Aveva iniziato a nevicare, poi
troppo freddo, fortuna ha smesso. Ho cercato di portare fuori il cane
per l'ultimo girettino della giornata, ma non ne ha voluto sapere. Da
quando ho smesso di mangiare carne, sto sperimentando piatti che mi
piacciono moltissimo. Soprattutto di verdure crude così non ho
tegami o padelle da lavare. Ho riscoperto i lupini ed erano secoli
che non li mangiavo, ma ho riscoperto anche il miglio, il cavolo
nero, i fagioli azuki e le noci. Ci sono in giro crocchette vegetali,
ma se si leggono gli ingredienti sono talmente tanti gli addensanti,
i pomodori, i tipi di olio, i lievitanti che meglio farsele da soli.
Non mi considero vegetariano, ma solo uno che non ha più voglia di
mangiare carni, pesci e derivati e cose in scatola. Anni fa compravo
le zuppe congelate già preparate, ma anche quelle hanno tanta roba e
lieviti da fare paura. Oltre i famosi grassi vegetali che altro non
sono che olio di palma. La mia non è una scelta razionale studiata,
ma improvvisa, d'impatto e con poche teorie. Avevo deciso anche di
non mangiare più dolci, una sorta di fioretto laico , almeno fino a
che non trovavo la soluzione degli enigmi della mia vita e della mia
nascita. Infatti niente torte, pandori, panettoni o cioccolato.
Stamattina ho detto fanculo , sono andato al bar ( dopo la mia
colazione di yogurt di soya, arancia, uva e caffè ) e cioccolata in
tazza e girella con l'uvetta. Allora mi sono ripromesso di mantenere
il mio fioretto laico, ma solo dopo le 9 di mattina. Non sono
vegetariano o vegano perchè quelli che conosco io, oltre a tanta
teoria, sono magri magri e io sono dimagrito al massimo di un etto.
In questi mesi sono morte tantissime persone , alcune le conoscevo
direttamente , altre parenti di amici. Mi stupisce e mi annichilisce
sempre questo mistero della morte. In questi giorni a Cesena sono
spessissimo in struttura da mia madre. Bella struttura, operatori
molto in gamba, eppure questa idea della morte è li: presente,
continua. In attesa. E' un alito , inodore, insapore, però ogni
tanto te lo senti passare di fianco e ti vengono i brividi. Quando
giro con il cane ci sono ancora persone che mi chiedono di che razza
sia. Sto rispondendo che è un incrocio particolare, un alano piccolo
e tigrato, una nuova razza che si chiama “il cane di Enzo”.
L'altro giorno in giro, alcuni ragazzini hanno sparato dei petardi.
Il mio cane in stato di panico che vuol dire : o che si blocca
completamente o comincia ad andare all'impazzata. Ho scoperto che se
lo coccolo è peggio, inizia a tremare e mi viene il magone, allora
ho provato a cantargli delle canzoncine. Funziona, anche se sono
stonato come pochi. Quel giorno dei ragazzini che sparavano i
petardi, ho iniziato ad inventarmi delle canzoncine che cantavo a
voce bassissima. Mi si ferma di fianco un vecchio in bicicletta e mi
urla “ lo sai che uno così stonato non l'avevo mai sentito?”. Lo
stesso vecchietto che io non conosco e che mesi fa mi aveva gridato
in dialetto “adesso ti sei fatto anche il cane?” quasi fosse un
vestito o una macchina da sfoggiare. Mi è capitato qualche sera fa
di vedere in tv il programma “ così lontani così vicini”.
