un alano piccolo e tigrato, una nuova razza che si chiama “il cane di Enzo”. L'altro giorno in giro, alcuni ragazzini hanno sparato dei petardi. Il mio cane in stato di panico che vuol dire : o che si blocca completamente o comincia ad andare all'impazzata. Ho scoperto che se lo coccolo è peggio, inizia a tremare e mi viene il magone, allora ho provato a cantargli delle canzoncine. Funziona, anche se sono stonato come pochi. Quel giorno dei ragazzini che sparavano i petardi, ho iniziato ad inventarmi delle canzoncine che cantavo a voce bassissima. Mi si ferma di fianco un vecchio in bicicletta e mi urla “ lo sai che uno così stonato non l'avevo mai sentito?”. Lo stesso vecchietto che io non conosco e che mesi fa mi aveva gridato in dialetto “adesso ti sei fatto anche il cane?” quasi fosse un vestito o una macchina da sfoggiare. Mi è capitato qualche sera fa di vedere in tv il programma “ così lontani così vicini”. Orribile spettacolarizzazione del dolore. Ma se sai nome cognome data di nascita , non te lo puoi andare a cercare da solo? Per curiosità ho guardato il sito. Un fogliettino ridicolo da compilare e la dicitura “casting”. E poi la dicitura di tutti i vari format, magari non sei scelto in questo “casting”. Oggi mia madre era molto giù e allora in uno dei suoi ormai pochi attimi di lucidità , le dico “raccontami di quando sono nato”. Mi ha risposto “cosa vuoi che sappia, ti ho adottato”. Poi si è messa a ridere “scherzavo”, poi è entrata nello stato di sogno confusionale. Ho ricevuto delle mail bellissime e ho verificato se fossero state realmente spedite a me, o inoltrate per sbaglio. Volevo parlare di persone oggi, straordinarie nella loro non straordinarietà, volevo parlare di viaggi e di sogni, ma mi sono incartapecorito nei miei fantasmi. Per cui oggi, niente persone, niente viaggi, niente sogni, un po' di sciocchezze e tanti tantissimi auguri. Un abbraccio a quegli amici che in questi giorni hanno perso i loro cari, un abbraccio a chi sta male non necessariamente fisicamente, un abbraccio a chi invece di sorridere avrebbe solo voglia di piangere e un abbraccio comunque, ciao.

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