martedì 4 novembre 2014

il signore dei cani e il samurai di Kurosawa

Un po' qua un po' a Cesena, il cane comincia a fare confusione sugli orari e anche sui comportamenti. E io che mi sento in colpa, gli sto concedendo un po' troppo e questo non fa bene né al cane né al padrone. Da un po' di tempo si sveglia alle quattro e inizia a fare le sceneggiate. Stamattina alle quattro mi sono alzato, ho aperto la porta e gli dico adesso vai fuori lasciami dormire. Ma senza di me non esce, allora gli ho buttato il giocattolino giù per le scale. Ho lasciato la porta aperta, non era freddo tirava vento, cambiare l'aria fa solo bene e ritorno a letto. Dopo un po' mi devo alzare c'è movimento, vado a vedere i cani sono tre. Butto fuori le due border collie , mi tengo il mio cane e chiudo la porta, alle cinque e mezzo mi sono alzato definitivamente. Dove abito, il mio cane sta bene, lo spazio è enorme, c'è anche il laghetto, il ruscelletto e le lepri, il problema che non vorrebbe mai uscire dal cancello. Il problema adesso sono anche le due border collie che pur avendo un padrone, pur coccolate da tutti, hanno deciso di adottarmi e stazionano perennemente, anche di notte, sulle scale di casa. E quando giro con il mio, loro ci seguono sempre. Dove abito mi chiamano l'uomo dei cani. Qualche giorno fa dico basta sto merdaio e faccio una bella pulizia di casa. Soddisfatto , tutto pulito, il cane addormentato sul mio letto (7,30 del mattino) faccio ancora un po' di cosine , poi vado nella sala e vedo sporco, non riuscivo a capire. Le due cagnette si erano trascinate di pancia dalla porta fino sotto al tavolo. Hai un bel da dire “oh ragazze, avete una casa , avete un padrone, cosa volete da me?”. A volte la gente dice “ un cane può essere meglio di una persona”. No dai, un cane pur adorabile, è un cane e una persona è pur sempre una persona. E in questo periodo le persone mi mancano tantissimo. Da tre, quattro anni non leggo un libro, un giornale, non vedo un film, non vado a cena fuori, non vado in giro né in qualche localaccio, non faccio quelle cose belle chiamate cosacce. Ma non mi creo dei problemi, ci sono altre urgenze ed inutile farsi menate. Quando sono a Cesena faccio praticamente un'ora in giro con il cane, due ora da mia madre. Fino a sera. A volte mia madre dorme in continuazione neanche si accorge della mia presenza, ma voglio esserci. Giusto non giusto non lo so, ma credo sia importante non fare sentire una persona, tua madre, sola. Ormai sono di casa e mi trattano tutti con affetto, ogni tanto porto anche il cane e riesco a creare un piacevole trambusto. Lui è felice di entrare in struttura e di beccarsi le coccole di tutti. Però la sera quando esco, l'ho sempre raccontato, il cuore è pesante e anche la testa. Ho quasi l'impressione che il cervello mi si spappoli un pochino alla volta. Una amica mi aveva scritto perchè preoccupata per le mie ricerche, preoccupata che io possa cadere in quel buco rischioso chiamato in tante maniere. Non sono le ricerche a crearmi dei problemi. Ormai do per assodato, le paure sono altre, dall'infanzia in poi mi sono ripiombate tutte addosso. Non sono le ricerche delle mie origini a crearmi dei problemi, non più, qualche volta. Chiuso con il prete Boliviano che pur con tutta la buona volontà, neanche conosce tutti i paesi di cui parlo, ho trovato un altro prete che gli sono diventato simpatico perchè gli ho detto che sono stato in seminario e molti miei amici lui li conosce. Lui ha a che fare direttamente con il paese che ho scritto sulle carte. Però finora nessuna risposta. In quel paese non ci vado più, mi mette angoscia. Il numero della strada non riesco a trovarlo, ma ci sono due case, prima di arrivare al paese, che non hanno numerazione. Una sulla destra, è una bella enorme casa contadina con tantissimi fiori, un po' lasciata andare, ma bella. Passando un giorno ho visto un uomo che aveva i capelli come i miei. E sono scappato. L' altra casa, sulla sinistra è una casa enorme con finestre e porte piene di inferriate. Sembra ci debba essere