Orribile spettacolarizzazione del dolore. Ma se sai nome cognome data
di nascita , non te lo puoi andare a cercare da solo? Per curiosità
ho guardato il sito. Un fogliettino ridicolo da compilare e la
dicitura “casting”. E poi la dicitura di tutti i vari format,
magari non sei scelto in questo “casting”. Oggi mia madre era
molto giù e allora in uno dei suoi ormai pochi attimi di lucidità ,
le dico “raccontami di quando sono nato”. Mi ha risposto “cosa
vuoi che sappia, ti ho adottato”. Poi si è messa a ridere
“scherzavo”, poi è entrata nello stato di sogno confusionale. Ho
ricevuto delle mail bellissime e ho verificato se fossero state
realmente spedite a me, o inoltrate per sbaglio. Volevo parlare di
persone oggi, straordinarie nella loro non straordinarietà, volevo
parlare di viaggi e di sogni, ma mi sono incartapecorito nei miei
fantasmi. Per cui oggi, niente persone, niente viaggi, niente sogni,
un po' di sciocchezze e tanti tantissimi auguri. Un abbraccio a
quegli amici che in questi giorni hanno perso i loro cari, un
abbraccio a chi sta male non necessariamente fisicamente, un
abbraccio a chi invece di sorridere avrebbe solo voglia di piangere e
un abbraccio comunque, ciao.
sabato 27 dicembre 2014
venerdì 19 dicembre 2014
gli amici dell'infanzia, il natale e il panico del cane
Questa mattina ho spedito due
miei libri a vecchi amici di infanzia. Diversi mesi fa mi avevano
rintracciato tramite internet e mi avevano chiamato per un pranzo con
tutti i bambini di allora che avevamo costituito la nostra classe
delle elementari. Io molto indeciso, avevo paura di cosa non so,
avevo voglia di vedere qualcuno, non avevo voglia di vedere tutti.
Altre strade, altre esperienze, altre vite. Lo avevo scritto su Fb e
piacevolmente tanti commenti : “vai, non andare, cosa te ne
frega....” poi per fortuna mi è arrivata improvvisa una data per
uno spettacolo, proprio quel giorno li e mi sono salvato. Poi con
uno degli amici ci siamo parlati spesso tramite telefono e mail e ci
siamo anche visti. Senza troppe sorprese dato che comunque ci stavamo
già seguendo su fb. Ne è nato un rapporto di stima e di simpatia.
Lo ammiro molto. Domenica scorsa ho rivisto un altro di questi amici.
Con lui però eravamo vicini di casa,le nostre madri amiche e nati
nello stesso giorno. Sempre ammesso che il mio sia quel giorno lì.
Abbiamo vissuto praticamente da fratelli. Lui era alto magro, bello.
Poi io sono andato in seminario, poi sono uscito e altre scuole e ci
siamo persi. Ci eravamo rivisti attorno ai 20 anni, lui fidanzato mi
raccontava le sue imprese erotiche, io neanche sapevo cosa fosse il
sesso. Assieme eravamo andati a vedere “l'uomo da marciapiede e
dopo fantasticavo : io Dustin Hoffman e lui il bellone. Lui sempre
molto più affettuoso di me, io sempre un pochino più ostico. Poi ho
avuto notizie di lui tramite i racconti di mia madre. Anni fa gli
avevo telefonato per vederlo, ma poi la sua voce al telefono, voce
bella grossa, da persona arrivata, mi avevano fatto desistere. In
struttura dove c'è mia madre, tempo fa ho conosciuto sua moglie, una
bella e simpatica bersagliera che pure lei aveva la madre ricoverata.
Mi sono fatto raccontare molto del mio amico e mi ero fatto l'idea di
un uomo magro magro , alto e con una gran pancia. Domenica scorsa arrivo in
camera da mia madre, mi arriva un bonone esagerato, si con un pochino
di pancia, ma negli omoni la pancia ci sta. Mi sorride e non riuscivo
a capire chi fosse. Poi mi dice ti posso abbracciare? Urca! Era il
mio amico fratello. Ero molto a disagio, la sera precedente avevo
fatto il Caravaggio a Ostiano, avevo dormito poco, non avevo avuto
neanche tempo per una doccia e subito i 300 chilometri di autostrada.
