giovedì 14 luglio 2016

Sintomi sindrome gemelli pesci lamentazioni e traslochi

e magari anche acquari capricorni e vergini. Tutti, a modo loro, maestri nel gran campo della lamentazione , delle sindromi più svariate e delle fughe. Salvo poi vivere benissimo e lasciare agli altri il peso del loro essere così sfigatamente unici. Ho parlato di gemelli, pesci, acquari, capricorni e vergini che, ad esclusione delle vergini che a volte dici “per favore piuttosto sparami sulle palle”, sono segni comunque affascinanti e in cui , non so per quale motivo, spesso mi ci ritrovo. Io in questi giorni non ho nessun sintomo, nessuna sindrome e pur a volte colpito da atroci malinconie, non ho nessun motivo di lamentazioni. Terribile. Ho iniziato con molta, moltissima calma un trasloco e urgerebbe mi dessi una mossa sennò finisco a natale. Abito in un posto con un parco meraviglioso attraversato da rigagnoli d'acqua in cui spesso mi infilo assieme al cane. Qualche mese fa mi sono detto, è ora di cambiare e mi sono messo a cercare. Volevo un giardino per il cane , un giardino in cui farci un po' di orto. Si qua c'è un parco, ma non ho possibilità di lasciare il cane libero, neanche posso farci l'orto. Volevo un porticato coperto in cui fare la mia sala da pranzo ( un tavolo e quattro sedie) estiva.
Volevo un terrazzo in cui mettere due poltroncine a dondolo ( perché due che sono sempre solo?) e volevo una cucina grande (so fare da mangiare una volta ogni tanto, il resto insalate variamente miste) e volevo non essere più così isolato. Ho trovato la casa, è lei, in un paese poco distante da qua. Ho già vinto la diffidenza di vicini un po' chiusi, genere bergamaschi della bassa con tanto di madonnina davanti al cancello, ma il cane non gliene frega niente del giardino dato che preferisce starmi sempre appiccicato. Vado la una volta al giorno, saluto i vicini, faccio un giretto con il cane e poi in macchina mi dico “dai domani inizio il trasloco”. Così da un mese. Enzo ti amo. Ho appena visto Carlo Gabardini che stasera sarà al mulino di Torre a presentare il suo ultimo libro. E' esattamente così come l'avevo conosciuto tanti anni fa. Allora era un ragazzino, allora un pochino imbranato, sempre indaffarato, sempre curioso di tutto, grande intelligenza e sorriso sempre. E' esattamente uguale ad allora. Sia come fisico , sia come testa. Tanto di rispetto. Non è facile mantenere la propria anima. Avevo pensato di avere chiuso la storia delle mie ricerche, delle mie origini, ma se di giorno me ne dimentico, di notte affollano in maniera sconsiderata i miei sogni. E va bene così. Cercare, camminare, farsi prendere dall'allegria, dalle malinconie, l'importante è non stare mai fermi sperando che un finale non arrivi mai. Perchè sarebbe comunque sempre diverso rispetto alle tue fantasticazioni. Non sono mai riuscito ad abitare una casa per più di 8/9 anni, a volte anche meno. Ho la fortuna di non avere rimpianti. Quando si cambia, è normale un attimo di smarrimento, ma poi basta. Può andare bene può andare male. L'importante è avere la possibilità eventualmente di cambiare ancora.
Ho deciso da prossima settimana di pubblicare, ancora a puntate e ancora per sentirmi un pochino Dostoyewskj, il testo che parla delle mie ricerche romagnole e da cui vorrei spudoratamente ricavarne uno spettacolo. Per ora chiudo, mi devo preparare per la serata al mulino e sarà una grande serata perché Carlo è realmente un grande. 

Quindi chi abita qua in zona e non ha anora programmato la serata; a Torre Pallavicina, mulino di basso, ore 21,30, Carlo Gabardini. Ciao 

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