un arsenale militare tanto è blindata. Non è la classica casa contadina, sembra abbandonata, sempre porte e finestre chiuse, ma c'è un cane grosso nero e un cavallo bellissimo. Ogni tanto anche un trattore. Qui in mezzo a due alberi c'è un palo e sopra , quasi una bandiera , un cavallo a dondolo per bimbi piccolissimi. Non vado più in quei posti, perchè soprattutto questa casa blindata mi crea delle fitte impressionanti al cuore e delle scariche violente al cervello. La mia tattica era di farmi vedere e di fare parlare di me. Ma non posso andare oltre quello che sono già andato perchè devo proteggere mia madre. Le devo tanto, è lei mia madre, ora è confusa nei suoi fantasmi e non vogli le cadano addosso anche le inevitabili chiacchiere di gente e parenti. Però da quando ho iniziato a muovermi, strani movimenti stanno succedendo. E' da una vita che stanno succedendo e a volte non capisco se sono sano o completamente paranoico. L'ultimo avvistamento al paese, quello ufficiale. Al cimitero. Che uno non ci capita per caso dato che è isolato su di una collinetta. Arrivo, sempre presto, un po' perchè non ho voglia di vedere nessuno, un po' perchè ho sempre tante cose da fare. Spesso vado con il cane, ma non lo porto più dentro perchè ormai considera il cimitero come suo e se entra qualcuno gli abbaia mica da ridere. Il cane lo lascio in macchina, finiti i miei giri, faccio fare il giretto a lui. Dicevo, c'era parcheggiata una jeep, di quelle grandi che costano più di un monolocale. Parcheggio dietro, mi accorgo che la macchina ha il motore acceso , ma non faccio caso. Appena entrato al cimitero, che è piccolissimo, sento arrivare dei passi. Un signore suppergiù della mia età. Faceva finta di gironzolare e guardare le tombe. Gli ho detto buongiorno, mi ha risposto buongiorno, ma la strana sensazione che mi guardasse di nascosto. Poi sono uscito e fortuna era arrivato il sacrestano ad aprire la chiesa per cui ho tirato fuori il cane dalla macchina e ho iniziato a parlare con il sacrestano che non è proprio il sacrestano, ma un giovanotto che alle messe suona la chitarra. Subito è uscito l'altro signore e non so per quale motivo è stato colpito dal cane. Ci siamo guardati per un attimo, lui la faccia molto seria. Mi sono sempre vantato , appeno vedo una persona, di vedere subito tutto l'insieme, dal tipo di scarpe, ai capelli. Ultimamente vedo solo particolari e non so più vedere il totale. Di questa persona mi ha colpito l'aspetto . Fisico eccezionale, poco più alto di me, ma sembrava me quando avevo trenta anni. I capelli. Pelato e i capelli solo ai lati. Quando ci siamo guardati ho pensato : “sembra uscito da un film di Kurosawa". Poco più giovane o anziano di me, non so, però ho realizzato dopo, sembrava me da giovane come mi fossi rasato i capelli in fronte, così come i samurai dei film di kurosawa. Mia madre sa vedere le cose nei sogni e un giorno mi aveva detto: “anche i tuoi fratelli ti stanno cercando, ma non sanno chi sei”. Una volta mi aveva anche detto “ quello più vecchio mi conosce, ma non sa che sei tu il fratello che stanno cercando”. Mi sono guardato allo specchio e mi trovo enormemente invecchiato e avere in continuazione a che fare con le malattie e i fantasmi , non fa bene alla salute. Fra una settimana partiamo con la presentazione della stagione. Spero di riuscire a non essere più assente così come lo sono stato in questi miei ultimi anni. Il signore che ho visto sulla jeep, mi dava l'idea di un geometra o architetto. Forse più geometra perchè sono loro che gli piace farsi vedere con i macchinoni. Chissà se lui o gli altri usano il computer o sanno minimamente navigare in internet. Se sanno il mio nome e cognome, non è difficilissimo trovarmi. Mi piacerebbe chiamarli a casa mia e dormire per una notte tutti insieme nel mio lettone. Poi ognuno per la sua strada. Il cane inizia ad essere insofferente e anch'io. Gli dico dai Peter andiamo a casina ed è già subito in piedi. Ma porca troia le vite complicate.

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