La barba di due settimane, spettinato come al solito, imbranato come
al solito. Lui era elegantissimo, ben pettinato, perfettamente
rasato, profumato, ma soprattutto ancora tanto bello. Si parlava e
ogni tanto mi diceva “ dai vieni che ti do un abbraccio”. Che un
omone quando ti abbraccia, non ti abbraccia, ti stritola. Poi chiaro
mi è partita la testa e quando ci siamo salutati sono subentrati
tutti i fantasmi. Due giorni prima avevo ricevuto notizie che mi
avevano sconvolto mica poco. Ho detto basta alla mie ricerche che sto
diventando matto, però una soddisfazione me la volevo togliere. Non
riuscivo a sapere dove ero stato battezzato per cui dico, tagliamo la
testa al toro e telefono alla chiesa dove ero stato cresimato.
Sembrava che il prete aspettasse la mia chiamata, infatti aveva i
documenti a portata di mano. “ mi dica quando posso venire” dico
io. “Non interessa che vieni” , mi dice il prete. “ ho qua a
portata di mano”. Scomparsi e non registrati i miei documenti di
battesimo. Ancora mistero su mistero. Già nel mio atto di nascita,
sotto il nome del paese, era stato scritto un altro nome cancellato
poi con il raschietto. Questa cosa del battesimo è stato un colpo
pesante, pari a quello di quando ho scoperto che il mio paese di
nascita non era quello che mi avevano sempre detto. Quindi quando ho
visto il mio amico di infanzia, non solo ero stanco, barbone, un
pochino puzzone, ma anche in totale stato confusionale. Chissà se mi
ha abbracciato per affetto o per pietà. Scherzo. Continuo a pensare
comunque di essere un uomo fortunato. Ho amici adorabili, ho un
collega che è amico e anche vicino di casa e ci integriamo a
vicenda, ho un cane cui non potrei più rinunciare, ho la possibilità
di avere scelto di fare quello che volevo fare, ho la bellezza della
mia vita un pochino strana . Si sono un omino fortunato. In questi
giorni sarò spesso in struttura da mia madre, giorni di festa di
felicità. Per molte persone non saranno giorni di festa o di
felicità. Ho concluso il primo ciclo di laboratori nelle scuole. A
gennaio si ricomincia anche con gli adulti la sera, ne ho già tanti
iscritti. Vorrei morire il più tardi possibile in piena salute
fisica e mentale. Arriva natale, arrivano le feste, vorrei
abbracciare tutti i miei amici e tutte le persone che conosco. Vorrei
tante cose, ma è la vita che volevo per me e quindi va bene così
Enzo. Un abbraccio a tutti con la speranza che ci si ricordi anche di
chi sta peggio di noi e per favore niente botti o fuochi d'artificio
che il mio cane, e non solo lui, ha una gran paura e entra in stato
di panico. E poi a vederlo così entro anch'io nel panico. ciao
giovedì 11 dicembre 2014
e la nebbia un pò alla volta si ingloba tutto
Alcune mattinate prima dell'alba
di questo inverno ormai arrivato, sono magiche. Come ieri. Luna a tre
quarti, aria pulita, in lontananza le montagne,non so se bresciane o
bergamasche, innevate, erba ghiacciata. Poi l'arrivo dell'alba e la
nebbia che un po' alla volta ha riempito tutto Sono così talmente a
strati la mattina prima dell'alba ( maglia, polo, tuta da ginnastica,
felpa termica da montagna, pantaloni grossi, giacca a vento, due paia
di calze di lana, stivali, e berrettino con tanto di para orecchi)
che se dovessi cadere non riuscirei ad alzarmi. Ieri sera avevo
voglia di qualcosa di particolare, non tengo dolci in casa perchè mi
fanno male e non riesco ad avere regole. Li divoro. Così ho tagliato
un'arancia a cubetti, un po' di zucchero di canna, un po' di grappa.
Ora ho mal di stomaco, ma stanotte, prima volta dopo tanto tempo, ho
fatto sogni bellissimi. Chissà se l'arancia, lo zucchero o la
grappa. Ormai da due anni, praticamente da quando ho il cane, sono
diventato non dico vegetariano, praticamente vegano. Allora. per non
esagerare, dato che tofu e seitan non mi fanno impazzire, ho aggiunto
alla dieta un po' di formaggio grana. In famiglia non siamo mai
stati grandi carnivori. Praticamente da una vita non mangiavo carni
tipo cacciagione, asini, cavalli, oche, anatre, pecore o capre, e un
po' alla volta , in maniera naturale ho eliminato il maiale,
prosciutto crudo o carni salate ogni tanto, mucche e vitelli. Il
pollo e derivati, tipo uova mi fanno schifo. Poi ho eliminato anche
il pesce. Mio padre gli ultimi anni della sua vita non voleva più il
pesce perchè diceva ingrassato con le persone morte nel
mediterraneo. E tutte le volte che cercavo di comprare il pesce, mi
veniva in mente questa immagine. Ogni tanto qualche scatoletta di
tonno o salmone affumicato, ma poi mi sono stancato anche di queste.
I formaggi mi facevano impazzire, ma poi mi sono detto “ e io mi
devo ingozzare con tutti questi grassi ?”. Latte e yogurt non li
digerisco. Se capita mangio ancora di tutto, sta di fatto che però
ho cambiato totalmente la mia alimentazione. Qualcuno ha mai sentito
come e quanto urlano i maiali quando vengono caricati sui camion per
andare al macello? Però quando vedo dei dolci divento onnivoro , poi
sto male e allora cerco di starci lontano. Nei giorni passati ,a
Cesena, mi hanno colpito due persone. Un giovanotto, circa 48 anni.
L'avevo conosciuto andando al cimitero su in collina. Pulitino
perbenino, brava persona , bella famiglia, cattolico di quelli che
suonano anche in chiesa, belloccio e sorridente. Nel corso di una
anno l'ho visto cambiare . L'altro giorno , da un mese che non lo
vedevo, c'era la sua macchina, sono entrato in chiesa per salutarlo.
Ingrassato, faccia gonfia piena di foruncoli rossi. Occhi da pianto.
Abbiamo iniziato a parlare, era in stato confusionale e faticava a
fare uscire le parole. Il sorriso di un tempo, solo un ricordo. Da
undici mesi in mobilità senza nessun tipo di speranze. Ha iniziato a
spiaccicare tante parole, ma poi sono iniziate ad arrivare persone
per la messa e l'ho salutato. L'altra persona, una giovanotta di 40
anni. Magra, troppo educata, troppo brava, troppo gentile, troppo
suorina. Due mesi fa , lavora nella struttura dove c'è mia madre, mi
aveva salutato con “ Enzo sono conciata come te, non ho nessuno ,
solo mia madre e mia nonna sempre ammalate. Sono andata anche a
Medjugori, ma non mi è servito a nulla”. Poi è crollata. L'ho
rivista dopo due mesi e l'ho salutata con un grande abbraccio, ma
ancora non ne è uscita e si intravedono altri crolli. Mi piacciono
molto le persone, mi piace ascoltare le loro storie, mi piace ,
attraverso le loro storie , capire quale il termometro della nostra
società. A volte mi piacerebbe avere una bacchetta magica, ma ce se
ne sono già troppi che rovinano il mondo perchè pensano di avere la
bacchetta magica, però già il parlare e la coerenza con sé e con
gli altri, non sono una cosa piccola. Amo il teatro e l'avevo chiaro
fin da subito, perchè mi permette un lusso incredibile. Quello di
fare quello che mi pare, quello di scrivere senza pudore anche di me,
quello di incontrare i cuori delle persone. Teatro e sociologia, una
bella accoppiata. Quando ero ragazzo mia madre mi diceva “ se tu
fossi un po' più bello e meno intelligente, forse vivresti meglio.
Peccato che tu non sia neanche troppo intelligente” Grazie ma.
Dall'università e dalla mia formazione ho imparato a guardare le
cose in maniera critica, cioè a non prendere tutto come oro colato,
a ragionare sulle cose. Ho imparato anche che molta cultura è un
grande bluff a favore del bianco integrato e classe media. Una volta
ho avuto una accesa discussione con la mia docente di antropologia.
La più importante sul mercato. Donna non bellissima, ma molto
tirata. Tacco alto, abiti firmati, unghie lunghissime sempre rosse,
trucco pesante. Aveva fatto uno studio in Sicilia su quelle chiamate
le vedove bianche. Con la stessa arroganza con cui il bianco andava a
studiare “il negro” e glie l'avevo rinfacciato perchè per
studiare chi è diverso da noi bisogna togliersi i propri orpelli,
prima di tutto quelli mentali e dopo ore di litigate in cui le
contestavo tutto, avevo aggiunto che per quello che mi riguardava, i
grandi antropologi che andavano a studiare le popolazioni altre,
quasi come animali inferiori, erano forse affascinati non tanto dai
riti, ma dai piselli degli indigeni nudi. Pensavo mi buttasse fuori
dall'esame, invece mi aveva dato trenta. Come contestavo quella cosa
razzista che sono i test per quoziente intellettivo, tanto in voga in
America non troppi anni fa. Come fai a dargli validità scientifica?
Io non sono molto intelligente, anche se a volte lo penso, però
rapportarsi agli altri, non dico togliendosi le maschere che è
praticamente impossibile, ma togliendosi gli strati di ipocrisia
accettando di aprire il cuore e di vedere il cuore degli altri, no
non è male. Sono un pochino, a volte troppo, provocatore ( a
parole) e a proposito di piselli mi è venuto in mente di un episodio
di anni fa. Facevo molto sport e ero sempre vittima di strappi e
tendiniti. Per non continuare a prendere cortisone o fare
infiltrazioni, decido di andare da un agopuntore. Qua in zona non ne
trovavo, poi ho saputo di un medico di un paese vicino che faceva
anche agopuntura. Medico serio, bruttino, donnaiolo, affascinante con
la parola. Tutte le volte che andavo, tutte le volte complimenti per
il mio corpo ( ora non lo potrebbe più dire) e tutte le volte
immancabilmente o la mano o il braccio gli cadevano sul mio pisello.
“ mi scusi” - “prego”. Poi ho pensato che non sono messo così
male da pagare per farmi toccare il pisello e non sono più andato.
Come dall'urologo. Da quando sono ragazzo , ogni tanto qualche
problemino e devo andare e ora mi sono scocciato e mai che me ne sia
capitato uno , di urologo, carino. Chissà quali le motivazioni
portano un medico a scegliere urologia piuttosto che ginecologia. Ho
una grande rabbia dentro per troppe cose e non so come fare uscire.
Sono lo straniero che avevo descritto anni fa con lo spettacolo “il
giardino delle arance e degli angeli che piangono”. Non posso dire
nulla dei miei genitori, mio padre assente come tantissimi altri
padri. Mia madre ossessiva e possessiva come tantissime altre madri
italiane. Eppure fin da piccolo mi sento straniero, fuori posto e
sempre inadeguato. E a volte non capisco se sto vivendo in un mondo
reale o in un mondo parallelo. E in questi giorni che non voglio più
cercare o sapere, mi ritornano in mente e nei sogni le facce di
incontri inquietanti e probabilmente casuali che mi sono capitati in
questo ultimo anno. L'omino che al cimitero un anno fa aspettava e
parlava poi con mia madre, ma il suo interesse ero io, fino a tutti
gli incontri che già ho raccontato. Non credo di dovere temere
nulla, però dopo l'ultimo incontro e per appacificare la mia
paranoia, ora sto cambiando in continuazione orari e percorsi. E
pensavo a cosa avessero in comune tutte queste persone. Piacevoli
d'aspetto, non troppo alte, eleganza discreta, tutti stiratini
pulitini, capelli scuri lisci, pelle scuretta, aspetto da persone
straniere. Italianissimi quelli con cui ho parlato, marcato accento
romagnolo da colline verso la toscana. Esclusi due gemellini di cui
non avevo parlato, 17-18 anni piccolini, bellini, stesse
caratteristiche, ma occhi blu. Continuavano a sorridermi, hanno
cercato di parlarmi e di seguirmi, ma non ne avevo voglia e dato che
il mio cane non ha problemi con le persone – gli piace stare con le
persone - ma si blocca e continua a fissare , farebbe paura anche a
me se non fosse mio – ho fatto finta di slegarlo e i due gemellini
hanno cambiato strada. Sabato a Ostiano con il nostro Caravaggio, poi
ancora Cesena, poi ancora su, poi arriveranno le feste , non voglio
andare da nessuno. Farò la spola fra il mio cane e mia madre, non
impazzirò perchè ho un bel carattere, però il magone si. Quello mi
sta già prendendo.
giovedì 4 dicembre 2014
già!
Notizie
di cronaca in questi giorni troppe cose ci fanno arrabbiare. Che
tanta gente speculasse o speculi sugli stranieri , con un po' di
buon senso si sapeva. Quello delle mazzette e degli intrecci
politica/malaffari, pure e non si sa come uscirne. Quello che non
sono mai riuscito a capire come e da chi venisse e venga veicolato
l'odio. Basta sfogliare i giornali degli ultimi 30 anni e sono
chiarissimi questi spostamenti di odio. Dire Lega mi sembrerebbe
eccessivo, aldilà delle loro azioni e sparate. E vedere Salvini
desnudo vestito di cravatta, forse è ironia , forse è narcisismo,
di cosa poi, o è l'inizio della creazione di un altro superuomo?
Probabilmente troppa acqua nel Po e troppo Putin fanno male. E
intanto la vita faticosa dei tanti, va avanti. A volte sembra che la
storia non abbia insegnato niente. Fra poco sono settanta anni che è
finita la guerra e in neanche settanta anni siamo passati dalla
miseria più cupa, dal regno e da un brutale totalitarismo, alle
prime timide riprese, alla voglia di rimboccarsi le maniche e ci
siamo sentiti ricchi. Mi raccontano che nel primo dopoguerra, tante
persone per potere trovare un lavoro, avessero in tasca tessere di
diversi partiti. Mi raccontano che vigeva il clima di andare a
richiedere il favore dei politici, mi raccontano anche che chi faceva
politica , poi in vecchiaia non moriva di fame. In questi quasi
settanta anni sono successe diverse cose; dal voto alle donne,
all'aborto, al divorzio, alla liberazione sessuale, alla cognizione
dei diritti e del lavoro. E credevamo , materialmente e
spiritualmente, di essere arrivati. Neanche settanta anni. Una
società che va avanti punta molto sulla scuola, sulle donne, sul
lavoro, punta sui diritti di tutti. La scuola sta andando a
catafascio e sembra che la possibilità di studiare sia ormai solo un
giochino snob per gente ricca. Le donne vengono ammazzate, il lavoro
sempre di meno e i diritti, fanculo, continua ad esserci gente di
serie b. In questi giorni la pubblicità dei 400 euro al mese , da
parte della regione Lombardia, alle coppie separate e in difficoltà.
E una donna non sposata, magari abbandonata dal compagno appena nato
il figlio? no lei non è coppia separata. E il single che per una
vita ha pagato con le tasse le sue percentuali al diritto degli
altri, se è in difficoltà cosa fa? Che se poi il single è gay ,
sempre single anche se coppia, ommioddio. In giro vedo tantissima
gente estremamente in gamba e allora come facciamo ad essere arrivati
a questa catastrofe economica sociale politica e ancora sociale?
Continuo a fare sogni strani estenuanti, io dico basta e di notte i
fantasmi ritornano e ancora peggio , mi ritornano con le fattezze dei
miei parenti. Come non bastassero quelli morti, anche quelli vivi.
Alla mattina mi alzo prestissimo per girare con il cane. Praticamente
massimo alle sei, siamo già in giro. A quell'ora non c'è nessuno
nei campi, sulla provinciale le prime macchine dei cottimisti, così
mi permetto di fare andare il cane dove vuole. Che poi al mio cane
devo aggiungere le due border collie che ci aspettano sempre sotto
casa. Lui, loro, ogni tanto vengono a controllare se ci sono, ogni
tanto faccio un fischio per controllare io, ma poi ognuno per i
propri viaggi. Loro all'inseguimento di lepri vere o ipotetiche, io
perso nei miei pensieri. E in questi pensieri mattutini ho
focalizzato la linea del laboratorio che da gennaio inizierò a
Calcio. Ho in mente delle immagini, ho in mente delle musiche, ho in
mente dei fantasmi e degli stereotipi. Ho in mente la danza e la
spiritualità. Con leggerezza e allegria voglio danzare il dolore e i
fantasmi, con leggerezza e allegria voglio esplorare la mente. I
testi nasceranno da improvvisazioni, le danze da una ferrea disciplina
, i colori saranno pastellati e gli occhi saranno quelli della mente
e un pochino anche quelli del cuore. Lavorerò con loro per dieci
incontri dedicati alla tecnica, alla formazione e alle
improvvisazioni, poi con chi ci starà, magari in un altro posto,
magari all'aperto, costruirò non uno spettacolo, ma un evento fatto
di sostanza e rappresentato con la leggerezza del vento e i colori di
un alba o un tramonto ai tempi della nebbia e delle piogge. Faccio
tantissimo movimento, solo con il cane sono almeno 4 ore al giorno di
camminate, dormo poco, non sono un mangione, si non sono grasso anche
se devo stare sempre all'erta, ma continuano a rimanermi quei
rotolini che si chiamano fianchi e pancettina e mi fanno una rabbia
boia. Ma chi fa la liposuzione, poi con il grasso ci fanno le
saponette? E' giovedì, domani venerdì e sabato il bello spettacolo
di Antonella Questa. A Romanengo perchè inseriti nel progetto tal
dei tali. Ci sarà un po' di traffico perchè prima presenteremo i
ragazzini che studiano musica. Ci dovrò essere anch'io perchè
faccio parte del progetto e perchè sono Piccolo Parallelo. Come ho
sempre ripetuto non ho nulla contro l'amministrazione di Romanengo,
però dopo i fatti , non volevo più entrare al teatro Galilei. Ma la
professionalità, il lavoro e il rispetto non sono acqua e ci sarò.
Ieri con i ragazzini della scuola per diventare aiuto cuochi ho
esagerato un pochino e ho fatto da base per diversi esercizi. Ora ho
la schiena, i polsi e tutto, un pochino a pezzi. Mi fanno tenerezza,
non li posso chiamare ragazzini, li devo chiamare uomini o donne, ad
esclusione di uno che lo devo chiamare “ehi tè capricorno”.
Dei tanti che erano, fissi sono ora una ventina. Non sono più
bambini, non sono ancora grandi e ogni tanto qualcuno mi guarda come
volesse chiedermi delle risposte, alcuni hanno dei problemini, altri
una vivacità per fortuna eccessiva. Molti ci hanno preso gusto e
alla fine della lezione vengono impettiti a darmi la mano e mi dicono
ciao. E questo fatto che vengono a darmi la mano, anche se non
voglio farlo vedere, mi commuove sempre tantissimo. Domenica dirò a
mia madre: dai usciamo da questo stato, butta via i magoni e le
tristezze. Butta fuori questi macigni che hai dentro e che non ti
permettono più di muoverti o di mangiare, sorridi perchè i tuoi
fantasmi e il tuo figlio o chissà cosa, ti sono vicini e ti sono
amici. Sono così sballato che ho paura di me fra qualche anno quando
ormai sarò definitivamente e irrimediabilmente vecchio.Speriamo che almeno il mio cane tenga botta. Un vecchio uomo e un vecchio cane rincretiniti piscioni e persi chissà dove. Ora si è svegliato e mi guarda come per dire "non si va più a mangiare?". Già. ciao
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